41.Lui è diverso

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《Sveglia angelo!》una serie di baci mi riempie viso e collo《Dai che non hai ancora aperto il mio regalo.》apro lentamente gli occhi e mi scontro con quelle due pozze cioccolato di Ethan.
《Giorno.》mormoro.
《Giorno bellissima.》mi bacia sulle labbra in modo dolce, facendomi sorridere《Il mio regalo.》me lo mette tra le braccia.
《Cos'è?》chiedo strappando la carta colorata.
《Guarda tu stessa.》è impaziente che io apra il suo regalo, perciò decido di accontentarlo. Nella scatola trovo una collana d'oro con il ciondolo a forma di cuore con gli orecchini abbinati ed un bracciale.
《Ma sono stupendi...》i miei occhi diventano lucidi mentre sfioro quei gioielli preziosissimi.
《Fatteli mettere.》prende la collana tra le dita mentre io alzo i capelli per facilitargli il compito《Ti piace?》lascia un bacio sul mio collo mentre il ciondolo cade sul mio petto.
《Tantissimo.》sorrido mentre mi mette anche gli orecchini ed il bracciale《Grazie!》lo stringo a me.
《Ho un altro regalo, ma quello te lo do a capodanno.》un sorrisetto si dipinge sulle sue labbra.
《Cosa vuoi regalarmi?》
《Ti piacerà.》mi fa finire sotto di lui《Ne sono certo.》mi bacia con passione sulle labbra ed io mi lascio andare alle sue dolci carezze.
《Non è nulla di strano, vero?》separo le nostre labbra.
《No, assolutamente.》si alza dal letto《Ti fidi così poco di me?》
《Mio demone, non so mai cosa ti passa per la testa.》ammetto alzandomi a mia volta.
《Oh, dimenticavo.》si illumina all'improvviso《Domani partiamo verso New York. Passiamo capodanno lì.》mi fa l'occhiolino.
《Sei serio?》
《Serissimo. Verranno anche William, Sabrina e Trevor con noi.》si spoglia del pigiama rimanendo completamente nudo davanti a me.
《Spendi troppo per me.》distolgo lo sguardo dal suo corpo perfettamente lavorato.
《Non è vero e guardami.》si avvicina a me, ancora senza vestiti addosso.
《Vestiti. Potrebbe sempre entrare mia madre.》
《Antonia, guardami.》mi obbliga a guardarlo in viso mentre le mie guance prendono sempre più colore《Mi piace riempirti di doni e attenzioni, trattarti come una regina.》mi fa mettere le mani sui suoi fianchi《Lasciati viziare angioletto. Te lo meriti davvero.》
《È solo che non voglio che tu pensi che sto con te per i soldi.》ammetto guardando quei due occhi cioccolato.
《Non dire idiozie Anto. Non potrei mai pensare qualcosa del genere e poi non sei tu a chiedermi regali e attenzioni, sono io a volerteli offrire.》spiega calmo《Non torniamo più su questo argomento.》indossa il proprio intimo《D'accordo angioletto mio?》annuisco semplicemente mentre indossa anche un pantalone di tuta ed una felpa《Brava. Ricordati che io voglio solo prendermi cura di te.》abbassa una spallina della mia camicia da notte《Sei il mio angelo ed il mio compito è quello di amarti e curarti.》anche l'altra spallina scivola sulla mia spalla e il misero indumento cade a terra, lasciandomi esposta《Oggi, domani, dopodomani..》prende un mio reggiseno dall'armadio e me lo mette《..il giorno dopo ancora, giorno dopo giorno..》prende un maglione e mi infila anche quello《..fino a quando non ti stuferai di me e mi caccerai.》mi sistema qualche ciocca di capelli《Ti aspetto sotto.》
《Ethan.》lo chiamo e lui si ferma prima di aprire la porta della stanza《Non mi stuferò mai di te e perciò non ti caccerò mai.》
《Lo spero tanto angelo.》mormora uscendo dalla stanza e lasciandomi sola. Indosso anche un paio di jeans e lo seguo al piano di sotto dove lo trovo a fare colazione assieme ai miei genitori.
