56 - Ho tagliato le tue ali

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Quando infuria la tempesta, alcuni restano muti per il terrore, mentre altri spiegano le ali come aquile e si alzano in volo.

Dottor John Dee


"Dov'è la tua bambina, Dave?" Quelle parole avevano stravolto la mia anima, mi avevano strappato il cuore.

"Cosa cazzo vuoi dire, Sam? Che c'entra Lizzie?" La mia mano a torcerle il braccio dietro la schiena, quello stesso braccio che pochi minuti prima era teso contro la tempia di Tea, quella stessa mano che poco prima impugnava la pistola che avrebbe potuto ucciderci.

Samantha boccheggiò, poi sorrise enigmatica, per nulla preoccupata dalla mia sfuriata.

"Non sei un bravo padre, David, non lo sarai mai..." disse dopo una pausa a effetto. "Tutto quello che tocchi è destinato a essere distrutto, lo hai fatto con la madre di tua figlia, e distruggerai anche lei!" Un cenno del capo a indicare Tea, che era rimasta seduta a terra, gli occhi sbarrati dal terrore e un velo di sudore a imperlarle la pelle vellutata.

"Tu non sai niente di me, né di Christina!" sibilai, ferito da quel colpo basso. Sam era sempre stata brava a ferirmi. Non era vero che lei non sapesse nulla di me, lei mi conosceva più di quanto io volessi.

Guardai l'orologio, il sollievo, per il fatto che i miei amici avessero portato fuori Lizzie, fu breve, sostituito dalla consapevolezza che molto presto sarebbero tornati dalla passeggiata al parco; per la mia bambina era quasi ora di cena.

"Allora, David. Dov'è tua figlia?" insistette, alzando un sopracciglio

"Non è in casa!" risposi esasperato.

"Non la rivedrai!" sibilò, sorridendo con una luce folle negli occhi. "Non la rivedrai più!"

Non avevo mai picchiato una donna, ma le mani in questo momento prudevano. Non avrei voluto picchiarla, avrei voluto ucciderla con le mie stesse mani.

Dovevo essere pratico: una squilibrata si era introdotta in casa mia, armata, mi aveva minacciato, aveva minacciato la mia ragazza, la mia famiglia... mi misi in modalità avvocato newyorkese efficiente.

"Tea, chiama la polizia, abbiamo una pazza squilibrata da far arrestare!"

La mia ragazza annuì, finalmente reattiva dopo lo shock iniziale. Guardai Samantha che era sbiancata per una frazione di secondo, il mio sguardo più glaciale era per lei.

"Ora tu mi dirai tutto, oppure ti giuro che arriverà la scientifica, assieme alla polizia" Sam dilatò lo sguardo per un momento, l'avevo forse spaventata, ma la sua incertezza durò un battito di ciglia, poi i suoi occhi tornarono a essere distanti e freddi.

"Sei sempre stato uno sciocco, David. Sotto la tua scorza dura, ti sei sempre troppo fidato delle persone... di tuo padre, di tuo fratello, di me, dei tuoi amici avvocati..." Rick e Jo, no! Non potevano essere  in combutta con lei.

"Lo sapevi che è stato proprio tuo padre a pagarmi perché ti lasciassi anni fa?" La guardai sorpreso, mentre assicuravo il suo corpo a una sedia. Sam non fece una piega, abituata evidentemente al piacere di essere costretta. "Sì, proprio il signor Joshua Lewis in persona. L'ho scoperto per caso qualche anno fa, non sapevo che il misterioso finanziatore della mia azienda di moda, fosse proprio lui. Ha fatto di tutto per allontanare il suo prezioso figlioletto dall'arpia succhia soldi..." mi guardò con un ghigno soddisfatto. "Mi è dispiaciuto trattarti in quel modo sai? Dio, eri così tenero con il tuo sguardo da cucciolo bastonato, ma capirai anche tu... gli affari sono affari" dove voleva andare a parare. "Poi ho conosciuto tuo padre, era interessato ad ampliare gli interessi della vostra azienda anche nel settore della moda. La mia era una piccola azienda, ma piuttosto rampante e lui era un uomo estremamente affascinante. Non sapevo fosse tuo padre, anche se la somiglianza con te è impressionante!" Mi guardò e sorrise. "Non sapeva, che l'azienda che voleva acquisire, era quella stessa che lui aveva contribuito a creare con la sua cospicua donazione" Non riuscivo a capire dove voleva arrivare con il suo discorso e, sinceramente non me ne fregava nulla. Mi alzai. "Non vuoi sapere perché sono qui?" Mi voltai di scatto.

Solo un uomo (un uomo solo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora