54.Ho voglia di un drink

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Il campanello alla porta suona in modo insistente, interrompendomi dal preparare la cena per me.
《Harmony.》sorrido nel vedere la ragazza del mio ex davanti alla mia porta《Come hai fatto ad entrare nel palazzo?》
《Una signora stava giusto uscendo quando sono arrivata.》fa un passo avanti, entrando in casa ed obbligandomi ad indietreggiare《Ora dimmi Antonia...cosa pensi di fare chiedendo consigli al mio uomo?》chiude la porta alle sue spalle.
《Tre anni fa te l'ho mandato impacchettato con il fiocco, te l'ho dato e ora esigo di essere lasciata in pace.》
《Lui ha una figlia da crescere, una donna di cui prendersi cura, una casa da portare avanti. Tu devi stare fuori da tutto ciò.》mi punta l'indice contro.
《Una figlia biondissima come sua madre e suo padre non sono.》incrocio le braccia al petto.
《Mio padre era biondo. Jade ha preso questi geni da me.》si difende prontamente, evitando il mio sguardo.
《Mettiamo il caso che io ci creda...》sorrido《Quando in questi anni mi sono intromessa nella vostra vita? Mai e non l'ho fatto per te o per lui, ma per quella bambina.》
《Quando ti sei intromessa?》domanda retoricamente《Sempre. Ogni giorno, ogni istante ed ogni secondo.》ringhia《Non dorme nel letto con me, non mi tocca mai, non fa mai nulla con me. Mi odia. Mi odia per colpa tua.》
《Ti odia per colpa tua.》la correggo《Io l'ho spinto da te, ricordalo. Se gli avessi detto di restare con me lo avrebbe fatto, lo so per certo.》
《E allora perché non lo hai fatto?》mi beffeggia. Perché sono una stupida che non vuole che altri vivano ciò che ho vissuto io. Ecco perché.
《Per Jade.》dico sicura. L'ho ripetuto per un anno intero, senza sosta, come un mantra. Per quella bambina innocente. Per la bambina che vive ancora nel mio cuore.
Il primo anno senza Ethan è stato orribile: piangevo quasi ogni notte e di giorno mi trasformavo in un robot privo di sentimenti.
Ho scritto dodici lettere quel primo anno, una al mese. Ed il secondo anno, ogni mese leggevo una di quelle lettere che avevo scritto, dandomi da sola la forza di andare avanti, ricordando di aver vissuto di peggio.
Ho vissuto un vero inferno, ma sono ancora in piedi perché posso rimanere dritta nonostante tutto.
《Che altruista che sei.》mi prende in giro《Come fa ad amarti ancora? Come fai a fargli brillare gli occhi? Come fai?!》i suoi occhi sono ricolmi di lacrime.
《Perché lo amo ancora.》perché sono il suo angelo nonostante tutto《Ed ora vattene da casa mia. Non sei la benvenuta qui.》le apro la porta, invitandola ad uscire.
《Non me lo toglierai.》
《Tu perché lo vuoi?》le domando tranquilla. Me lo sono sempre chiesta, anche se la risposta la intuisco già.
《Perché lo amo, ovviamente.》evita i miei occhi, dimostrandomi che mente.
《Ho capito. Addio.》la invito fuori e le chiudo la porta in faccia《Ami i suoi soldi, ovviamente.》sussurro tornando in cucina. E come tre anni fa, la fame mi passa dopo aver visto Harmony.
Se Ethan avesse ragione? Se quella non fosse sua figlia? Perché non lo dimostra? Cosa lo frena?
Oppure non mi ama più e non desidera rivelare la verità. 
《Ciao Sabrina.》mormoro quando risponde alla chiamata.
《Ciao Anto! È successo qualcosa?》domanda preoccupata.
《Ti va di uscire? Ho voglia di farmi un drink.》
《D'accordo. Invita anche Meghan, così facciamo una bella serata tra donne.》propone ed io accetto, chiamando anche la fidanzata di Justin che accetta subito, offrendo un passaggio a tutte quante.
《E da quando tu hai voglia di uscire a bere un drink?》domanda Sabrina mentre insieme a Meghan ci sediamo davanti al bancone.
《Da stasera.》le lancio un'occhiata mentre Meghan chiama il barista.
《Tre mojito.》ordina ed il ragazzo dietro al bancone le sorride《È successo qualcosa, vero?》
《Harmony.》sbuffo mentre il mojito mi compare davanti《È venuta da me a dirmi di lasciare in pace il suo uomo!》sorrido a Sabrina che alza gli occhi al cielo.
《Ho fatto un'azione buona e giusta.》butta giù il suo alcolico e noi altre la seguiamo.
《Cosa mi sono persa?》Meghan ci guarda senza capire ed io le racconto tutto nei particolari《Festa di compleanno? Quando?!》chiede eccitata.
《Prossima settimana.》le rispondo《Ma non è questo il punto.》alzo una mano per richiedere un altro giro《Il punto è che ti sei intromessa Sab.》sbuffo mentre gli alcolici ci vengono serviti.
《Quella gallina lo segue di continuo. Pensi che lui possa dimostrarti qualcosa se ha quella sanguisuga addosso?》
《Lo voglio dimenticare. Ormai sono tre anni ed io devo trovarmi un'altra persona. Magari il terzo sarà quello fortunato.》bevo.
《Non ci sarà un terzo finché sarò in vita.》raddrizzo la schiena sentendo la sua voce.
