Mancava un mese e mezzo alla fine della scuola e come ogni anno, durante quel periodo, si incominciava a parlare del prom. Il comitato per il ballo era già stato scelto e sin da subito si erano messi in azione per preparare e organizzare al meglio quella serata speciale.
Cole voleva provare ad invitare Hays al ballo, ma c'era un problema, ovvero quelli del primo e del secondo anno, teoricamente, non potevano parteciparvi quindi voleva chiedere ad Elizabeth se lei sapeva qualcosa e se quell'anno avessero cambiato un po' quelle rigide regole, anche se poi qualcuno si era intrufolato lo stesso — stando a sentire quello che gli aveva raccontato suo fratello.
Quando il ragazzo intravide Elizabeth girare l'angolo, le corse incontro e la fermò, tirandola per il cappuccio della felpa che indossava, «Ehi Lizzy! Senti, volevo chiederti una cosa», mormorò dopo che la ragazza si fu voltata verso di lui con un'espressione sorpresa sul volto.
«Dimmi tutto, fratellino», rispose la ragazza, incrociando le braccia sotto al petto per poi sorridere a Cole che ricambiò un po' in imbarazzo. Non sapeva bene come chiederglielo senza sembrare disperato, ma voleva passare quella serata in compagnia di Hays e possibilmente al ballo.
Mentalmente si diede dello stupido perché non era mai stato così titubante nel chiedere qualcosa e poi era solo una dannata domanda su un ballo. «Natalie è nel comitato per il ballo, vero?», alla fine però riuscì a domandarglielo.
«Esatto, perché?»
Elizabeth inclinò la testa di lato in attesa di una risposta. «Perché volevo sapere se noi del secondo anno possiamo venire», Cole era certo che quella domanda interessasse a quasi tutti quelli del suo anno e del primo quindi magari ponendogliela in quel modo, non avrebbe capito che gliel'aveva chiesto per poter festeggiare la fine dell'anno scolastico con Hays.
«So che Lie e Allison stanno cercando di convincere il preside e gli insegnanti presenti al ballo a dare la possibilità anche a quelli del secondo anno di venire quindi magari quest'anno avrete la fortuna di presenziare al prom, però non so ancora se è stata accettata o meno la loro proposta», la risposta di Elizabeth diede una speranza al ragazzo, a cui sin da subito si illuminarono gli occhi per la gioia. Avrebbe potuto portare Hays al ballo e ballare con lui.
Il ragazzo annuì con un piccolo sorriso sulle labbra carnose e squadrate, «Oh... Allora poi fammi sapere se l'hanno accettata.»
Sul volto della ragazza nacque un sorriso sghembo. Aveva capito ogni cosa. Cole era un libro semi-aperto per lei. Sì, semi-aperto perché c'erano alcune cose che non comprendeva appieno del suo carattere. «Vuoi chiedere ad Hays di venire al ballo con te, non è così?», gli domandò, alzando ed abbassando le sopracciglia con furbizia.
Le guance di Cole presero un po' di colore, divenendo una sfumatura più scura di rosa poi fece spallucce, fingendo indifferenza, «Sì, ma non so nemmeno se accetterà.»
Questa volta, un sopracciglio di Elizabeth si inarcò verso l'alto per la perplessità di quella risposta, «E perché mai non dovrebbe accettare scusa?», chiese con un po' di invadenza, ma voleva proprio sapere per quale motivo Hays non avrebbe dovuto accettare la sua proposta di andare al ballo insieme.
«Perché anche lei avrà il ballo di fine nella sua scuola quindi andrà lì», il ragazzo sospirò pesantemente. Non voleva che la sua ragazza andasse al ballo senza di lui, ma frequentando due scuole diverse era inevitabile, no?
La corvina alzò gli occhi al cielo, spazientita. Perché i ragazzi erano così stupidi, a volte?
«Sì... Certo, ma sono anche sicura che se dovessi invitarla, manderebbe a fanculo la sua scuola per venire qui a ballare con te.», la risposta di Elizabeth arrivò forte e chiara al ragazzo che annuì, abbozzando un sorriso.
