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Sua cugina Alice era arrivata da circa dieci minuti e per entrambi sembrò strano, ma nella stanca calò un silenzio tombale, disturbato solamente della televisione accesa in salotto — Sebastian stava guardando il telegiornale locale. Era un silenzio per loro estraneo poiché abituati a fare sempre chiasso una volta insieme. Era inusuale che Hayden o Alice stessero zitti una volta insieme; avevano troppe cose di cui parlare nonostante passassero la maggior parte del tempo assieme, soprattutto a scuola.

Mentre in quel momento nessuno dei due fiatava. Si sentivano a disagio, nervosi e insicuri su come iniziare quella conversazione e per quel motivo entrambi si stavano insultando mentalmente perché era assurdo che non si parlassero dopo un misero litigio.

«Ehi...», biascicarono in coro. Bastò uno scambio di sguardi e una fragorosa e sincera risata per smorzare tutta la tensione, cancellando ogni tipo di disagio fra i due. Hayden fu felice di udire la dolce risata di sua cugina e per quello l'enorme peso che percepiva sullo stomaco si dissolse, sentendosi già meglio rispetto a prima.

Alice scosse appena il capo e alcune ciocche bionde le scivolarono sul viso poi ridacchiando, gettò le braccia al collo di suo cugino che squittì per la sorpresa e lo abbracciò fortemente e a lungo, come se non vi vedessero da secoli.

«Che è successo con Cole? Uh?», la bionda si allontanò di poco dal corpo esile di suo cugino e puntò i suoi occhi azzurri in quelli di lui per cercarvi qualche indizio, «Mi riferisco al tuo ultimo post su instagram.»

Essendo a conoscenza di tutta situazione di Hayden con Cole, si sentiva sempre nervosa e molto preoccupata per suo cugino perché aveva paura che l'altro potesse scoprire da solo la verità e fargli del male. Ma aveva anche il terrore che una volta che Hayden gli ebbe detto la verità, lui lo avrebbe fatto soffrire come un cane. L'idea di suo cugino che soffriva per Cole, la mandava in bestia. Sì, Hayden non avrebbe dovuto mentirgli, ma non era sempre facile fare coming out, soprattutto se molte persone si fermavano a lesbica e gay. I bisessuali, per queste persone, non esistevano oppure erano solamente confusi o avevano il piede in due scarpe, come per dire che loro tradivano più di un etero qualsiasi. I transgender erano dei mezzi uomini o mezze donne, quando poi erano più veri loro di altre persone mentre tutti gli altri, nella lgbt+ community, nemmeno esistevano.

Il moro sussultò brevemente fra le braccia di sua cugina poi le conficcò il viso nell'incavo del collo, biascicando qualcosa contro la sua pelle calda. «Cole ha chiesto ad Hays di andare al ballo con lui. Non ho resisto e gli ho detto di sì, ma adesso sto male perché ancora una volta non gli ho detto la verità», farfugliò lui sommessamente, ma Alice capì tutto alla perfezione e per quello esalò un sospiro affranto.

«Sii sincero con me: cosa vorresti realmente fare? Portare avanti questa storia che potrebbe, in futuro, portarti tanta sofferenza? Oppure dire la verità e sperare in una reazione non esagerata e ad un perdono immediato o dopo qualche giorno? Pensaci. Io ti voglio bene e proprio per questo non ti voglio vedere soffrire», Alice prese a carezzargli il viso con calma e affetto; sapeva che con quei piccoli gesti con dietro, però, un grande significato per entrambi, sarebbe riuscita a rassicurarlo almeno un po'. A fargli capire che comunque vada, lei lo avrebbe sempre sostenuto e gli avrebbe bendato il cuore se fosse venuto ferito gravemente da quella situazione. E che non avrebbe mai smesso di volergli bene.

Hayden inspirò bruscamente. Nella sua mente incominciò a crearsi un'enorme casino, scaturito da quelle due importanti domande fatte da sua cugina mentre cercava una risposta sincera a quei quesiti. Hayden voleva continuare ad essere il ragazzo di Cole, ma voleva anche essere sincero con lui, spiegandoli quale fosse la sua identità di genere senza venir visto male. Senza venir visto come un mostro. E quello era uno dei motivi principale per cui non riusciva a dirgli la verità. Aveva il terrore che una volta saputo ogni cosa, Cole lo avrebbe guardato come se non fosse normale, come se fosse uno schifo vivente solo perché si identificava in entrambi i sessi.

Voleva potersi definire il suo ragazzo anche quando indossava i suoi soliti abiti maschili, ma era quasi certo che una volta saputa la verità, non avrebbe potuto definirlo tale nemmeno quando era una ragazza perché Cole lo avrebbe lasciato, magari guardandolo anche con disprezzo. Penserà sicuramente che si era preso gioco di lui, ma non era affatto così, solo gli aveva tenuta nascosta una cosa molto importante nella sua vita per paura della sua reazione. Sì, era un codardo e n'era più che consapevole.

«Io... I-io non c-ce la faccio», scoppiò a piangere, aggrappandosi con disperazione alle spalle di sua cugina che fu subito pronta ad accoglierlo contro il suo petto per poi stringerlo in un abbraccio protettivo, «T-ti prego, dammi t-tempo sino al ballo poi gli dirò tutta la verità. Te lo giuro», singhiozzò afflitto da quella dannata situazione in cui lui stesso di era cacciato, ma da cui faceva fatica ad uscirne.

Alice gli lasciò un bacio fra i capelli e dalle labbra di Hayden fuoriuscì un sospiro di sollievo, «Fino al ballo.»

E ti prego, Hays, fa' che sia davvero così pensò, continuando a tenerlo stretto tra le sue braccia e a lasciargli piccoli baci sulla testa e in fronte per calmarlo, dato che stava tremando contro di lei. Lui annuì solamente, rilassandosi in quell'abbraccio rassicurante.

- 5 alla verità 😰

Girlish [Youth Series ~ Book #18]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora