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«Hayd- aspetta sennò cadi per terra», Cole entrò all'interno del condominio, trascinandosi dietro un Hayden palesemente ubriaco che continuava a barcollare, rischiando persino di cadere per terra e blaterare di cose senza senso.

«Ho le gambe molli», ridacchiò il moro singhiozzando, visibilmente ubriaco mentre barcollava a destra e a sinistra, con le mani del biondo strette intorno ai suoi fianchi per reggerlo in piedi.

«Non capisco come tu sia riuscito a ridurti in queste condizioni. Abbiamo bevuto gli stessi drink», si lamentò il biondo, continuando a trascinarsi dietro l'amico sino all'ascensore della palazzina mentre si chiedeva come diavolo avesse fatto ad ubriacarsi in quel modo.

«Eeeh ma devi sapere che io - singhiozzò nuovamente - non reggo l'alcool!», strillò infine con orgoglio, anche se non c'era niente di cui andare fieri dato che era ubriaco marcio mentre alzava un braccio verso l'alto in segno di vanto.

«Ma che te ne vanti a fare», Cole scoppiò a ridere poi quando le porte dell'ascensore si aprirono, spinse Hayden al suo interno e in pochi secondi lo raggiunse, facendolo appoggiare contro al suo corpo, «Potevi dirmelo che non reggevi l'alcool, così almeno avrei evitato di farti ridurre in questo modo!»

«N-non volevo sembrare uno stupido di fronte a te», ammise il moro, strusciando il viso nell'incavo del collo dell'altro che avvampò subito, totalmente colto alla sprovvista poi sempre quest'ultimo, prese ad accarezzargli con dolcezza la schiena.

«Guarda che non bere non ti identifica come uno stupido, anzi sei più stupido ora che a stento ti reggi in piedi per colpa di tutto l'alcool che hai in circolo nel tuo corpo», Cole si morse con forza in labbro inferiore quando udì Hayden singhiozzare contro il suo petto. E non erano più gli stessi singhiozzi di prima; no, adesso erano mischiati a delle lacrime che gli bagnarono la stoffa della maglietta e che lo fecero sentire di merda. Lo aveva fatto piangere nuovamente con le sue parole.

«S-scusami, n-non lo farò più però non odiarmi», pianse il moro, aggrappandosi con le dita alle spalle del biondo che si lasciò sfuggire un piccolo sospiro per poi sorprendere l'altro con un abbraccio strettissimo e con un bacio lunghissimo e stampo sulla fronte.

«Non ti odio mica, little bean, ma non bere più così tanto. Se vuoi bere, bevi il giusto necessario», sussurrò Cole, cullando l'altro ragazzo fra le sue braccia, il quale si stava già calmando.

Cole doveva ammetterlo: avere Hayden fra le sue braccia era davvero bello e rassicurante. Era così piccolo e perfetto per poterlo abbracciare in qualsiasi momento. Era così bello che se non fosse già fidanzato con Hays, si metterebbe volentieri con lui perché gli piaceva proprio come persona. Era stupendo sia fuori che dentro.

Hayden strusciò nuovamente il naso nell'incavo del collo dell'altro, inspirando a pieni polmoni il suo profumo che tanto adorava poi sospirò contro la sua pelle e dei brividi di piacere gli percorsero la spina dorsale, «Posso baciarti il collo?», gli domandò con la voce ancora impastata dall'alcool.

Il biondo spalancò gli occhi per poi fissare il ragazzo tra le sue braccia attraverso lo specchio di fronte a loro e immaginando le labbra di lui sulla sua pelle, maledicendosi poco dopo per aver pensato ad una cosa del genere, «H-hayden io sono fidanzato.»

Il moro emise un miagolio triste, sporgendo in fuori il labbro inferiore e sospirando nuovamente contro la pelle dell'altro, «Lo so, ma voglio baciarti il collo», piagnucolò, battendo poi i piedi contro il pavimento in metallo dell'ascensore con fare bambinesco.

Cole dovette ammettere che Hayden in quel momento era davvero tenero, ma come poteva lasciarsi baciare da lui se stava insieme ad Hays? A lui piaceva la sua ragazza, ma il ragazzo fra le sue braccia in quel momento emanava talmente tanta dolcezza e tenerezza che l'unica cosa che gli veniva in mente di fare era quello di accontentarlo.

«Solo un bacio», biasciò ancora Hayden, affondando le dita nella vita di Cole per paura che potesse staccarsi da lui da un momento all'altro o allontanarlo con bruschezza dal suo corpo.

Il biondo si morse l'interno guancia con forza poi esalò un sospiro, «Solo uno», farfugliò, sperando di non pentirsene amaramente pochi attimi dopo.

Hayden non se lo fece ripetere due volte e si fiondò sul collo dell'altro, lasciandogli un lungo bacio a stampo che fece rabbrividire entrambi e perdere dei battiti cardiaci che aumentarono nell'esatto momento in cui le labbra del moro si staccarono dalla pelle del biondo, lasciando poi a Cole solamente un senso di freddo in tutto il corpo.

Okay, è stata una cosa dolcissima, ma non dovrà più succedere. Io sto con Hays. Pensò Cole, osservando il viso di Hayden farsi sempre più rosso mentre si sfiorava le labbra dopo avergli baciato il collo.

Il moro non fece in tempo ad aprire la bocca e domandargli se potesse dargliene un altro che le porte dell'ascensore si spalancarono e Cole si fiondò all'esterno, trascinandoselo dietro con uno scatto veloce, «Forza, ora ti porto a casa, così dormi un po'.»

Girlish [Youth Series ~ Book #18]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora