49 - Aspettando la pioggia

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Rieccomi, una lunga attesa, è vero, scusatemi. Spero che il capitolo possa piacervi.

B.

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Tutti a discutere della violenza del fiume in piena e nessuno della violenza degli argini che lo costringono."

Bertold Brecht


Una breve sosta, solo un momento, il tempo di lasciare Elizabeth tra le braccia di Josephine e uscii. Richard mi seguì, conosceva il mio stato d'animo, sapeva che  qualcosa nell'incontro di oggi, non era andato per il verso giusto. Nel piccolo giardino di casa mia, le cicale cantavano senza sosta, rendendo la calura estiva ancora più asfissiante. Avevo bisogno di allontanarmi da tutti, di camminare, di correre fino a non avere più fiato, di sentire sul viso le fredde gocce di oceano e nelle narici, l'odore salmastro del mare.

Rick mi chiamò, ma non risposi. La vista di Sam, aveva sconvolto il mio già precario equilibrio, più di quanto volessi ammettere. Odiavo costatare quanto le sue parole potessero ancora sconvolgermi, detestavo sembrare debole davanti a lei, sapere che anche solo una piccolissima parte di me, potesse pensare che, in fondo, lei, non avesse tutti i torti. Sam conosceva le mie debolezze e non esitava a sfruttarle, se questo poteva tornarle utile.

"Dave, aspetta!" Richard mi chiamò ancora, stavolta con un tono che non ammetteva rifiuti. Mi voltai verso di lui, il viso stravolto da una rabbia che a stento riuscivo a trattenere. Il mio amico alzò le mani, evidentemente colpito dalla mia reazione. Ero un animale, ferito e pericoloso, lo sapevo io e lo sapeva anche lui. Il mio amico conosceva bene i miei sbalzi d'umore, sapeva quanto fosse faticoso, per me, restare lucido in momenti come questi.

"Avrei tanta voglia di bere fino a perdere conoscenza!" Confessai, improvvisamente sovrastato dal peso della mia stessa rabbia. La voce ridotta a un rantolo appena udibile.

"E' andata così male con tuo padre!" Azzardò.

Feci un cenno di no, mentre ripensavo alla dolce espressione che Joshua aveva negli occhi, quando teneva in braccio Lizzie.

"Samantha!" Un nome, che spiegava da solo tutto il mio risentimento. Rick annuì, lui conosceva la mia storia, sapeva quanto io fossi stato innamorato di lei e quanto ora, quel grande amore, si fosse trasformato in odio feroce.

"Ha detto, che non ci si poteva aspettare nulla di meglio da me, " confessai, dopo una breve resistenza. "Che sono un pessimo esempio, un uomo capace soltanto di combinare casini." Abbassai lo sguardo, ripetere quelle parole mi faceva arrabbiare; in fondo all'anima, sapevo che Sam aveva ragione; tendevo a rovinare la vita di chi si affezionava troppo a me. Richard mi avvicinò lentamente, con circospezione; ero stremato, seduto sulla piccola panchina di legno, sotto l'albero di tiglio. Feci un respiro, poi confessai l'ultima e più sconvolgente parte del monologo della mia matrigna. "Samantha, sostiene che non sarò mai un bravo padre, perché non sono affidabile, perché con il mio comportamento, ho distrutto più di una vita: quella di Chris, ovviamente, ma anche quella di Lizzie. Pensa che farei meglio ad affidarne a loro la custodia di mia figlia; che questo sarebbe un grande gesto di amore, nei confronti di Elizabeth."

Richard dilatò gli occhi dallo stupore, poi mi mise una mano sulla spalla.

"Non può aver detto una cosa del genere. Tuo padre, cosa pensa?" Alzai lo sguardo su di lui, disperato e pieno di un'angoscia densa, come le lacrime che si erano impigliate tra le ciglia e che non volevano saperne di scendere.

"Credo che in fondo al cuore, lui sia d'accordo con Sam."

Conoscevo Samantha fin troppo bene, sapevo com'era in grado di volgere le cose a suo vantaggio. Temevo, che se lo avesse davvero voluto, sarebbe riuscita a prendersi mia figlia. Era pericolosa, determinata; lei raggiungeva sempre l'obiettivo che si era prefissata: l'aveva fatto inseguendo il benessere, sposando un uomo ricco, ma anziano, e scopandosi i suoi figli, per garantirsi il divertimento di cui aveva bisogno; ora aveva l'obiettivo di distruggermi, l'avrebbe fatto, portandomi via la mia bambina.

Solo un uomo (un uomo solo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora