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"Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile, la invitiamo a riprovare più tardi"

Il ragazzo emise un grido di frustrazione dopo aver ascoltato per l'ennesima volta quella fastidiosa voce automatica poi scaraventò il cellulare sul letto, scalciando innervosito le sue scarpe che andarono a finire sotto alla sua scrivania con un tonfo secco.

Si passò le mani nei capelli mentre una morsa ferrea si strinse intorno al suo cuore, provocandogli una dolorosa fitta. Non era mai sentito in quel modo per nessuna ragazza con cui era stato, eppure Hays gli aveva totalmente rapito il cuore e proprio per quello non riusciva a comprendere come ci fosse riuscita.

Gli era bastato incontrarla per puro caso per strada, incrociare il suo sguardo per non fargli capire più niente. Per farlo andare persino contro i suoi stessi principi del "non legarsi a nessuno fino a dopo il liceo".

«Perché? Perché cazzo non mi risponde al cellulare?», sbraitò collerico, andando avanti e indietro per la sua stanza, come se facendo così Hayden avrebbe risposto alle sue innumerevoli chiamate e ai messaggi che gli aveva inviato senza sosta.

«Cole...,» Cameron si appoggiò allo stipite della porta e sospirò pesantemente, sentendosi tanto in colpa per quella situazione, «Mi dispiace da morire. Non volevo farla scappare; sono solo rimasto molto sorpreso dal fatto che avessi una ragazza», biascicò.

Cole alzò gli occhi azzurri al cielo, cercando di nascondere la lucentezza del suo sguardo poi scosse il capo, mordendosi con forza il labbro inferiore per evitare di imprecare impetuosamente contro suo fratello.

Non era certo di essere arrabbiato con lui, ma piuttosto con se stesso perché era quasi certo fosse colpa sua. Non avrebbe dovuto baciarla così all'improvviso; magari non era pronta e lui ne aveva approfittato.

«Lascia perdere... Proverò a chiamarla nuovamente», mormorò a denti stretti mentre raggiunse velocemente il letto e prese in mano il suo cellulare per provare a chiamare Hayden ancora una volta. Cameron sbuffò un sospiro fiacco poi annuendo, tornò nella sua stanza per poter chiedere consiglio ad Elizabeth su tutta quella storia.

«Fanculo! Ha ancora il cellulare spento», esclamò con rabbia per poi lasciarsi cadere sul letto e soffocare un urlo nel cuscino che tenne premuto con forza sul suo viso.

Girlish [Youth Series ~ Book #18]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora