Epilogo

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La mia città natale non era cambiata.

Tutto era rimasto uguale a come la ricordavo nella mia esistenza prima di lui: le strade linde, le villette in perfetto stile vittoriano che si affacciavano su prati ben curati, le berline parcheggiate davanti ai vialetti, i portici, sotto di cui dondoli dalle catene di metallo, cigolavano pigramente alla leggera brezza estiva.

Tutto era uguale.

Tutto, tranne me.

Non posso più restare, questa città non mi appartiene più, mi ha respinta nel più brutale dei modi. Prima di lui avevo una vita piena di paure e scarna d'amore: lui é arrivato come un tornado e mi ha stravolta. Lui con le sue fragilità, il suo dolore, il suo amore incondizionato, un amore di cui per un istante avevo dubitato.

Fa troppo male vivere la mia vita dopo di lui, guardare la pietà negli occhi di chi mi conosce e il dolore in quelli che conoscevano lui.

È troppo devastante, per il mio cuore e per il mio spirito, sapere di non poter rivedere il suo sorriso, i suoi occhi colore del cielo, la dolcezza del suo sguardo; di non poter più sentire il sapore delle sue labbra sulle mie o abbracciarlo e poggiare il capo sulla sua spalla.

Questa città me l'ha portato via; la sua famiglia me lo ha portato via; il devastante legame distruttivo tra i membri della sua famiglia hanno finito per distruggere una bella persona, un uomo generoso e fragile, un padre amorevole, un uomo che mi ha donato tutto se stesso, fino all'ultimo.

David aveva scelto.

Quel giorno, mentre la sua matrigna mi puntava la pistola contro, Dave aveva scelto.

Si era sacrificato per salvarmi, per salvare la sua bambina e gli unici genitori che lui riteneva degni di aiutarla a crescere: si era parato davanti a me, aveva preso quel proiettile dentro di sé, quel proiettile che aveva cancellato la luce dei suoi occhi in un istante.

Lizzie: quell'innocente creatura, non saprà mai che splendido uomo fosse David Lewis, quella bambina non potrà mai abbracciarlo, mai amarlo; quella bambina che aveva trovato nuove, amorevoli braccia pronte ad accoglierla, le stesse braccia che avevano accolto anche me.

Misi una mano sul ventre.

Era solo leggermente arrotondato, ma sarebbe cresciuto. Neanche mio figlio avrebbe mai conosciuto suo padre. David, pur non sapendolo, si era sacrificato anche per  lui.

Mi allontanai dalla collina che affacciava sulla baia di San Francisco, salutai per sempre il Golden Gate, con i suoi contorni rosso fuoco e le riserve naturali di Kirby Cove, dove Dave mi aveva dichiarato il suo amore.

Jo e Rick mi aspettavano con il motore acceso, Lizzie dormiva placidamente.

Mi concessi solo un altro istante prima di affrontare il lungo viaggio che ci attendeva. Alzai gli occhi, il cielo era azzurro come gli occhi di Dave dopo l'amore.

Sorrisi e gli mandai un bacio in alto.

Ora era davvero il mio angelo dagli occhi di cielo.

FINE

Brian Eno _ By This River

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Ci siamo, anche questa avventura è giunta al termine. E' stata lunga e, nell'ultimo periodo, piuttosto travagliata, ma ce l'ho fatta, l'ho completata.

Spero che per chi è arrivato fin qui non mi odierà troppo per questo finale, ma a mio avviso, era l'unico possibile.

Vi mando un saluto e arrivederci alla prossima storia che già sta frullando nella mia mente.

A presto e , se vi va, lasciate un commento.

Barbara.

Solo un uomo (un uomo solo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora