«Dai Powell, ci stavamo solo diverten—», provò a dire il biondo, ma Cole lo zittì con un pugno in pieno stomaco che lo fece gemere in modo soffocato e cadere sulle sue stesse ginocchia che cozzarono contro il pavimento sottostante. Hayden emise un gridolino, scioccato dalla risposta violente di Cole.
L'altro si lanciò subito su Cole e lo afferrò da un lembo di stoffa del maglione vicino al collo poi lo strattonò avanti e indietro con rabbia mentre il biondo lo fissò seccato.
Hayden assistette alla scena con gli occhi sbrattati e una mano davanti alla bocca spalancata; doveva aiutare Cole, ma come? Non era molto forzuto e faceva pena a sferrare pugni.
Il biondo, senza nessun tipo di esitazione, sferrò una potente testata sul volto del ragazzo moro che portò subito la testa all'indietro e con una mano si circondò il naso da cui scesero le prime gocce di sangue.
Hayden notò immediatamente un ghigno soddisfatto comparire sul volto di Cole, il quale sentendosi osservato, si voltò verso di lui e gli fece l'occhiolino, facendolo arrossire fino alla punta delle orecchie.
«Pezzo di merda mi hai spaccato il naso», sbraitò il ragazzo, continuando a tenere una mano intorno al naso grondante di sangue mentre l'altro tipo si alzò lentamente da terra, braccia avvolto intorno allo stomaco dolorante.
«Già, invece voi avere rotto i coglioni a me e al mio amico. Lasciate in pace Hayden, prima che riduca in poltiglia la vostra lurida faccia da schiaffi», sibilò Cole, attirando a sé dal colletto il ragazzo moro dal naso sanguinante e fissandolo in cagnesco, quasi volesse incenerirlo con lo sguardo, mentre Hayden avvampò come una fiamma non appena udì il modo in cui lo aveva definito: amico e quasi stentò a crederci poiché non era la verità.
Era già tanto se si scambiavano due parole in classe o in autobus, quando anche Cole non aveva qualcuno che lo andasse a prendere a scuola, quindi con molta probabilità, lo aveva definito "amico" solamente per tenere quei due alla larga perché loro non erano altro che conoscenti, purtroppo per Hayden.
«E da quando frequenti i finocchi? Ti sei rammollito come tuo fratello, eh Powell?», sputò acidamente il biondo che fissò Cole con provocazione, sapendo già di aver toccato un tasto dolente per lui.
Infatti Cole non prese bene quella provocazione e rispose subito con un gancio destro che colpì in pieno volto il ragazzo biondo che venne scaraventato all'indietro e barcollante, scivolò nuovamente a terra.
Con i denti digrignati dal nervoso fece un passo in avanti e il ragazzo dell'ultimo anno ancora in piedi, ne fece un indietro, terrorizzato dall'ira che bruciava come fuoco ardente nello sguardo del minore tra i due.
«Non azzardatevi mai più a nominare mio fratello per screditarlo perché ci metto due secondi a mandarvi in ospedale e, state lontani da Hayden, ci siamo capiti?», la voce di Cole era rabbiosa, bassa e spaventosa, tant'è che Hayden deglutì impaurito, ma con un leggero luccichio di gratitudine nello sguardo. Era la prima volta che Cole lo difendeva.
«Powell! Cosa sta combinando? Picchiare i suoi compagni, è per caso impazzito?», esclamò la voce stridula e scioccata della professoressa Barnes che fece sobbalzare tutti dallo spavento poiché nessuno si era accorto del fatto che fosse entrata in aula.
Hayden fece per aprir bocca e difendere Cole, ma fu lui il primo a parlare e lo fece con rabbia e nervosismo che trasparvero chiaramente dalla sua voce.
«No, non sono impazzito, professoressa Barnes», fu tutto quello che disse e che fece sbiancare la professoressa perché si era aspettata di tutto, ma non quella freddezza e rabbia nella voce di un suo buon alunno.
«Cole non lo ha fatto per incominciare una rissa, ma perché ha difeso me, professoressa Barnes. Loro hanno iniziato a malmenarmi e lui è arrivato semplicemente in mio soccorso», finalmente Hayden era riuscito a trovare il coraggio per difendere Cole che lo guardò con un'espressione sorpresa sul volto poi sulle sue labbra fiorì un sorriso che fece arrossire il minore.
La professoressa passò il suo sguardo severo e glaciale su tutti e quattro li studenti poi sventolò una mano davanti al mio, «Non mi importa per cosa è iniziata la rissa. Io non tollero la violenza quindi filate tutti e quattro dal preside. Immediatamente e poi tornare qui a scontare la vostra punizione che sarà molto salata.»
I quattro ragazzi andarono di malavoglia dal preside, spintonandosi in continuazione durante il tragitto verso la presidenza poi una volta nell'ufficio del signor McAllister, si beccarono la nuova punizione che a differenza della precedente, era più pesantuccia.
Cole e Hayden avrebbero dovuto rimettere in ordine la biblioteca per una settimana intera senza litigi verbali e fisici. Mentre gli altri due avrebbero dovuto ripulire da cima a fondo l'auditorium della scuola in attesa della recita teatrale di fine anno.
Per fortuna ad Hayden era andata bene; non era capitato con nessuno dei due ragazzi dell'ultimo anno e poi era finalmente in coppia con Cole; non stava più nella pelle. Anche Cole si sentiva sollevato dalla scelta del preside perché era certo che se lo avesse messo in coppia con uno dei due senior, lo avrebbe pestato a sangue poiché chi metteva in mezzo suo fratello per screditarlo, non poteva passarla liscia.
«Ci vediamo domani, compagni di sventure», Cole mostrò un sorriso divertito ad Hayden che sentì il sangue affluire copioso alle guance per l'imbarazzo.
«A domani, Cole!», lo salutò lui e, in un momento di follia gli lasciò un soffice bacio su una guancia poi scappò a gambe velate per paura della sua reazione che fu semplice sorpresa e sbigottimento che lo fecero sorridere compiaciuto.
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Girlish [Youth Series ~ Book #18]
Teen FictionDICIOTTESIMO LIBRO DELLA SERIE "YOUTH" Dove un ragazzo ama vestirsi da ragazza. Un giorno un suo compagno di scuola gli chiede il numero di cellulare, pensando fosse una ragazza e da quel momento iniziano a messaggiare. Uno dei protagonisti è Cole...