5.Mi vuole uccidere, non c'è altra spiegazione

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Prima di lasciarvi leggere il capitolo volevo comunicarvi che il nome della protagonista non lo cambio per il semplice fatto che -1-a me il nome non sembra poi tanto terribile (ho letto storie sia su wattpad che in cartaceo che di nomi ne avevano di gran lunga più strani) -2-ho provato a cambiare nome ma non riesco a stendere più i capitoli con il nome cambiato (lo so, è qualcosa di psicologico ma quando comincio una storia con dei nomi la finisco con quei nomi)
E niente, buona lettura!
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《Antonia, ammettilo, è un bel ragazzo.》Sabrina cerca di convincermi del fatto che Ethan ci stia provando con me e che io dovrei provare a ricambiare.
《Lo è, ma non è il mio tipo.》sbuffo prendendo tra le mani un vestito.
《Come fai a dirlo?》solleva un sopracciglio.
《Se fosse il mio tipo ci sarebbe stata quella scintilla, non pensi?》rimetto il vestito al suo posto, esco dal negozio e cammino per il centro commerciale.
《No, visto che sei un ghiacciolo con tutti, esclusi tua mamma ed io.》mi prende a braccetto.
《Doveva essere un tranquillo sabato pomeriggio in cui tu non mi facevi i discorsoni ed invece...》
《Conosco la tua teoria sulle costanti, ma se Ethan potesse riempire il vuoto e riscaldare il tuo cuore? Se riuscisse a riportare alla luce la vera Antonia Ross, quella ragazza solare e piena di vita che vede anche le cose belle del mondo?》
《Perché tutti volete indietro quella ragazza ormai morta?》
《Perché quella ragazza era umana, non era un robot ghiacciato. E sì, lo so: dentro di te hai un eterno dicembre e bla bla bla...Ma so che hai ancora quella fiamma che ti brucia dentro. Devi solo trovare qualcuno che la alimenti.》
《E mi stai dicendo che Ethan è quel qualcuno che possa alimentare la mia fiamma?》
《Siiiii.》sorride radiosa mentre io scoppio a ridere.
《Ti voglio bene Sabrina.》la abbraccio.
《Ti voglio bene anch'io, Antonia.》ci allontaniamo《E ti ripeto: secondo me a lui piaci.》
《Non hai sostenuto la tua tesi con degli argomenti.》le faccio notare mentre entriamo in un negozio di abbigliamento.
《Tutta la settimana ti ha portata al lavoro e avrebbe anche voluto accompagnarti all'università ma tu lo hai rifiutato ogni volta.》
《Certo, sono la tutor di suo fratello e non voglio che si creda che ci sia qualcosa.》è ovvio che rifiuto!
《E questo non ti sembra provarci?》
《No e poi è sicuramente fidanzato.》sbuffo infastidita dalle sue tesi assurde.
《Io, se fossi fidanzata con uno come Ethan, non mi staccherei mai da lui.》Sabrina prende una gonna nera tra le mani.
《Magari ha una ragazza permissiva.》mormoro mentre la ragazza alterna lo sguardo dalla gonna a me.
《Penso ti starebbe bene questa gonna.》adoro Sab per la sua facilità nel cambiare discorso in una frazione di secondo. Non so come ci riesca, ma vorrei avere questa capacità《E non ti sei ancora tagliata i capelli! Prova la gonna e poi andiamo a tagliarli.》indica prima i camerini e poi i miei capelli.
《E a cosa mi serve una gonna?》
《Per un possibile appuntamento con Ethan?》sorride.
《Basta! Hai ventun anni Sab! Ti stai comportando da sedicenne.》vorrei rimanere seria, ma non ci riesco e scoppio a ridere.
《Vai a provare questa gonna!》mi spinge in un camerino ed io la provo《Sei bellissima.》mi sorride quando mi mostro ai suoi occhi.
《Dovrei prenderla?》ne accarezzo il tessuto.
《Assolutamente.》
《La prendo.》sorrido leggermente guardandomi allo specchio.
Dopo aver pagato il mio acquisto, la mia migliore amica mi trascina dal parrucchiere dove mi faccio tagliare solo le punte.
