Hayden salutò suo fratello con un sorriso forzato poi uscì dalla macchina, raggiungendo velocemente sua cugina che gli chiese all'istante per quale motivo avesse quel muso lungo e se c'entrasse per caso quel cretino di Travis.
Il ragazzo scosse il capo, mordicchiandosi il labbro inferiore per evitare di dar fiato ai suoi pensieri dedicati a Cole poi senza risponderle, entrò nell'edificio scolastico e andò a prendere i libri per la prima lezione della giornata.
Alice fissò allibita suo cugino scappare via, pur di non rispondere alle sue domande e quando fece per seguirlo, arrivò la sua migliore amica, Ursula, che le chiese di entrare insieme quindi lasciò perdere Hayden, tanto gli avrebbe parlato più tardi e seguì lei che incominciò a raccontarle la sua giornata infernale di ieri.
Una volta entrato in classe, dopo aver recuperato i suoi libri, andò a sedersi infondo alla classe per evitare di venir disturbato. Quel giorno era davvero di pessimo umore quindi voleva che tutti gli stessero alla larga.
Attendendo l'arrivo dei suoi compagni e dell'insegnante, fece per arricciarsi una ciocca di capelli, ma si fermò con la mano a mezz'aria rendendosi conto di non star indossando la sua solita parrucca bionda.
Sbuffò sonoramente, lasciando cadere la testa sul banco e avvolgendoci intorno le braccia per nascondere il viso a sguardi indiscreti dei suoi compagni appena arrivati. Preferiva di gran lunga gli abiti femminili, non che quello maschili gli facessero schifo, solo che si sentiva più a suo agio con quelli da ragazza perché poteva esternare la sua femminilità che con quelli da ragazzo non riusciva a mostrare come voleva.
Aveva capito di essere Genderqueer all'età di sei anni, quando provando dei vestiti di sua cugina, si era trovato bene e si era adorato vestito con una gonnellina e una magliettina rosa, nonostante continuasse a piacersi anche coi i suoi abiti maschili, ma ovviamente lo aveva tenuto nascosto fino a poco tempo fa.
Anche se alcuni lo avevano capito già da tempo ormai, tipo suo fratello e Alice, i quali lo avevano accettato subitamente, non trovandoci niente di male nel identificarsi in entrambi i sessi.
«Frocetto, quello è il mio posto», esclamò con voce disgustata e rabbiosa un suo compagno di classe che incominciò a scalciare la sedia, pensando che facendo così Hayden si sarebbe spostato, ma lui alzò semplicemente lo sguardo e lo fissò impassibile.
«Qui non c'è scritto il tuo nome quindi trovati un altro posto», sibilò Hayden, sentendo già la rabbia ribollire dentro di lui.
Non era in vena di sentire quei coglioni insultarlo per la sua sessualità e né tantomeno di litigare, ma a quanto pare loro non era della stessa idea perché poco dopo si aggiunse anche un suo amichetto che iniziò a scalciare pure lui la sedia.
Voleva solo stare tranquillo e possibilmente lasciato in pace, dannazione.
«Black e Sanders, smettetela di importunare il vostro compagno e trovatevi un posto a sedere se non volete venir spediti dal preside.»
La professoressa riuscì ad ammonirli all'istante, tant'è che si cercarono subito un posto a sedere, il più lontano possibile da Hayden e incominciarono a seguire la lezione senza più fiatare o almeno era così che aveva pensato il ragazzo, ma ben presto si ritrovò a venir assalito da pezzettini di carta umida di saliva che lo colpirono più volte in testa e sul viso.
Hayden digrignò i denti con forza, stringendo con così tanta rabbia i pugni da farsi venire le nocche bianca poi scaraventandoli contro il banco e creando un grande frastuono, si alzò in piedi e imprecò verso i suoi compagni di classe.
«Avete finito di rompermi i coglioni, teste di cazzo? I fogliettini di carta infilateveli su per il culo», sbraitò col viso paonazzo dalla rabbia.
La professoressa fissò Hayden allibita e col le labbra schiuse per l'incredulità, «Signorino Morrison è questo il modo di rivolgersi ai suoi compagni?», esclamò poi con indignazione.
Il ragazzo voltò il viso verso la donna e la fissò in cagnesco, «Sì, se continuano a rompermi i coglioni solo perché sono frocio, come a loro piace tanto chiamarmi dopo avermi torturato o chiuso in qualche armadietto, ma voi professori ovviamente non vedete mai niente oppure fate semplicemente finta di non vedere perché siete degli sfigati che hanno paura dei propri alunni», sputò velenosamente.
La donna sbiancò all'istante, ma sul suo viso vi era un'espressione piena di collera e labbra erano tese in una linea retta e severa, «Morrison, immediatamente dal Preside. Io non le permetto di rivolgersi a me o i miei colleghi in questo. Fuori. Fuori», gridò infine con un tono di voce carico di ira che fece accapponare la pelle a tutti.
Hayden fece spallucce poi raccogliendo le sue cose, uscì dalla classe, dirigendosi infine verso la presidenza.
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Girlish [Youth Series ~ Book #18]
Fiksi RemajaDICIOTTESIMO LIBRO DELLA SERIE "YOUTH" Dove un ragazzo ama vestirsi da ragazza. Un giorno un suo compagno di scuola gli chiede il numero di cellulare, pensando fosse una ragazza e da quel momento iniziano a messaggiare. Uno dei protagonisti è Cole...