40.Domani sarò già morta

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Buongiorno a tutti! Per migliorare i nostri lunedì ho pensato di aggiornare così, magari, la giornata di oggi sarà meno brutta del solito. Un bacio e buona lettura! ❤
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《Ciao figliola. Buon Natale.》l'uomo tiene delle buste colorate tra le mani e mi sorride radioso.
《Che ci fai qui?》chiedo a mio padre senza farlo entrare.
《Sono venuto ad augurarvi un felice Natale e a darvi il mio regalo.》continua a sorridere mentre la mia calma comincia a scemare.
《Vattene. Non vogliamo averti qui.》rispondo acida, facendo venire a galla un piccolo frammento di rancore.
《Anto, lascialo entrare.》mamma si avvicina assieme ad Ares che guarda tutto con attenzione《In fondo è sempre tuo padre.》sbuffo, tornando in salotto e sedendomi accanto ad Ethan che mi guarda interrogativo.
《Questo è per te Anto.》mio padre mi porge un sacchetto rosso《E tu chi saresti?》lancia un'occhiata ad Ethan.
《È Ethan, il mio ragazzo.》rispondo prima che possa farlo Ethan《E per te sono Antonia, non Anto.》specifico, giusto per mettere le cose in chiaro.
《Piacere. Ethan Walker.》il ragazzo si alza per stringere la mano a mio padre.
《Paul Ross, il padre di Antonia.》
《Padre...》alzo gli occhi al cielo.
《Io non ho...》Ethan cerca di scusarsi del fatto di non avere un regalo per lui ma io lo fermo.
《Non scusarti. Non viene mai a festeggiare il Natale con la sua famiglia.》comincio ad accarezzare la testa ad Ares, nel tentativo di calmarmi.
《Walker? Questo cognome mi suona familiare...》mormora mio padre sedendosi in poltrona《Sei un architetto per caso?》il mio ragazzo annuisce《E dimmi ragazzo...hai qualche vizio? Problemi con la legge?》
《Non cominciare a fare il moralista, proprio tu che sei il peggior esempio da seguire!》continuo a guardare Ares che guarda me.
《Antonia, dovresti essere più gentile.》l'uomo mi guarda un viso《In fondo sono tuo padre.》
《Hai solo dato un contributo al corredo cromosomico.》guardo quei due occhi che sono identici ai miei《Il padre lo hai fatto con qualcun altro.》stringo i pugni《O non hai fatto il padre neanche con loro?》
《Allora Ethan, hai qualche problema di questo genere?》svia il discorso, tornando su Ethan.
《Sì, ma fanno parte del passato.》dalla sua voce capisco che se ne vergogna, che si sente sporco davanti agli occhi dei miei genitori, davanti ai miei occhi.
《Scegli sempre il meglio.》commenta mio padre e a quel punto la diga che trattiene la bufera che porto dentro si rompe, facendo uscire tutto il dicembre che mi trascino dietro.
《Da che pulpito arriva la predica! Proprio dall'uomo che avrebbe dovuto essermi padre ma che non ha mai avuto le palle per farlo! Da colui che invece di portare i soldi a casa li spendeva tutti in alcol, droga e donne! Colui che invece di riempire sua moglie di regali, riempiva la propria amante di doni e la propria consorte di botte!》sono in piedi davanti a lui e gli sto praticamente urlando in faccia《Da te che ci hai lasciati per quella sgualdrina di tua moglie che forse neppure amavi ma che hai dovuto sposare perché la lasciasti incinta dopo una scopata senza preservativo!》
《Antonia!》sbotta mia madre mentre l'uomo tace.
《Antonia un cazzo mamma!》la guardo con gli occhi pieni di lacrime di rabbia《Non dirmi che tu lo hai perdonato per tutto ciò che ti ha fatto, che ci ha fatto!》
《L'ho fatto.》risponde pacata.
《Io non lo farò mai.》ritorno a guardare l'uomo《E proprio tu, che sei il peggior esempio del mondo, tu che mi hai rovinato l'infanzia, tu che non hai più telefonato per vedere come stavo...tu ora torni a fare la predica al ragazzo che amo? La scorsa volta sono rimasta zitta, ma oggi no. Sono maggiorenne, non sono più una bambina e io non ti permetto di parlare così ad una persona a cui tengo.》
《Anton..》lo zittisco.
《Avevo quattro anni. È quella la prima volta che ricordo averti visto alzare le mani su mamma, completamente ubriaco e forse anche fatto. Mi ricordo che il giorno dopo mentre la mamma preparava il pranzo si asciugava le lacrime e brontolava e mi ricordo anche come l'hai baciata come se nulla fosse, come se la sera prima non l'avessi sfiorata neppure con un dito.》una smorfia di disgusto mi si dipinge in volto《E quando avevo sei anni ricordo di avervi sentiti litigare in cucina: mamma aveva scoperto i tuoi innumerevoli tradimenti e si era ribellata. E quella volta cosa hai fatto per farla tacere?》silenzio《L'hai colpita e avresti continuato se non fossi arrivata io.》
《Sono cambiato.》mormora.
《E quando avevo sette anni ed improvvisamente sei sparito dalla mia vita?》
《Mi dispiace.》non mi guarda neppure negli occhi.
《La me di adesso ti ringrazia per aver levato le tende e aver fatto vivere e me e mia madre una vita tranquilla, ma la bambina di sette anni avrebbe tanto voluto avere notizie di suo padre, ricevere una telefonata ogni tanto, un regalo a natale e il giorno del compleanno.》mi si forma un nodo alla gola《Sai quando ho cominciato ad odiarti con tutta me stessa? All'età di dieci anni quando ti ho visto con la tua nuova moglie ed il tuo amato figlio al parco. Riempivi quel piccolino di baci, lo facevi volare per aria, lo spingevi in altalena, gli davi da mangiare lo yogurt con i biscotti e accarezzavi dolcemente la guancia di tua moglie. E non lo hai fatto solo quattro o cinque volte come con me, ma ogni giorno per ben un mese. Poi ho smesso di andare in quel parchetto e ti ho ucciso definitivamente. Per me sei morto, lo sai questo?》mi allontano da lui《Io ti ho aspettato papà, ho aspettato un segno da te, ma questo segno è arrivato solo dopo otto anni dopo che hai scoperto la mia relazione con Robert. E cosa hai fatto allora? Gli hai dato del drogato, dell'inutile che non farà un cazzo della sua vita e che non mi merita. Sai chi era per me il vero drogato, il vero essere inutile che non aveva fatto un cazzo della propria vita e che non mi meritava? Eri tu, solo tu.》stringo i pugni contro i fianchi《Ora Robert è morto. Il ragazzo che mi è stato amico, amante, fratello e padre è morto. Questo lo avevi scoperto? Non lo so e non mi importa.》
《Ho sbagliato. So di aver sbagliato, ma vorrei rimediare.》cerca di giustificarsi.
《Prova ad entrare nel mio eterno dicembre, prova a sopravviverci e poi potrei anche perdonarti.》sorrido falsamente《Lo vedi questo ragazzo?》indico Ethan che mi guarda preoccupato《È entrato nel mio eterno dicembre ed è sopravvissuto, ma sai perché ce l'ha fatta? Perché al contrario tuo lui ha le palle di resistere e restare.》restiamo per qualche istante in silenzio poi io vado alla porta, infilo le scarpe, la giacca ed il cappello《Ares bello, vieni!》apro la porta ed il cane mi segue.
《Antonia.》Ethan mi segue, ma io comincio a correre velocemente, affiancata dal mio cane《Antonia aspetta!》Ethan mi raggiunge con uno scatto fulmineo《Non scappare da me.》mi abbraccia, fermandomi e facendo arrestare anche Ares.
《Ethan...》sussurro con le lacrime pronte ad uscire.