《Ora i tuoi capelli sono decenti.》
《Grazie Sab.》alzo gli occhi al cielo.
《Hai il suo numero?》domanda all'improvviso mentre andiamo verso la sua auto, una Mini rossa fiammante.
《No, ho il numero del fratello.》
《Ethan non ti ha chiesto il numero?!》domanda sconvolta.
《No.》rispondo calma ma poi una lampadina si illumina nel mio cervello《Ciò significa che non è interessato!》e spero che con questo argomento smetta di insistere sulla faccenda.
《Ma...non è possibile...》mette in moto《È impossibile che non sia interessato.》ma è possibile che continui ad insistere nonostante io le abbia dato una prova solida?
《Ed invece è possibile.》dico solo per avere l'ultima parola. Per il resto del tragitto verso casa mia restiamo in silenzio e quando sento Sabrina lanciare un urlo, sobbalzo sul sedile del passeggero《Che succede?!》
《Non è interessato? E allora perché la sua moto è nel parcheggio e lui è seduto sugli scalini davanti al palazzo?》sorride.
《Mi vuole uccidere, non c'è altra spiegazione.》mormoro seria e la mia amica scoppia a ridere.
《Sei proprio scema!》parcheggia la macchina e mi abbraccia《Provaci. Lo trovi carino in fondo. Potrebbe anche solo essere una cosa poco seria, tanto per divertirsi. Che importa! Sei giovane e bella, te lo puoi permettere.》
《Ciao Sab! Salutami William e smettila di fare strane supposizioni sulla mia vita, grazie.》scendo dalla macchina e apro il bagagliaio.
《Ti saluto Will, ma scordati che io smetta di fare supposizioni!》mi fa la linguaccia mentre chiudo il portabagagli. La saluto con la mano mentre mi avvio verso l'entrata del palazzo e lei parte verso casa del suo ragazzo.
《Ethan.》mi fingo sorpresa nel notarlo sui gradini《Che ci fai qui?》
《Secondo te?》si alza, sovrastandomi con la sua altezza.
《Stai andando a funghi per la città?》chiedo ironica, ricevendo un'occhiataccia da parte sua.
《No, non cerco funghi.》un lieve sorriso si dipinge sulle sue labbra ed io mi trovo ad ammettere che ha davvero un bel sorriso《Cerco te.》i suoi occhi cioccolato si puntano sui miei ambrati e qualcosa, nel profondo del mio cuore, scalpita lievemente, dandomi una strana, ma piacevole, sensazione di calore nel petto.
《Beh, mi hai trovata.》tengo il portone aperto.
《Non mi inviti dentro?》domanda passandosi una mano nel ciuffo castano costantemente in disordine.
《Non penso sia il caso.》
《Io invece penso di sì, Antonia.》
《Cosa vuoi Ethan?》
《Il tuo numero di telefono.》alzo un sopracciglio《Non guardarmi così...Trevor non me lo vuole dare.》
《Dovrò ringraziarlo.》cerco di trattenere il sorriso che mi si forma nel vedere la mascella del ragazzo quasi a terra.
《Mai nessuna ha rifiutato il mio numero.》mi guarda come se fossi uno strano essere alieno.
《C'è sempre una prima volta!》gli faccio l'occhiolino ed entro nel palazzo.
《Sai che alla fine otterrò comunque il tuo numero?》mi segue.
《E come? Da me non lo avrai mai.》
《Sei testarda, maledizione!》sbuffa.
《Lo so.》mi fermo davanti alla mia porta《Anche tu lo sei.》e mi ricordi troppo qualcuno.
《Stasera lavori?》
《Sabato e domenica sera sono libera. Solo a volte faccio straordinari.》
《In tal caso, ti va una pizza? Offro io.》
《Non ti darò il mio numero.》sorrido ed io, nei suoi occhi scuri, intravedo una scintilla.
《A cosa mi serve quando so dove abiti?》il suo corpo è estremamente vicino al mio mentre la sua voce si fa bassa ed i suoi occhi scivolano lenti sulle mie labbra.
《Allora vuoi davvero uccidermi!》appoggio la mano sulla maniglia della porta mentre lui scoppia a ridere e, cavolo, che risata!《Forse una pizza non sarebbe una cattiva idea. Magari riesci anche a convincermi a darti il numero.》un leggero sorriso compare sulle mie labbra, come se fossi un po meno fredda del solito.