«Probabilmente hai ragione.» Come aveva fatto a non pensarci lui stesso... Hayden salterebbe il ballo nella sua scuola, se lui dovesse invitarla? Con molte probabilità sì, in quanto la sua ragazza gli aveva più volte detto di non sopportare i suoi compagni e poi anche lei era al secondo anno quindi o qualcuno la invitata al ballo oppure non ci sarebbe di certo andata.
Elizabeth ridacchiò, spostandosi teatralmente i capelli oltre le spalle, «Io ho sempre ragione. Comunque scrivo un messaggio a Lie per sapere del ballo e ti dico subito.»
«Va bene. Grazie Lizzy», il ragazzo sorrise alla sua sorellona.
Lei ricambiò, inviando poi il messaggio alla sua migliore amica, «Farei di tutto per te, piccolino. Sei pur sempre un membro della mia famiglia acquisita», mormorò lei, lasciandogli un bacio su una guancia.
«Cameron è proprio fortunato ad averti», ammise Cole, rendendosi conto di quanto Elizabeth avesse cambiato suo fratello e l'avesse reso un modello da seguire.
«Anche io sono fortunata ad avere lui», biascicò Elizabeth, sorridendo con dolcezza mentre strinse tra le dita la collana a forma di ciliegia che Cameron gli aveva regalato per il suo compleanno, «Ah, se non dovessero accettare la loro proposta, tu vieni lo stesso che in quanto Powell, ti faranno entrare lo stesso, del resto sei anche nella squadra di football eh», annunciò poco dopo.
«In quanto Powell... Eh...»
Dio, quanto non sopportava quando le persone si riferivano a lui solamente come "Powell" o come "il fratellino di Powell". Lui non era solamente il fratellino di Cameron. Era una persona libera pensatrice. Aveva la sua reputazione, alcune idee diverse da quelle di suo fratello e, quei paragoni li odiava con tutto il suo cuore perché sembrava che per loro non fosse altro che una copia di Cameron da comparare ogni volta che faceva qualcosa di diverso da lui.
«Lo so che ti dà fastidio, ma per una volta sfrutta questa cosa, almeno renderai speciale la tua serata al ballo», borbottò Elizabeth, dopo aver notato come lo sguardo del ragazzo si fosse scurito e la sua espressione fatta più cupa. Dicendogli quella cosa, non aveva di certo voluto offenderlo o ricordargli che dato che era il fratello minore di Cameron e il loro cognome era famoso a scuola tutto gli era dovuto, ma per fargli capire che per una volta, per rendere la sua serata importante, poteva usare quella popolarità ed entrare comunque al ballo.
«Hai ragio— pfft, vuoi proprio sentirtelo dire eh?», Cole fece scioccare la lingua contro il palato dopo aver visto la ragazza ridacchiare perché ancora una volta le stava dando ragione.
«Può essere», ridacchiò Elizabeth poi tornò seria quando sentì il suo cellulare vibrare nella tasca dei jeans.
Lo estrasse e le lesse il messaggio che le aveva mandato la sua migliore amica, «Lie mi ha risposto. Ha detto che il preside ha accettato la loro proposta quindi anche i ragazzi del secondo anno potranno partecipare al ballo. Tra pochi minuti faranno l'annuncio.»
«Cazzo sì!», esclamò entusiasta Cole, abbracciando di getto Elizabeth che rise contro la sua guancia e ricambiò il gesto.
«Sono felice per te, Cole quindi vedi di chiederlo ad Hays», mormorò la ragazza, baciandogli un'altra volta una guancia per poi spettinargli leggermente i capelli e farlo lamentare per quel gesto. Voleva troppo bene a Cole e vederlo così felice, la rincuorava moltissimo.
«Lo farò oggi pomeriggio. Grazie sorellona.» Ti voglio bene Elizabeth.
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Girlish [Youth Series ~ Book #18]
Teen FictionDICIOTTESIMO LIBRO DELLA SERIE "YOUTH" Dove un ragazzo ama vestirsi da ragazza. Un giorno un suo compagno di scuola gli chiede il numero di cellulare, pensando fosse una ragazza e da quel momento iniziano a messaggiare. Uno dei protagonisti è Cole...