《Dovresti essere a casa a quest'ora, a rimboccare le coperte a tua figlia.》prendo il bicchiere di Sabrina e lo butto giù《Ed invece sei nello stesso bar in cui la tua ex sta bevendo.》
《Angelo, possiamo parlare?》mette una mano sulla mia spalla ma io mi scosto.
《Non sono stata abbastanza chiara? Non voglio che mi..》
《Lo so, non devo chiamarti in alcun modo che non sia Antonia Ross.》sospira《Ma ascoltami.》mi obbliga a girarmi《Jade non è mia figlia.》
《Me lo hai già detto.》sbuffo.
《È bionda. Ti pare che io o sua madre siamo biondi? E ho controllato: non abbiamo parenti biondi, neanche lontanamente.》i suoi occhi cioccolato si fondono con i miei《E ho incontrato il vero padre della bambina.》
《Non mi interessa.》prendo anche il bicchiere di Meghan e lo bevo《Ora vattene demone.》dico acida, cercando di mascherare il dolore che provo nel petto.
《Ti accompagno a casa prima.》mi guarda severo.
《La notte è giovane ed io voglio divertirmi con le mie amiche!》incrocio le braccia al petto《E poi non sono una povera che non può pagarsi un vestito! Non ho mai avuto bisogno dei tuoi soldi!》
《Ma io ho bisogno di prendermi cura di te.》cerca di accarezzarmi il viso ma io glielo impedisco《Antonia, mi manchi.》
《Ethan, torna a casa.》è Meghan a parlare.
《Posso bere con voi? Ne ho bisogno.》si prende uno sgabello e si mette accanto a noi.
《Io vado.》prendo dei soldi e li metto sul bancone, alzandomi.
《Diavolo, stai qui!》Ethan mi stringe per un polso《Un solo drink. Concedimi questo.》
《Uno solo.》mi siedo《Poi me ne torno a casa.》
《Va bene, anzi, è perfetto.》sorride ed il mio cuore si scalda un po《Cosa volete odiare ragazze?》
《Una Piña Colada.》mormoro ed anche le mie amiche chiedono lo stesso.
《Tre Piña Colada ed un Brandy.》mette i soldi sul bancone ed il barista ci serve velocemente.
《Noi andiamo a ballare.》Sabrina e Meghan si alzano dopo aver bevuto un sorso del loro alcolico, lasciando me ed il mio ex da soli.
《Perché hai pagato il vestito e le scarpe? Non è sprecare soldi?》domando prima di bere.
《No, non quando si tratta di te.》risponde calmo, distogliendo lo sguardo dal liquido ambrato nel suo bicchiere.
《E cosa voleva dire la bambina?》
《A lei non mento. Sa perfettamente chi sei per me.》
《Non capisco.》mormoro.
《Sa di noi, sa che sei il mio angelo, sa che io vorrei che lei fosse figlia nostra. Le ho raccontato tutto sotto forma di una favola.》continua a spiegare tranquillo《E ti adora più di sua madre.》
《Perché le fai questo? A Jade dico.》
《È lei che mi ha chiesto perché non tratto sua mamma come invece gli altri papà trattano le altre mamme.》sorride sfiorando la mia mano sopra il bancone《Sono stato uno stupido ad ascoltarti lasciandoti.》
《Mi manchi Ethan.》mi appoggio al suo braccio, chiudendo gli occhi.
《Anche tu mi manchi angioletto.》sussurra ed è come se stessi sognando. Restiamo così per tanto tempo, io con gli occhi chiusi ed Ethan che circonda le mie spalle con un braccio《Che dici se ti porto a casa? Le ragazze sono già andate.》mi risveglia dal mio stato di trance.
《Vado da sola.》mi raddrizzo sulla sedia tornando fredda e distante nei suoi confronti. Se lo faccio avvicinare mi farò male ancora una volta.
《Ok, andiamo.》mi prende per mano ed io cerco di svincolarmi dalla sua presa《È inutile che tiri, lo sai vero?》domanda divertito ed io sbuffo mentre ci avviciniamo ad una Maserati Levante blu elettrico.
《Quella è tua?》chiedo piano.
《Sì. Bella vero?》mi fa salire a bordo dell'auto di lusso.
《Davvero bella.》mormoro quando sale al volante, facendo partire la vettura.
《Tu invece hai un'Audi Q7, giusto?》mi lancia un'occhiata.
《Giusto.》rispondo solo e poi mi decido a fargli una domanda《Ethan, mi hai mai seguita?》guardo fuori dal finestrino per evitare il suo sguardo penetrante.
《Sì, ogni volta che potevo.》risponde tranquillo, come se tutto questo fosse normale.
《È un reato.》
《Non avevo altri modi per vederti, se non quello di seguirti.》sospira.
《Venire a farmi visita non era molto più semplice?》
《Mi avresti permesso di vederti? Non credo.》accelera quando vede il giallo del semaforo.
《Ti va di venire al mio compleanno la prossima settimana? Sabato sera.》decido di invitarlo, anche se credo che non verrà.
《Sì, mi va.》l'auto si ferma nel parcheggio《Grazie per avermi invitato.》
《Ciao Ethan.》dico prima di scendere dalla sua Maserati.
《Antonia, aspetta.》mi blocca per un polso prima che io possa arrivare al portone del palazzo. Il mio corpo viene scosso da leggeri brividi e un sospiro abbandona le mie labbra.
《Cosa c'è Ethan?》cerco di sembrare calma anche se dentro si è scatenata una tempesta.

Continua...

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