《Stasera alle otto vengo a prenderti Anto.》
《Cosa ho detto a proposito del mio nome?》sollevo un sopracciglio.
《Magari riesco a convincerti che posso chiamarti Anto.》il suo viso è vicino al mio《Non credi anche tu?》i nostri occhi non riescono a separarsi e, data la vicinanza, riesco anche a sentire il calore del suo corpo.
《Vedremo.》sussurro rendendomi conto che le sue labbra sono troppo vicine alle mie.
《A dopo.》le sue labbra si appoggiano alla mia guancia che si incendia subito a quel contatto estremamente delicato.
《A dopo.》apro la porta di casa e mi chiudo a chiave dentro, appoggiando la schiena contro il metallo freddo.

A Sabrina
Mi ha chiesto di uscire.
Da Sabrina
Dammi cinque minuti e sono da te!

Esattamente cinque minuti dopo mi ritrovo la dolce ed energica ragazza dai capelli rossi davanti alla porta.
《Allora, ha detto dove ti porta? Ha accennato a quello che succederà? Ti ha dato il suo numero? Ti ha baciata sulle labbra?!》domanda senza prendere fiato.
《Fena!》allungo di molto l'ultima vocale《Andiamo a prenderci una pizza, non mi ha dato il numero e non mi ha baciata, non sulle labbra.》
《Andiamo! Bisogna prepararti!》mi trascina in bagno dove apre l'acqua della doccia《A che ora viene a prenderti?》
《Alle otto.》
《Abbiamo solo due ore!》sembra entrare nel panico.
《In due ore mi preparo tre volte.》le faccio notare.
《Zitta. Spogliati e fatti la doccia. Lavati anche i capelli. Io vado di là a scegliere l'outfit.》chiude la porta del bagno alle sue spalle ed io le do retta, lavandomi con il mio solito shampoo alla pesca ed il bagnoschiuma ai fiori di ciliegio.
《Eccomi.》entro in camera mia avvolta solo in un asciugamano gigante.
《Indossa l'intimo che ti ho messo sul letto.》
《Ho davvero intimo simile nell'armadio?》guardo il completino di pizzo bianco, con il reggiseno privo di spalline.
《Risale all'epoca paleolitica, quando eri ancora attiva!》mi prende in giro e io le lancio addosso l'asciugamano che mi avvolgeva《Sei una bomba!》dice dopo aver fatto un fischio《Ora asciughiamo questi capelli.》mi fa sedere sulla sedia della scrivania e comincia ad asciugare i miei capelli.
《Non ti sembra troppo elegante?》indico l'abbigliamento che ha scelto per me.
《Non vorrai andare in jeans al primo appuntamento!》
《Non è un appuntamento.》puntualizzo《E sì, vorrei andarci in jeans e non in gonna.》
《Vestiti Ross!》Sabrina batte le mani.
《D'accordo Gomez...》mi infilo il maglioncino grigio che lascia le spalle scoperte ed enfatizza il mio seno non eccessivamente prosperoso, e la gonna nera comprata questo pomeriggio《Wow...》mi guardo allo specchio che ricopre una parte del mio armadio.
《Ti piaci, vero?》Sabrina mi sorride《Ora trucchiamoti e acconciamo i capelli.》mi fa sedere e comincia ad applicare un leggerissimo strato di ombretto, una linea di eye-liner e del mascara《Manca solo il rossetto.》prende un rossetto nude e me lo passa sulle labbra《Perfetto! Ora facciamo dei bei boccoli con i tuoi capelli castani e sei pronta!》quando finalmente finisce di prepararmi, mi consiglia di divertirmi e passare una bella serata《Metti un po di profumo, d'accordo? Ora vado. Ciao bellissima!》
《Grazie Sabrina.》la accompagno alla porta e torno in camera per mettere un goccio di profumo ed indossare gli stivaletti.
Guardo l'ora. 20:00.
Il citofono suona, io prendo la mia borsa e mi avvio alla porta, scendendo nel parcheggio. Godiamoci questa serata.

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