《Buongiorno.》mi siedo anch'io a tavola, riempiendo la mia tazza di caffè latte.
《Buongiorno tesoro. Dormito bene?》mamma mi sorride ed io annuisco solamente.
《Antonia, più tardi ti andrebbe di farti due passi con me?》mio padre mi guarda, ma io evito il suo sguardo.
《Non so.》mormoro portando la tazza alle labbra.
《Va bene.》sospira《Oggi pomeriggio torno a casa.》si alza dalla propria sedia e mia madre lo guarda triste. Perché guarda così l'uomo che l'ha fatta soffrire?
《Meglio.》
《Angelo...》Ethan mi rimprovera con gli occhi《Ti prego.》mette una mano sulla mia coscia e comincia ad accarezzarla. Dei leggeri brividi ricoprono tutta la mia pelle ed una sensazione di calore mi riempie il petto, calmando la mia tempesta. Guardo il ragazzo seduto al mio fianco: la sua espressione è seria, ma i suoi occhi sono di fiamma.
《Scusa papà.》distolgo lo sguardo da Ethan e mi concentro su mio padre che sta osservando il braccio del mio ragazzo, la cui mano è ancora sulla mia gamba. L'uomo mi guarda negli occhi e mi regala un debole sorriso《Se ti va, potremmo uscire ora così faccio fare quatto passi ad Ares.》mi alzo anch'io《Solo se hai voglia, ovviamente.》
《Certo. Andiamo.》lo seguo all'entrata dove indosso le scarpe e la giacca, chiamando poi Ares che non appena sente le parole "fare una passeggiata" si precipita per farsi mettere il guinzaglio.
Passeggiamo per una ventina di minuti, fermandoci ogni tanto vicino ad un albero o un idrante per permettere ad Ares di marcare il territorio.
《Come lo hai conosciuto questo ragazzo?》domanda ad un certo punto mio padre.
《A lavoro.》rispondo in modo paratattico.
《Lo ami tanto, vero?》
《Non penso possa interessarti in qualche modo.》il mio cuore è nuovamente in tumulto. Voglio il caldo, non il freddo. Voglio la mia estate, desidero chiudere con il dicembre.
《È bastato un suo sguardo per farti tranquillizzare, per ristabilire l'equilibrio.》continua incurante《Fai così solo quando ami profondamente una persona e ti fidi più che ciecamente di lei.》
《Cosa ti fa credere questo?》ormai siamo arrivati al parco in cui io non ho più messo piede dall'età di dieci anni.
《Sei vulcanica e se qualcosa non ti va lo dici apertamente senza molti giri di parole. Sei tutta tua madre, sai? Anche lei era così da giovane ed è anche per questo che mi sono innamorato di lei.》
《Non eri innamorato di lei.》mi fermo davanti al cancelletto《Un uomo che ama la propria donna non farebbe mai ciò che tu hai fatto a mamma.》
《L'amore, a volte, con il tempo scema. È successo a me e tua madre.》
《A te. Solo a te, visto che mamma è sola da tempo.》
《Ha fatto la sua scelta.》l'uomo mi guarda calmo《Tu vuoi avere la stessa vita di tua madre?》mi acciglio. Dove vuole arrivare《Con questo Ethan potresti finire peggio, te ne rendi conto? È conosciuto in tutta Boston per essere un figlio di puttana, per la sua fedina penale e per l'infinita lista di donne che si è portato dietro. Sai cosa gli ha permesso di essere fuori dal carcere?》
《I soldi.》rispondo《Lo so, me ne ha parlato.》
《Pensi davvero che lui, abituato a bella vita, belle donne, divertimento e droga, abbia lasciato tutto per te?》sorride ironico《Vizi del genere non se ne vanno da un giorno all'altro. Te lo dice uno che ne sa qualcosa.》
《È diverso da te! Lui sa gestire i suoi vizi.》lo difendo.
