Concedimi la serenità
di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio per cambiare quelle che posso
e la saggezza per riconoscerne la differenza.
(San Francesco)Il suo sorriso è tenero come un germoglio, lo sguardo speranzoso, le labbra fresche di rugiada mattutina, il suo corpo, morbido prato su cui resterei sdraiato per ore. Lei è sole di primavera, è luce che scalda senza accecare; io sono ombra, fredda oscurità, terra sterile. La sua tiepida pioggia non riuscirà a bagnare la mia anima incrostata in un guscio di dura roccia.
Eppure...
Eppure sarebbe bello, anche solo per un istante, lasciare che la pioggia riuscisse a far germogliare semi di speranza dall'arido deserto del mio cuore. Sarebbe bello riuscire ad amare di nuovo.
"David... " la sua voce, dolce musica a interrompere il flusso tormentoso dei miei pensieri.
Sì, sarebbe davvero bello.
"Tea... " la mia voce insolitamente tenera. Vorrei allontanarla da me, evitarle il dolore che la mia sola presenza potrebbe causarle; lei non sa che sono veleno che distrugge, tempesta che sconquassa...
"Buongiorno", ma lei è brezza che scalda, vento che accarezza, acqua che disseta ed io sono così inaridito. Le mie labbra ad avvicinarsi alle sue. Non riesco ad allontanarla, non posso allontanarmi e mi maledico, maledico mille volte la mia debolezza.
Le sue labbra a socchiudersi, morbide, in attesa... Un bacio e sono perduto.
I nostri corpi ad allacciarsi in una danza senza fine; donando, ricevendo, amando, soffrendo. Le nostre bocche a cercarsi, bevendo i nostri sorrisi con occhi languidi e lingue avide.
"Tea, non lasciarmi solo!" La voce della mia anima ad anticipare quella della mia mente. L'istinto, puro, semplice, bisognoso, a prendere il sopravvento sulla razionalità.
"Non ti lascio! Le sue parole, sussurrate, e dense di un'emozione che non avrebbe dovuto provare. Lei mi amava, ed io avrei tanto voluto non aver così dannatamente paura di lasciarmi andare all'amore.
L'amore fa paura.
L'amore rende fragili e scoperti.
L'amore distrugge.
L'amore uccide.
"L'amore salva!" Sussurrò, come se avesse letto nei miei pensieri. "Lasciati salvare, afferra la mia mano, lascia che ti aiuti come tu hai fatto con me!"
"Sì" sussurrai. Una lacrima a scendere lenta dai miei occhi asciutti da tanto tempo.
****
Lizzie richiamò la nostra attenzione, il nostro tempo era scaduto, la vita quotidiana ci attendeva. Tea coccolò la mia piccola, la accudì come la più dolce delle mamme, la sfamò, la vestì; lei rideva e tendeva le sue piccole manine verso il suo viso luminoso d'amore. Era la cosa più bella che avessi mai visto. Pensai a Christina, lei sarebbe stata una splendida madre: forte e tenera al tempo stesso. I miei occhi si rabbuiarono al pensiero della sua assenza.
"Sorridi!" sussurrò Tea al mio orecchio, "fallo per la tua piccola, fallo per l'amore della tua compagna. Lei non può più far ridere la sua bambina. Tu sì!"
Quanta verità in questa semplice frase, quanta maturità in una ragazza poco più che maggiorenne.
Chi era il più adulto tra noi?
"Ora devo andare, mio fratello è passato a prendermi!" Un bacio a fior di labbra ed era andata via.
Non pensavo di sentire la mancanza di una donna con la quale avevo passato una sola notte. A parte Sam e Chris, mai avevo avuto rapporti che andassero oltre le sue scopate: avevo sempre voluto evitare coinvolgimenti sentimentali. L'amore non faceva per me, non avevo tempo per i sentimenti, ma solo per il soddisfacimento di un bisogno temporaneo. Poi lei, col suo sguardo smarrito e triste, lei, con i suoi modi teneri, con le sue paure, con il suo disperato bisogno d'amore e protezione, lei, aveva scavato un solco profondo nella mia corazza dura, irrigando il mio cuore arido e bisognoso di amore.
