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La cena si era conclusa da meno di venti minuti eppure i due ragazzi si stavano già mangiando la faccia a vicenda nella camera da letto del biondo, scambiandosi pure carezze bollenti che risvegliarono le loro eccitazioni.

La madre di Cole aveva accolto a braccia aperte Hayden e proprio per quel motivo aveva invitato entrambi a passare le vacanze estive ad agosto da lei a San Francisco, ovviamente aveva offerto ospitalità anche Cameron e Elizabeth, i quali sarebbero sicuramente andati a casa sua perché non vedevano l'ora di passare del tempo al mare.

Il moro gemette nella bocca del suo amato, strattonandogli alcune ciocche di capelli che lo fecero ansimare contro le sue labbra. Erano così piacevoli tutti quei baci che si stavano scambiando e ad ogni schiocco delle loro labbra, si resero conto di quanto si fossero mancati quel giorno.

Il fiato caldo del biondo gli sbatté contro naso e il suo corpo a stretto contatto col suo gli mandò irrefrenabili scosse di piacere che si congiunsero in mezzo alle sue gambe, riaccendendo quella passione a cui non avrebbe potuto dar sfogo poiché i genitori del suo ragazzo erano al piano inferiore a parlare con suo fratello, ma soprattutto perché non riusciva a non far troppo rumore quindi gli avrebbero sicuramente sentiti, se avessero dato libertà al loro amore ardente e desideroso.

Cole gli afferrò il viso con entrambe le mani, continuando a far giocare le loro lingue e tenendolo in modo tale da non farlo allontanare da sé nemmeno per mancanza di ossigeno. Inclinò il capo e fece vagare la lingua più in profondità nella sua gola, sentendo un suo gemito rimbombargli deliziosamente in bocca. La sua eccitazione pulsò in mezzo alle sue gambe dopo essere stata sfiorata da quella del proprio ragazzo che aveva fatto scontrare i loro bacini e gli mandò una forte scarica in tutto il corpo che lo fece fremere di piacere.

«Una vacanza di quasi un mese con te... Potrei morire dalla felicità», ansimo Hayden, gettando la testa all'indietro quando Cole si avventò sul suo collo, mordendogli un lembo di pelle che poi andò a lambire con la lingua con minuziosa lentezza, facendolo eccitare sempre di più.

Il biondo ghignò contro la sua pelle per poi morderlo con più forza e lui in risposta a quel gesto emise un forte gemito di piacere che gli fece colorare di rosso persino le orecchie per l'imbarazzo. Andò a tapparsi con una mano la bocca, pregando, sperando che le persone al piano di sotto non l'avessero sentito gemere mentre con l'altra colpì la testa del suo ragazzo che emise un ridacchio, sentendo il suo alito caldo solleticargli piacevolmente il collo.

«La tua voce è così deliziosa quando gemi per me, piccolo mio», gli sussurrò Cole in un orecchio, facendolo sprofondare, letteralmente, dalla vergogna tant'è che andò a coprirsi il viso purpureo col cuscino del letto del suo ragazzo su cui vi erano sdraiati da quasi mezz'ora.

Soffocò uno «scemo» con la faccia schiacciata sul cuscino, ma che il suo ragazzo udì comunque e per quello rise compiaciuto poi scese col viso verso il suo stomaco e alzandogli la maglietta azzurra che indossava, gli lasciò un bacio sulla pancia che lo fece sussultare. Il grido che aveva emesso invece rimase bloccato nel cuscino, però Cole si beccò lo stesso un debole pugno sulla testa che gli fece emettere un gemito sofferente contro la pelle levigata del suo stomaco.

«Comunque — gli schioccò un altro bacio sulla pancia, sentendolo trasalire sotto alle sue labbra per poi tracciare con la punta del naso una linea immaginaria sino ad arrivare nuovamente al viso di Hayden, ora senza più cuscino a nascondere le sue gote rosse — anche io non vedo l'ora di passare un mese insieme a te! Andremo al mare, gireremo per San Francisco, ma soprattutto faremo l'amore tutte le volte che vorremo, anche se non potrò lo stesso sentire la tua voce alzarsi ad ogni mio tocco o perlomeno fin quando mia madre e la sua nuova famiglia saranno in casa», gli mostrò un ghigno che gli fece alzare gli occhi al cielo mentre dalle sue labbra turgide sbuffò fuori un sospiro.

«Non mi sentirai mai più urlare», commentò, pentendosene subito dopo perché l'altro gli lanciò uno sguardo di sfida che gli fece accapponare la pelle. Non gli piaceva quello sguardo pericoloso, soprattutto per la sua dignità già molto fragile in quel momento.

«Scommettiamo?», gli lasciò una leccata sul naso poi tracciò una scia di saliva sulla sua guancia che andò successivamente a mordere, strappandogli un altro acuto gemito che gli mandò a fuoco il viso.

«N-no. Io non scommetto un bel niente!», il suo respiro era ansimante mentre il suo petto si alzava ed abbassava a ritmo frenetico, sentendo la paura incombere su di lui perché quello sguardo non prometteva niente di buono. Cole, poi riusciva alla perfezione ad ottenere ciò che voleva e per quello era terrorizzato che alla fine avrebbe ceduto alle sue attenzioni.

«Mi dispiace, ma la scommessa è aperta», il biondo emise un ridacchio dal profondo della sua gola poi si rituffò sulle labbra del suo ragazzo, scambiandosi un lungo bacio mescolato a saliva e ansiti di piacere che purtroppo per Hayden, suggellarono quella scommessa. Non vedo l'ora di sentirti gridare nuovamente per me, piccolo mio.

Girlish [Youth Series ~ Book #18]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora