Ciao a tutti! Come state? Scusate se sono poco attiva, ma ho molte cose da fare e non riesco mai a trovare il tempo per scrivere.
Volevo ringraziarvi per i più di 3400 follower! Siete davvero in tantissimi a seguirmi e mai avrei pensato che potessi toccare una simile cifra.
Detto questo, vi mando un bacio e vi lascio alla lettura del capitolo.
P.s. Scrivetemi cosa ne pensate se avete voglia
********************È il tardo pomeriggio del venticinque dicembre quando suonano al campanello. Mi precipito alla porta alla velocità della luce ed apro ad Ethan che mi bacia dolcemente non appena mette piede in casa.
《Buon Natale angelo mio.》sorride.
《Buon Natale amore.》mi stacco da lui mentre sento i passi di mamma avvicinarsi.
《Buon Natale signora Ross.》Ethan sorride a mia madre che lo guarda con affetto.
《Buon Natale anche a te Ethan.》Ares corre verso di noi e comincia a ringhiere, avvicinandosi pericolosamente ad Ethan.
《Ares, bello, stai tranquillo.》mi piazzo tra lui ed Ethan, ma la situazione non cambia《Lui è Ethan, è buono e mi vuole bene.》cerco di calmare il boxer che inizia ad abbaiare《A cuccia!》ordino ma non mi dà retta. I suoi occhi sono fissi sul mio ragazzo e non vuole saperne a lasciarlo entrare.
《Ares, cucciolone, vieni che ti do uno spuntino.》mamma cerca di convincerlo con i biscotti, ma non funziona.
《Amore, lasciami passare.》Ethan mette le mani sui miei fianchi, aggravando la situazione. Ares comincia ad abbaiare, ad avvicinarsi e allontanarsi come imbestialito ed io comincio a capire perché Robert abbia deciso di chiamarlo Ares. Sta facendo guerra senza un apparente motivo《Ares, a cuccia.》ed il boxer si calma, mettendosi seduto e poggiando il muso sulle zampe《Bravo campione.》Ethan si avvicina senza timore e comincia ad accarezzargli la testa mentre il cane sembra piangere《Che bravo che sei...》Ethan lo riempie di complimenti.
Guardo gli occhi di Ares e vedo lo stesso luccichio che aveva quando guardava Robert. Allora non sono l'unica a vedere una somiglianza...
Scoppio in lacrime ed Ethan mi abbraccia preoccupato, non capendo il mio repentino cambio di umore.
《Lo vedi anche tu, vero?》Ares si alza e comincia a girarci intorno, come ogni volta che io e Robert ci abbracciavamo《Non sono pazza.》sorrido.
《Angioletto, che ti prende? Mi preoccupi.》
《Ti amo.》lo stringo forte a me, baciandolo sulle labbra.
《Anch'io, ma che ti succede?》
《Nulla!》mi asciugo le lacrime《Vieni.》vorrei portarlo con me ma non me lo permette.
《Non sei una dalle lacrime facili Anto. Dimmi cosa non va.》
《Niente...Ares ti ha subito obbedito e ti guardava con lo stesso sguardo con cui guardava Robert e niente...mi sono solo emozionata perché non l'ho mai visto così.》cerco di spiegare nel mondo più semplice possibile.
《Sinceramente credevo che mi avrebbe azzannato.》confessa《Avevo una paura terribile.》
《Non sembrava assolutamente. Adesso andiamo.》gli sorrido, accompagnandolo in salotto.
《Ethan, mi dispiace per l'inconveniente. Non so cosa gli sia preso...》mia madre si scusa mentre varchiamo la soglia del salone.
《Non si preoccupi. I regali dove li metto?》
《Non avresti dovuto scomodarti tanto.》dice mia madre sorridendo《Puoi metterli sotto l'albero. Antonia non ha voluto aprire i regali fino al tuo arrivo.》la donna sparisce in cucina.
《Sei bellissima.》mormora Ethan, accarezzandomi la guancia e guardandomi negli occhi.
《Grazie.》arrossisco《Ma esageri, non sono poi così bella.》tiro con forza le maniche del maglione rosso che indosso assieme ad un paio di jeans neri.