《Com'è nata la vostra relazione? Davanti ad un caffè, con passeggiate al chiaro di luna e serenate cantate sotto il balcone?》abbasso lo sguardo《Non penso. Tutto in un letto, magari anche per una scommessa sua fatta con gli amici. Da vero figlio di puttana che non vuole altro che farsi una sana scopata.》lo dice con un disprezzo tale da farmi salire una rabbia incredibile. Non sa nulla del mio demone.
《Sono cazzate.》mi allontano, tornando verso casa.
《Hai paura che sia vero, ammettilo Antonia.》mi segue《In fondo lo pensi anche tu.》cammino sempre più veloce.
《No, non è vero.》lo contraddico.
《Almeno una volta lo hai pensato.》
《Il nostro rapporto non è nato in un letto.》
《Ma ci siete arrivati subito.》
《E con questo? È la mia vita! Se voglio andare a letto con qualcuno ci vado! Se voglio innamorarmi di quel qualcuno me ne innamoro! Ormai sono grande abbastanza per potere fare delle scelte.》accelero ulteriormente il passo.
《I rapporti sani non nascono così. Guarda me e tua madre.》mi fermo《Tra noi è nato tutto così.》
《Per te. Mamma ti amava.》ribatto.
《Lo vedi dove siamo finiti? Io risposato, con figli e lei sola con un cane. Vuoi arrivare ad essere sola come tua madre, magari con un figlio da crescere?》
《Se tu non avessi sbagliato tutto con la tua vita, con mia madre e con me, magari tu saresti ancora sposato con lei, quel cane sarebbe il vostro ed io ti rispetterei come padre.》apro il cancelletto di casa《Magari.》lo guardo sprezzante.
《So di aver sbagliato, ma non sono più quell'uomo.》
《Neppure Ethan è più quello della fedina penale e della lista infinita di donne scopate.》apro la porta di casa e tolgo il guinzaglio ad Ares《Ora fammi il piacere di smetterla. Non tutti sono come te e se per caso mi sbaglierò sarò solo io a pagarne le conseguenze. Non ti è fregato nulla di me fino ad oggi, non cominciare adesso. Non vale sempre il detto meglio tardi che mai.》levo le scarpe e le abbandono nella scarpiera《Ora torna dalla tua amata moglie e dai tuoi adorati figlioli!》
《Anche tu sei mia figlia!》quasi urla.
《Una figlia che non hai mai voluto.》i miei pensieri vengono fuori con la voce della mamma《Ed ora, Paul, facci il piacere di tornartene a casa. Non voglio che il mio ospite assista a simili scenate.》mamma ha le mani puntate sui fianchi, gli occhi privi di sentimento ed un'espressione seria sul volto《Te l'ho lasciata vedere, le hai fatto un regalo e le hai parlato. Ora torna dalla tua famiglia e prenditene cura. Loro hanno molto più bisogno di te, perché ormai noi stiamo bene sole.》lo accompagna alla porta.
《Non ero pronto a diventare padre.》mormora l'uomo《Mi dispiace.》
《Non ho sofferto io per il tuo essere impreparato al ruolo di padre, tu ancor meno. L'unica ad averci sofferto davvero tanto è Anto.》dice mia madre triste, aprendo la porta e facendolo uscire《Ciao Paul.》chiude la porta alle sue spalle e mi guarda《Non ci darà più fastidio per un po'》mi sorride.
《Ti voglio bene mamma.》la abbraccio.
《Ringrazia lui.》indica qualcuno alle mie spalle《Mi ha fatto capire che questo era il momento giusto per fargli vedere quanto sto bene da sola con un cane.》mi giro e vedo Ethan grattarsi la nuca imbarazzato.
《Ti amo.》sussurro al suo orecchio dopo essergli saltata tra le braccia.
《Ti amo angioletto mio.》lo sento sorridere contro il mio collo. Lui non è come mio padre. Lui è diverso.

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