《Va tutto bene angioletto mio.》mi obbliga a guardarlo negli occhi alla luce fioca dei lampioni《Lasciati andare. Sei con me, ti proteggono le mie fiamme ed i miei demoni. Sei al sicuro tra le mie braccia.》mi accarezza la schiena mentre io soffoco i singhiozzi contro la sua spalla.
《Io gli volevo bene nonostante avesse picchiato mamma...》singhiozzo《Io ho aspettato una sua chiamata, un suo regalo il giorno del mio compleanno, un qualche segno da parte sua ma non è arrivato niente. Lui si era dimenticato sia della mamma che di me.》stringo saldamente il ragazzo tra le mie braccia《Io volevo che tornasse e che chiedesse scusa, che dicesse che si era pentito e che ci voleva ancora bene.》piango《Ero solo una bambina...rivolevo mio padre indietro anche se lui non amava particolarmente passare il tempo con me e lo faceva solo per far contenta la mamma.》
《Va tutto bene angioletto.》Ethan cerca di tranquillizzarmi.
《Quando l'ho visto con la sua nuova famiglia io mi sono sentita malissimo: faceva con loro ciò che con me faceva unicamente quando era obbligato. Io quel giorno ho capito di essere sempre stata considerata come un errore da mio padre.》Ethan tace, continuando ad accarezzarmi la schiena《Ed ora ha la faccia tosta di ripresentarsi e farti la predica per ciò che hai fatto in passato!》la rabbia risale velocemente lungo la gola《Fa finta che gliene importi qualcosa di me, delle persone che frequento quando l'unica cosa che ha fatto in tutti questi anni è stata pagarmi gli studi perché obbligato dalla legge!》
《Dai, andiamo a casa. Fa freddo qui fuori.》mi bacia la fronte ed io mi sento protetta《Ares, andiamo!》tenendomi per mano, Ethan si incammina verso casa seguito dal boxer《Tranquilla. Ci sono io.》mi sorride aprendo la porta di casa.
In salotto trovo mamma che accarezza la schiena di mio padre, nel tentativo di dargli conforto. Per cosa poi? Non lo so.
《Hai ragione Antonia: sono stato un padre terribile per te.》l'uomo mi guarda negli occhi ed io li vedo gonfi e rossi per il pianto《Ho sbagliato tutto ed hai ragione ad essere arrabbiata con me, ma io vorrei davvero provare a rimediare.》si alza e viene verso di me.
《Sei morto per me.》ripeto continuando a stringere la mano di Ethan nella mia.
《Con i figli avuti dalla mia seconda moglie mi sono comportato diversamente e rimpiango di non averti trattato allo stesso modo.》
《Potevi venire da me prima, quando ero ancora bambina e ti volevo ancora bene.》
《Non possiamo provare ad avere una relazione padre-figlia? Un solo tentativo. Ti prego.》mi supplica.
Mia madre mi guarda, mio padre mi guarda, Ethan mi guarda, Ares mi guarda.

《Dovresti davvero cercare di fare pace con tuo padre. In fondo il suo era solo un modo per proteggerti, una dimostrazione di affetto.》Robert continua a guidare verso Boston.
Insultarti in quel modo secondo te è una dimostrazione d'affetto nei miei confronti?》rido《Ma fammi il piacere!》
《Non ho detto che fosse il miglior modo, stellina.》una sua mano finisce sulla mia gamba《Penso che lui sappia di aver sbagliato tutto, ma fa fatica a dirtelo.》
《E cosa proponi? Dovrei perdonarlo? Se lo sogna!》intreccio le nostre dita.
《Prometti che un giorno, anche molto lontano, prenderai in considerazione l'idea di perdonarlo.》dice dolcemente, sapendo che non potrò mai dirgli di no.
《Prometto. Ma quel giorno sarà l'ultimo della mia vita.》aggiungo tanto per avere una soddisfazione.
《Va bene anche così.》Robert sorride divertito.

《Solo perché gliel'ho promesso.》mi arrendo.
Forse domani sarò già morta.

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