Aiuta la barca del fratello ad attraversare e anche la tua raggiungerà l'altra riva
(Proverbio Indù)JAMIE
Una bambina, mio fratello aveva avuto una bambina. Una bambina di cui nessuno aveva saputo nulla. Lo guardai, cercando di incrociare i suoi occhi, chiedendomi cosa l'avesse spinto a nasconderci un così grande segreto, ma David m'ignorava, completamente perso nello sguardo di sua figlia. L'aveva chiamata Elizabeth, proprio come la mamma, forse la donna più importante della sua vita, sicuramente quella che David aveva amato con più intensità. Mi sedetti sul divano, ancora stordito dalla sorpresa e dalla considerevole dose di alcool che avevo ancora in corpo, e ritornai a guardarlo: mio fratello era cambiato; non tanto fisicamente, seppure fosse dimagrito e apparisse costantemente stanco, erano i suoi occhi a essere diversi. La luce che li animava, e che ricordavo fin troppo bene, era come spenta. Sembrava gravato da un peso enorme, che solo il sorriso di sua figlia, sembrava alleviare un poco.
Cosa gli era accaduto in questi anni? Mi chiesi.
Non lo sapevo. Non eravamo stati molto vicini: io preso dalla mia vita e dall'ossessione per Samantha, lui, troppo orgoglioso e arrabbiato con nostro padre e con me, per chiederci aiuto. La nascita di una nuova vita però, travalicava tutte le incomprensioni e i dolori, che più o meno volontariamente, c'eravamo inflitti.
E allora perché?
Mi alzai, ancora un po' barcollante e mi avvicinai a David. Lo guardai intensamente: m'ignorava, era riuscito a rassicurare la sua piccola creatura, svegliata dalle mie urla, che ora dormiva placidamente tra le sue braccia.
Mi sentii il mostro che probabilmente ero: il mostro che si era comportato in maniera ignobile con una ragazza innocente e pura; il mostro che si scopava la propria matrigna e tutte le donne che erano state di David, per dimostrare a sé stesso di essere migliore di lui; il mostro che non riusciva più a parlare con il proprio fratello.
Mossi un passo verso di lui. Dave, incurante del taglio sul labbro che ancora gli sanguinava, continuava a cullare la piccola Elizabeth e a sussurrarle parole dolci. Non l'avevo mai visto così, non avevo mai scorto quel lato tenero, sensibile e fragile, che nostra madre diceva di vedere in lui. Per me lui era sempre stato David, il mio fratellone, quello che aveva le donne più belle, gli amici più interessanti; quello che, nonostante le proteste, le offese e gli ultimatum di mio padre, era sempre riuscito a fare di testa sua. Lui era sempre stato un modello al quale non riuscivo nemmeno lontanamente ad avvicinarmi, e una parte di me lo odiava per questo.
"Elizabeth..." dissi riconoscendo a stento la mia voce, velata di un'emozione e una tenerezza che non avevo forse mai provato. "Come la mamma..." continuai, carezzando con una nocca la morbida e vellutata guancia di mia nipote. "E' bellissima, Dave..." speravo che mio fratello alzasse gli occhi su di me, che perdonasse la mia avventatezza.
Non lo fece.Non mi guardò, non rispose, neppure con un cenno, al mio velato tentativo di scusarmi. Continuò a stringere al petto la sua piccola, come se fosse l'unico appiglio cui aggrapparsi. Escludendomi.
Provai uno strano dolore al centro del petto, come se quella visione struggente mi ferisse, come se riuscissi a sentire su di me, parte del peso che gravava sulle spalle di David. Tirai un sospiro e provai a parlare di nuovo, stavolta assumendo un tono più leggero.
"E allora, la ragazza speciale di cui ci hai parlato é la madre di Elizabeth!" affermai con una certezza che non sentivo nel cuore.Perché quello era il punto: dov'era la madre di mia nipote?
Perché non era corsa lei a consolare il pianto di sua figlia?
Solo allora David alzò gli occhi su di me. Non mi piacque ciò che vidi nel suo sguardo.
"Ci siamo solo noi, Jamie." Disse, la voce ridotta a un sospiro teso, bassa, carica di un dolore che avevo già sentito su di me. Il dolore della perdita.
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Solo un uomo (un uomo solo)
Romance#56 in #storiedamore il 21-4-2018 «Due strade divergevano in un bosco, ed io io presi quella meno battuta, E questo ha fatto tutta la differenza.» R. Frost Questo è David, un uomo logorato da un passato ingombrante , un privilegiato, un potente, u...