****
Richard arrivò qualche ora più tardi. Si aspettava di vedere un uomo diverso, uno sguardo cupo, un'anima triste. Mi trovò accoccolato sui cuscini del salotto mentre facevo saltellare mia figlia sulle ginocchia. Ridevo. Gli occhi pieni di luce, e lei, la mia piccola, rideva con me.
"Ehi amico!" il volto di Rick ad accendersi di meraviglia, quello di Josephine a guardare suo marito buttarsi a terra e rotolarsi con la sua figlioccia.
"Ti trovo bene!" disse, dopo essersi ripreso dalle risa: le guance arrossate, gli occhi pieni di amore per la mia dolce creatura. "Pensavo di trovarti affogato in un barile di bourbon e invece... invece stai benissimo!"
Rick era un amico fidato, lui e Jo erano stati la mia famiglia in un momento davvero complicato e devastante: momento che, nonostante le apparenze, era ancora impresso a chiare lettere nella mia anima.
"E' solo una pausa, amico mio, una pausa che spero duri il più a lungo possibile!"
Jo si avvicinò a me, prendendo delicatamente Lizzie dalle mie braccia e stringendola al suo petto.
"Hai uno sguardo diverso, Dave, i tuoi occhi brillano." Mia figlia si accoccolò su di lei, riconoscendo il suo profumo che sapeva di latte alla vaniglia. "E' successo qualcosa dalla telefonata della settimana scorsa a oggi?"
Le mie guance si scaldarono impercettibilmente.
"Forse." Li guardai, poi fissai la mia piccola addormentata.
Potevo fidarmi di loro, ne ero certo: non mi avrebbero giudicato; non l'avevano fatto nemmeno dopo la morte di Christina. Mi avevano accolto, accudito, rimproverato, consolato. "Non so se quanto mi è accaduto sia da considerarsi davvero positivo."
"Non ti ho mai sentito parlare così di una donna." Disse Josephine alla fine del mio racconto. "Tea deve essere davvero una persona speciale!"
"Lo è!" risposi "la situazione è complicata però, io sono complicato, la mia famiglia è complicata, mio fratello... "
"Tuo fratello, scusa se te lo dico, è un coglione!" Richard non aveva peli sulla lingua ed io gli volevo bene anche per questo. "Ricordo perfettamente quando venne a New York con quella donna... la sua amante, giusto?"
"La nuova moglie di mio padre." Rivelai, "una donna con cui avevo convissuto quando ero poco più che un ventenne." Rick fischio, strappandomi un sorriso.
"Certo che qui sulla West Coast, sapete complicarvela la vita!"
"Non ci facciamo mancare nulla. In questo, tra San Francisco e la grande mela, non vedo molte differenze!"
"Ma dimmi, Dave, tuo fratello sa che si sei portato a letto la sua ex fidanzata?" Abbassai lo sguardo.
Jamie, per un momento avevo accantonato il problema "mio fratello" e tutte le conseguenze di ciò che aveva pensato di noi. Avevo dimenticato le sue minacce, e che il suo ultimatum sarebbe scaduto l'indomani. James era un ragazzo dolce, ma anche profondamente viziato, un tempo eravamo molto vicini, poi la vita e Sam,ci avevano divisi, separando le nostre esistenze, allentando un legame che sarebbe dovuto restare indissolubile.
Sì, Samantha era stata la colei che aveva teso la corda, io, però l'avevo recisa. Avevo scelto un'altra famiglia, tagliandolo fuori da uno degli eventi più importanti che mi fossero mai accaduti, avevo sedotto la sua ragazza, avevo preso ciò che Jamie considerava suo, e lui non me lo avrebbe perdonato.
Mai
"Domani dovrò portare mia figlia nella tana del lupo."
Say Yes – Elliot Smith
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Solo un uomo (un uomo solo)
Romance#56 in #storiedamore il 21-4-2018 «Due strade divergevano in un bosco, ed io io presi quella meno battuta, E questo ha fatto tutta la differenza.» R. Frost Questo è David, un uomo logorato da un passato ingombrante , un privilegiato, un potente, u...