《A tavola!》ci chiama mia madre e noi, corriamo in cucina dove il tavolo è pieno di pietanze deliziose.
《Sembra tutto così buono...》gli occhi di Ethan brillano davanti alla vista di tutte quelle prelibatezze. È proprio un bambino...《Cavolo...è buonissimo!》esclama dopo aver portato la forchetta alla bocca.
《Sono molto contenta che ti piaccia.》mi madre sorride mentre io alzo gli occhi al cielo. Basta un piatto di buon cibo ed Ethan è già su di giri. Non so come riesca ad avere ancora quegli addominali scolpiti.
A tavola mamma comincia a chiedere ad Ethan e me come ci siamo conosciuti e come vanno le cose tra noi, ma poi passa all'interrogatorio riservato ad Ethan.
《Quanti anni hai?》mia madre comincia a tagliare il dolce.
《Ventiquattro.》risponde tranquillo il mio ragazzo.
《Che lavoro fai?》
《Architetto signora.》
《E ti piace il tuo lavoro?》mamma ci porge una fetta di dolce a testa.
《Lo amo. È il lavoro dei miei sogni e sono davvero fortunato a poter lavorare in questo settore.》un sorriso appena accennato si dipinge sulle sue labbra.
《Sei un caro ragazzo Ethan.》conclude mia madre mente noi cominciamo a mangiare il dolce al cioccolato preparato da lei.
《È davvero squisito mamma.》mi complimento con lei.
《Ecco da chi hai imparato a fare dei dolci magnifici.》Ethan mi sorride.
《Grazie, ma non è nulla di che.》mamma cerca di sminuire la sua bravura.
Dopo aver finito di mangiare il dolce andiamo tutti e tre in salotto, cominciando a scambiarci i regali. La prima ad aprirli è mia madre che decide di scartare prima il regalo di Ethan.
《Spero possa essere di suo gradimento.》Ethan si passa le mani sui jeans mente mia madre solleva il coperchio, estraendo dalla scatola un paio di guanti in pelle, un cappello ed una sciarpa della Louis Vuitton.
《Sono bellissimi, ma non avresti dovuto spendere così tanto.》mia madre è chiaramente a disagio davanti al regalo che è costato una piccola fortuna.
《L'importante è che siano di suo gradimento. La spesa non è importante.》
《Questo è da parte mia.》porgo il mio regalo a mamma che lo scarta con cura.
《Tesoro, non ti sembra troppo giovanile per me?》esamina il maglione bianco con qualche pietra preziosa applicata sopra.
《Assolutamente no. È elegante e sta benissimo a chiunque, vero amore?》cerco un consenso in Ethan.
《Assolutamente.》concorda.
《Grazie mille per i regali.》la donna si alza dalla poltrona e viene a baciarci la guancia.
《Tocca a te adesso.》dico ad Ethan sorridendo.
《Se proprio insisti...》prende il regalo di mia madre tra le mani.
《Non sapevo proprio cosa regalarti, perciò...》mamma cerca di giustificarsi, ma il sorriso che compare sul viso di Ethan la fa fermare.
《Ne avevo prprio bisogno. Non appena andrò a lavoro indosserò questa cravatta.》si alza ad abbracciare la donna《Grazie.》le sorride di tutto cuore《Ora vediamo il tuo angioletto...》mi lancia uno sguardo scartando il regalo. Sorride senza dire niente, poi si alza e mi obbliga ad alzarmi《Grazie Anto.》mi bacia a stampo sulle labbra per poi premere il mio regalo e metterlo al polso.
《Che ore sono?》chiedo per testare il regalo.
《Le otto e un quarto.》risponde mentre il campanello alla porta suona.
《Mamma, aspettavi visite?》mi alzo e vado all'entrata.
《No, non ne aspettavo.》dice la donna mentre apro la porta. Rimango di sasso. Che ci fa lui qui?
《Ciao figliola. Buon Natale.》
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Summer in December
RomanceAntonia Ross è una semplice ragazza di ventun anni di Boston, studentessa alla MIT con il sogno di diventare ingegnere informatico. Vive in un appartamento con la sua migliore amica e lavora assieme a lei al Blanco, un locale molto frequentato dell...