Hayden si aggiustò la parrucca bionda sulla testa poi si legò i capelli in due lunghe trecce mentre Cole lo osservò in muto silenzio, mostrandogli di tanto in tanto dei sorrisi, soprattutto quando gli aveva chiesto dei consigli su quale gonna indossare.
«Mi piace guardarti mentre ti cambi. Il tuo viso si illumina completamente e il tuo sorriso riesce a farmi impazzire il cuore, te lo giuro. In questo momento pompa come se avessi appena corso una maratona», mormorò il biondo, non staccando mai il suo sguardo dal corpo del suo ragazzo che in risposta si voltò verso di lui e gli mostrò un dolce sorriso, accompagnato, come sempre, dalle sue guance rosse.
«Non sono sicuro di meritarti», biascicò Hayden con gli occhi velati dalle lacrime e la voce tremante. Non mi merito una persona meravigliosa come lui. Non me la merito proprio. Non sono una brava persona. Gli ho mentito per così tanto tempo sulla mia vera natura che adesso mi vergogno persino ad esternarla perché mi ricorda le mie dolorose bugie.
Quello bastò per far sì che Cole si alzasse dal letto e lo raggiungesse per abbracciarlo calorosamente contro il suo petto, «Tu mi meriti, piccolo mio. Solo tu. E sai perché?», il moro scosse il capo a quella domanda, passandosi l'indice e il medio di entrambe le mani sotto agli occhi per evitare che il trucco sbavasse, «Perché sei la persona che mi fa battere il cuore ogni giorno. Che ha dato un senso alla mia vita, stravolgendola completamente. E perché ti amo, non dimenticarlo mai», sfiorò le sue labbra con le proprie per poi congiungerle in un dolcissimo bacio da batticuore.
«T-ti ho fatto soffrire moltissimo», Hayden si aggrappò alla maglietta del suo ragazzo, scuotendo leggermente il capo perché nonostante ora stessero insieme e si amassero, lui continuava a ripensare a come si era comportato in passato e si odiava per averlo fatto soffrire, per non avergli detto subito la verità. Magari ora starebbero insieme da quasi quattro mesi invece che da appena una settimana, dato che avevano ricominciato da capo.
Le mani del biondo si insinuarono sotto alla canottiera bianca del moro e il fiato gli si mozzò in gola, chiedendosi cosa volesse fargli poi incominciò a muovere le dita sui suoi fianchi e per quello scoppiò a ridere perché, dannazione, soffriva il solletico, «Non pensare più al passato, amore. Io voglio ascoltare la tua risata, vedere il tuo sorriso dolcissimo e non sentirti piangere perché continui ad incolparti. Ti ho perdonato, okay? Ti amo per quello che sei e non devi assolutamente smettere di esternare la tua femminilità perché pensi che io possa vergognarmi di te o perché pensi che possa soffrire per quanto successo in passato, mi hai capito?»
Hayden tirò su con il naso, strusciando poi il viso contro la stoffa della maglietta del suo ragazzo per dire di sì che aveva capito, ma non riusciva, comunque, a smettere di incolparsi perché se non fosse stato per la sua bugia, ora starebbero insieme da più tempo e non avrebbero sofferto come dei cani.
«Sei bellissimo così come sei con tutti i tuoi difetti, ma soprattutto con tutti i tuoi meravigliosi pregi quindi smettila di torturarti e baciami», Cole gli prese il mento tra l'indice e il medio e glielo alzò, facendo così intrecciare i loro sguardi che trasmettevano solo amore reciproco, «Be'? Non mi baci?», glielo ridomandò con un ghigno compiaciuto sulle labbra. Il moro avvampò come una fiamma ma poi appoggiando le mani a conca sulle guance del suo ragazzo, fece combaciare le loro bocche.
La bocca di Hayden assaggiò con estrema tenerezza quella di Cole, che sorrise sulle sue labbra, avvolgendogli le braccia intorno alla vita per spingerlo contro di sé e far scontrare i loro petti. La lingua del biondo si spinse più a fondo nella bocca del suo ragazzo alla ricerca dell'altra e quando l'ebbe trovata, la intrecciò con la sua in modo famelico.
Gli lambì il palato e il moro in risposta gli intrufolò le mani nei capelli biondi strattonarne alcuni ciocche che strappò un gemito roco all'altro. Poi Cole si staccò per riprendere fiato, emettendo un ringhio dal profondo della gola dinnanzi al viso arrossato del suo ragazzo che respirava affannosamente e infine si rituffò sulla sua bocca, prendendo a stuzzicargli il labbro inferiore con i denti sino a lasciargli un morso che lo fece mugugnare dal piacere.
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Girlish [Youth Series ~ Book #18]
Teen FictionDICIOTTESIMO LIBRO DELLA SERIE "YOUTH" Dove un ragazzo ama vestirsi da ragazza. Un giorno un suo compagno di scuola gli chiede il numero di cellulare, pensando fosse una ragazza e da quel momento iniziano a messaggiare. Uno dei protagonisti è Cole...