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Cole lanciò con violenza il suo zaino sul suo banco e quasi colpì in pieno viso il suo migliore amico nel posto a sedere dietro al suo che lo fissò sbalordito, «Ma che cazzo?! Sei per caso impazzito? Mi stavi per colpire sul naso, porca troia!», esclamò il rosso.

Il biondo, in tutta risposta, scrollò le spalle e fece finta di niente, mettendosi comodamente stravaccato sulla sua sedia, «Non rompermi i coglioni per una volta, Simon. Sono già incazzato, non ti ci mettere anche tu.»

L'amico emise uno sbuffo, seccato da come l'avesse trattato Cole poi tornò a fare quello che stava facendo un attimo prima, ovvero sbirciare i profili di modelle in bikini. Cole, invece, entrò nel profilo instagram di «Hays», notando che non aveva postato nulla da sabato mattina.

Forse non stava bene? O forse lo aveva bloccato? No, era improbabile perché i vecchi post li vedeva tutti e di solito quando si veniva bloccati, non si vedeva niente.

Il professore entrò pochi minuti dopo e sbatté con violenza i libri sulla cattedra poi fissando malamente i suoi alunni che ricambiarono lo sguardo, ridacchiando anche, annunciò che avrebbe interrogato chiunque non gli andasse a genio in quel momento.

Cole emise subito uno sbuffo perché sapeva perfettamente chi fossero i suoi preferiti e quelli che invece aveva preso di mira, come lui stesso quindi svogliatamente fissò il suo professore, il quale interpretò, come più gli appagava, il suo sguardo come una sfida. L'uomo decise di chiamarlo alla cattedra per interrogarlo all'istante.

«Forza Powell, non ho tutto il giorno», si lamentò l'uomo calvo e scheletrico; sembrava quasi un fantasma che camminava.

Il ragazzo continuò a fissarlo senza battere ciglio e muovere un muscolo. Non aveva alcuna intenzione di farsi interrogare solo perché quel giorno il professore aveva la luna storta e doveva prendersela senza motivo con i suoi alunni che aveva preso di mira sin dall'inizio dell'anno scolastico o del liceo in generale.

«Professore, mi scusi, ma io non sono un sacco da boxe con cui può sfogarsi quando è frustato perché non scopa. Si trovi qualcos'altro su cui sfogarsi. Io passo», sputò acidamente Cole, creando così nella classe un coro di risa che fecero infuriare il professore, già col viso paonazzo.

L'uomo colpì con forza la cattedra con un libro, sentendo la rabbia ribollirgli nelle vene poi puntò il suo sguardo severo in quello strafottente di Cole, «Powell, vada immediatamente dal preside. Io non le permetto di mancarmi di rispetto in questo modo», tuonò lui.

Cole, con svogliatezza, si alzò dal suo banco poi raccolse lo zaino ed infine fissò gelidamente il professore, «Penso che al preside farà piacere sapere come lei, professore dei miei stivali, abbia così tante preferenze e come tratta gli alunni che ha preso di mira. Ora me ne vado», detto quello con freddezza, uscì dalla classe, sbattendo con forza la porta dietro di sé.

Girlish [Youth Series ~ Book #18]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora