21.Profumo di ciliegie e miele

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Ciao a tutti! Come state?
Spero tanto che questo nuovo capitolo vi piaccia e vi chiedo perdono se non sono molto attiva. Baci!
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《Chi cavolo è a quest'ora di sabato mattina?!》mi lamento scendendo giù dal letto. Sono le sei e mezza del mattino, il solo giorno in cui non ho lezione alla MIT e mi tocca svegliarmi così presto《Che cazzo vuoi?!》apro la porta di casa《Di male in peggio.》sto per sbattere la porta in faccia ad Ethan, ma lui mi ferma.
《Io direi di bene in meglio.》le sue pozze cioccolato scorrono sul mio corpo, coperto da una camicia da notte rossa regalatami da Sabrina il natale scorso.
《Che vuoi?》lo faccio entrare.
《Visto che, come al solito, ho combinato una gran bella cazzata...》mi guarda negli occhi《vorrei farmi perdonare.》
《Sei partito male con il svegliarmi alle sei e mezza del mattino.》dico acida《E ora se vuoi scusarmi io vado a dormire!》
《Dormo con te.》mi prende in braccio.
《Scordatelo Walker!》
《Dormo con te.》ripete.
《No!》mi appoggia sul letto e si toglie i vestiti《Vattene. Sono stata chiara: non voglio più avere a che fare con te.》
《Ma io voglio avere a che fare con te, mio angelo.》entra sotto le coperte con me《Ti sembrerò pazzo ma voglio che tu sia solo mia.》mi guarda negli occhi senza un minimo di paura《Voglio prendermi cura di te.》
《Non ho bisogno di una babysitter.》mi allontano il più possibile da lui.
《Non sarei di certo questo.》mi fa finire sul suo petto《Ora dormi. Sei irascibile quando dormi poco.》
《Stronzo.》gli mollo una leggera sberla sul petto.
《Non farlo mai più.》mi minaccia con un bel sorriso sulle labbra.
《Altrimenti?》lo sfido.
《Altrimenti ti tengo sveglia.》mi accarezza la schiena. I miei occhi si fanno pesanti ad ogni carezza che Ethan mi offre e, con estrema facilità, cado in un sonno profondo, cullata dal ricordo delle sue parole.

《Non volevo spaventarti. Sei tu che hai voluto vedere questo altro lato di me. Io non te lo avrei mai fatto vedere perché...tu non sei come le altre. Ho litigato con te, con mio fratello e poi ci si sono aggiunti anche quei due incompetenti dei miei genitori. Voglio solo qualcuno che mi ami.》
Vuole solo qualcuno che lo ami.

Dormo solo un'ora, ma è come se avessi dormito per secoli. Mi sento riposta e stranamente tranquilla, con una gran voglia di fare dolci.
《Buongiorno. Sono comodo?》Ethan mi sorride come non ha mai fatto ed io torno con la testa sul suo petto marmoreo.
《Comodissimo.》mi lascio stringere dalle sue braccia.
《Tu profumi di ciliegie.》affonda il naso nei miei capelli《Capelli e pelle.》mormora.
《E tu profumi di miele.》la punta del mio naso scorre sulla pelle del suo collo《Hai un buon profumo.》ammetto sfiorando involontariamente la sua pelle con le labbra.
《Mi dispiace per l'altra volta.》mi stringe a sé《Non so che mi è preso. Io non volevo mostrarti il mostro che hai visto.》
《Ed è per questo che invece di venire a lavorare sei venuto ad ubriacarti?》lo guardo negli occhi《Ethan.》sussurro obbligandolo a sorreggere il mio sguardo《Come puoi pretendere che io resti vicino a te se tu mi tratti così? È un continuo tira e molla che io non riesco ad interpretare.》provo ad alzarmi, ma mi viene impedito.
《Neppure io riesco a capirlo, ma è la prima volta che...che sto così male per quello che ho fatto. È la prima volta che mi pento di qualcosa.》
《Non pensi che sia il caso di mettere un po' di ordine?》propongo dolcemente.
《Sì, penso di sì.》mi sorride《La sai una cosa?》mi fa finire sotto di lui《Oggi pomeriggio usciamo insieme. Ti va angioletto mio?》
《Mi va mio demone.》sorrido anch'io, sinceramente.
《Sei davvero unica.》sussurra baciandomi.
《Così fai confusione.》separo le nostre labbra, sfiorandole dolcemente con le dita.
《Quel sorriso non poteva non essere baciato.》si solleva dal letto. È sempre lo stesso Ethan Walker oppure io ho davanti un marziano? Lo osservo muoversi con calma per la mia stanza, come se fosse a suo agio, come se stesse a casa sua《Su, alzati dal letto e andiamo a fare colazione!》si infila anche il maglione.
《Facciamo colazione fuori?》metto i piedi sul pavimento, restando seduta sul materasso morbido.
《Sì, se tu vuoi.》si avvicina a me.
《Poi torniamo a casa. Ma prima passiamo dal supermercato a comprare un po' di roba. Ho voglia di fare dolci.》ammetto. È strano che io dopo così tanto tempo abbia voglia di cucinare dolci. Non metto le mani nella farina da secoli.
《Che dolce?》mi osserva aprire l'armadio.
《A te cosa piacerebbe mangiare di dolce?》lo guardo.
《A me?》domanda sorpreso.
《Sì Ethan, a te. C'è qualche aroma che ti piace particolarmente?》lo osservo. Ha un sorriso appena accennato sulle labbra, ma i suoi occhi stanno brillando di gioia.
《Cioccolato.》mormora《Cioccolato, ciliegie e fragole. Sono questi i miei aromi preferiti. Non che altri mi dispiacciano, ma questi sono privilegiati.》mi guarda.
《Ok.》mi mordo il labbro inferiore e torno a cercare un paio di jeans neri nell'armadio《Cioccolato, ciliegie e fragole.》
《Puoi cambiarti qui se vuoi.》mi guarda mentre sto per uscire dalla stanza.
《Non è il caso Ethan.》sussurro.
《Hai ragione. Bisogna prima mettere ordine.》mi sorride dolcemente《Ti lascio cambiare piccola.》esce dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
Lo riconosco a stento, ma devo ammattere che questo Ethan mi piace parecchio.
Mi sto lentamente rendendo conto che lui non ha nulla a che vedere con i miei ricordi, non è come la mia costante, non ha nulla a che vedere con lei. Sì, ha quella luce negli occhi ma poi è completamente diverso perché mi fa sentire viva come non mai.
《Pronta?》alza lo sguardo dal cellulare e mi sorride.
《Sì, possiamo andare.》mi infilo anche la giacca e prendo le chiavi di casa.
《Andiamo prima a fare colazione e poi a fare la spesa?》saliamo in ascensore.
《Colazione e poi spesa. Sto morendo di fame.》ammetto facendolo ridere.
《D'accordo angioletto. Facciamo come vuoi.》mi accompagna verso la sua Evoque che parte poco dopo verso una caffetteria a qualche isolato da qui《Cosa vuoi prendere?》domanda facendomi sedere ad uno dei tavoli ed aiutandomi a togliere la giacca.
《Un latte macchiato ed un cornetto alla Nutella.》lo osservo mentre si toglie la giacca e rimane con solo un maglione pesante addosso.
《Vado a prenderteli.》mi sorride.
Forse sto commettendo il più grosso errore della mia vita a permettergli di addentrarsi nel mio dicembre, ma credo che lui sia l'ultima possibilità che mi resta per uscire viva da questa situazione. Ha l'incredibile potere di riuscire a scatenare ma anche a calmare la tempesta che ho dentro il cuore, facendomi sentire di nuovo viva.
《Ecco a te.》il tintinnio della tazza sul tavolino mi fa risvegliare.
《Grazie Ethan.》sorrido al ragazzo che mi guarda intensamente.
《Sei così diversa dalle altre.》sospira per poi portarsi la tazza di cioccolata calda alle labbra.
《È un complimento?》mordo il cornetto.
《Sì, assolutamente sì.》abbassa lo sguardo.
《Tu...ecco, hai mai avuto una ragazza stabile?》mi mordo la lingua.
《Sì, una volta. Non è finita bene.》si rabbuia. I suoi occhi si svuotano di ogni sentimento ed io rivedo quel demone cattivo che mi ha mostrato solo poco tempo fa.
《Scusa, non volevo risvegliare brutti ricordi.》
《Lo so piccola.》mi accarezza le nicchie della mano destra con il pollice《Non è colpa tua se sai poco di me.》
《Non è che tu sappia molto di più su di me.》gli faccio notare.
《Hai ragione.》toglie la sua mano dalla mia, interrompendo quel gesto, quella serie di delicate carezze che non saprei interpretare.
Quando finiamo entrambi di servire la nostra colazione, parte un'accesa discussione sul fatto che non mi permetta di pagare la mia parte.
《Angioletto, basta.》sale al volante della sua auto《Voglio offrirtela io la colazione.》mi bacia sulle labbra.
《Ethan...》lo allontano.
《Non posso non baciarti, davvero non ci riesco.》fonde ancora le nostre labbra e questa volta lo assecondo perché neppure io riesco a stare senza queste due labbra mobile sulle mie《So che ti confondo, confondo anche me stesso, ma non riesco.》mi bacia il collo.
《Con un po di forza di volontà ce la fai.》gli accarezzo i capelli.
《Tu non tentarmi angioletto.》mi punta l'indice contro.
《D'accordo mio demone.》sorrido allacciandomi la cintura di sicurezza.
《Sei una ragazzina!》parte a tutto gas《Sei tu l'immatura tra noi.》guida per le strade trafficate di Boston.
《Te la do io l'immatura!》colpisco con poca forza il suo braccio destro, facendolo ridere.

Summer in DecemberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora