16.Vuoi il paradiso o l'inferno Antonia?

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《Sei arrabbiata con me?》Sabrina si infila la giacca e cerca le sue chiavi nell'armadietto.
《No, non potrei mai arrabbiarmi con te.》la abbraccio《Davvero, stai tranquilla.》usciamo insieme dal locale.
《Sta aspettando te?》i suoi occhi finiscono sulla figura atletica di Ethan appoggiata alla moto nera.
《Sì.》arrossisco.
《È bello riavere la vera Antonia Ross.》mi sorride《Non eri più solita ad avere reazioni così visibili.》
《Colpa sua.》il mio sguardo corre verso il ragazzo.
《Divertiti!》mi fa l'occhiolino.
《Sabrina!》sorrido.
《Notte Anto!》sale in macchina e io mi avvicino ad Ethan che non appena mi ha a pochi passi da sé, mi bacia sulle labbra.
《Queste sono mie.》sussurra accarezzandomi le labbra.
《Sicuro? Io non ci scommetterei.》sorrido prendendo un casco.
《Piccola, non giocare con me. Non ti convine.》
《Cosa mi fai se sbaglio? Mi mostri l'inferno?》
《Ti mostro il paradiso che ho mostrato a tutte. Se invece fai la brava ti mostro l'inferno che non ho mai mostrato a nessuna.》monta in sella dopo essersi infilato il casco《E ora reggiti forte angioletto.》mi guarda mentre salgo dietro di lui e avvolgo le mie braccia attorno al suo busto marmoreo.
In pochi minuti la moto si ferma nel parcheggio del palazzo, entrambi scendiamo dalla Yamaha e ci togliamo i caschi.
《Vuoi restare?》gli porgo il casco.
《Solo se vuoi tu.》mi guarda negli occhi.
Voglio? Una parte di me dice di sì, l'altra ribatte di no.
Lasciarmi guidare dall'istinto? L'altra volta mi sono ritrovata sola e senza fiato, distesa sul divano. Non voglio ripetere l'esperienza.
《Vieni.》lo prendo per mano, ascoltando quell'altra parte di me che mi suggerisce di dare a questo ragazzo una possibilità.
《Dimmi solo una cosa Antonia.》Ethan cerca i miei occhi quando le porte dell'ascensore si chiudono《Vuoi conoscere il fuoco e il ghiaccio dell'inferno o preferisci restare nel tuo perenne e ormai stabile freddo?》
Qualsiasi risposta io dia in questo momento so che non ci sarà via di ritorno. Se dirò di voler restare nello stato di macchina umana in cui mi ritrovo ora, potrei perdere l'unica ancora di salvezza che qualcuno, ora tra le stelle, mi ha messo sulla via della vita. Se dirò di volermi buttare tra il fuoco e il ghiaccio dell'inferno dovrò prepararmi a tutto, anche a perdere, nel peggiore degli scenari, l'ultimo briciolo della vera Antonia che conservo dentro.
《È troppo presto per dirti se voglio restare nel mio eterno dicembre o voglio buttarmi tra le fiamme. Mi prometti un regno migliore persino del paradiso, senza avermelo prima mostrato. Come faccio a decidere?》l'ascensore si ferma al settimo piano.
《Domani hai corsi all'università?》domanda mentre apro la porta di casa.
《Dalle ore dieci. Perché?》
《Vuoi un assaggio del mio regno?》domanda retoricamente《Ti do un assaggio del mio regno.》mi spinge dentro casa, chiude la porta e con estrema agilità mi prende in braccio.
《Ethan...》lascio crede le  chiavi di mano, affondando le dita tra i suoi folti capelli castani e stringo le gambe attorno alla sua vita.
《È un assaggio. La tua decisione finale me la comunicherai domani. Ora goditi il momento.》mi bacia ed io mi lascio andare. Si muove verso il corridoio delle stanze e fa incontrare la mia schiena con la parete fredda senza particolare delicatezza, facendomi gemere dal dolore.
Le sue labbra si muovono fameliche sulle mie, la sua lingua rincorre la mia in un gioco di pura sensualità e desiderio, accendendo il mio corpo da ogni punto di vista.
《Ethan...》le nostre labbra si separano per farci fare scorta di ossigeno.
《Puoi fermarmi se vuoi.》mi accarezza il viso con estrema dolcezza che viene contrastata dalla pressione del suo corpo possente sul mio《Puoi farlo quando vuoi.》
《Ok.》sussurro accarezzando il suo viso e scendendo sul collo.
《Ok.》sorride debolmente prima di baciarmi ancora. Le sue mani prendono a scivolare lente sulla mia pelle ancora completamente ricoperta dai vestiti, trasformando il sangue che mi scorre nelle vene in lava incandescente.
《Posso?》soffio leggera sulle sue labbra gonfie a causa dei nostri baci, stringendo il tessuto del maglione nero che fascia il suo busto, mettendo in evidenza i muscoli scolpiti.
《Certo piccola.》prende a baciarmi il collo mentre io alzo quel pezzo di stoffa nero e scopro quella pelle fino ad ora nascosta ai miei occhi《Ti piace ciò che intravedi, vero?》con una mano libera il mio labbro inferiore e con l'altra mi accarezza il ventre sotto la felpa che ho addosso. Una forte scarica elettrica attraversa tutto il mio corpo, mi fa inarcare la schiena e sospirare di sorpresa mista a piacere《Sei una meraviglia.》morde con estrema delicatezza il mio lobo sinistro.
《Dio...》mi stringo alle sue spalle, percependo sotto i polpastrelli i muscoli allenati.
《Dio?》non riesco a capire che tono stia usando《Vuoi il paradiso o l'inferno Antonia?》preme il suo bacino contro il mio, mostrandomi quanta voglia di me ha《Rispondimi piccola.》
Cosa voglio vedere? Paradiso o inferno? Ciò che ha mostrato a tutte o ciò che dice di non aver mostrato a nessuna?
《L'inferno.》ansimo cercando il suo sguardo nella poca luce proveniente dal salotto.
《E di chi è il regno degli inferi?》mi guarda negli occhi.
《Tuo. È tuo.》cosa mi sta succedendo?
《Allora di chi è che devi dire il nome?》prende una ciocca dei miei capelli tra le sue dita.
《Devo dire il tuo nome.》
《Brava piccola.》mi bacia ancora sulle labbra, stringendo le mie cosce tra le mani e facendomi capire che tra poco verrò staccata dal muro. Le mie dita tornano ad intrecciarsi con i suoi capelli folti e setosi, con quel ciuffo ribelle che gli ricade sulla fronte.
Starò facendo la cosa giusta? Sì, ora mi sembra di fare la cosa giusta. Ora mi va bene così.
《Qual è la porta?》vengo staccata dalla parete.
《Quella alle tue spalle.》comincio a baciare la pelle liscia del collo di Ethan mente lui si muove senza il minimo di fatica verso la porta della mia stanza, aprendo la porta e richiudendola con un colpo secco di tallone.
《Come te lo immagini l'inferno? Come fa Dante, privo di luce e speranza?》domanda schiacciando il mio corpo contro la porta.
《No, illuminato dalle fiamme e dalla lucentezza del ghiaccio.》la stanza è completamente sommersa nel buio. Accarezzo questo petto e mi sorprendo quando mi rendo conto che Ethan sta trattenendo il respiro al passaggio delle mie dita sulla sua pelle. Gli faccio effetto, come lui ne fa a me.
《Resta ferma qui.》mi fa tornare con i piedi per terra e si muove per la stanza, accendendo l'abat-jour presente sul comodino e mostrandomi per la prima volta la sua pelle che scopro essere ricoperta d'inchiostro sulle braccia.
《Ethan...》lo guardo incantata, ammirando i muscoli ben definiti di braccia, addome e petto.
《Sei troppo vestita angioletto.》mi toglie la felpa con uno scatto fulmineo, lasciandomi in reggiseno. Si morde il labbro inferiore, sfiorando le mie curve con la punta delle dita, quasi avesse paura di rovinarmi ed io faccio lo stesso con i tatuaggi che ero ignara portasse addosso. Mi solleva nuovamente da terra, lasciando la mia schiena attaccata alla parete, bloccando le mie mani sopra la mia testa e obbligandomi a rafforzare la presa delle gambe attorno ai suoi fianchi. Un gemito sfugge alle mie labbra quando la sua virilità, intrappolata dai pantaloni rigorosamente neri, preme contro la mia carne ancora coperta dalla stoffa spessa dei jeans《Paradiso o inferno Antonia?》domanda ancora, baciando il mio collo come se lo stesse assaporando.
《Inferno.》dico più convinta della volta prima, abbandonando la testa all'indietro e lasciando che il mio corpo si fetta come desidera il demone che lo sta facendo impazzire.
《Il fuoco o il ghiaccio degli inferi?》mi lascia cadere sul mio letto. Quando mi ha staccata dal muro?
《Il fuoco Ethan. Voglio le fiamme dell'inferno.》i miei capelli sparsi ovunque sul copriletto, il suo sguardo di lava che scorre sul mio corpo abbandonato ad un piacere mai provato prima, non con tale intensità.
《Sia come desideri, piccola.》mi sfila scarpe e calzini《Avrai il calore del mio regno.》il mio corpo affonda nel meterasso a causa del peso di Ethan che si posiziona sul mio corpo, tra le mie gambe leggermente divaricate. E riprendiamo a baciarci pieni di desiderio, toccandoci curiosi, levandoci di dosso gli scomodi jeans che ci impediscono di compiere movimenti più fluidi.
《Oh Ethan...》il mio petto si gonfia d'aria, la mia schiena si inarca ancora, dalle mie labbra sfugge l'ennesimo gemito di piacere ed i miei occhi si chiudono non appena le sue dita esperte toccano il centro del piacere di ogni donna, mio compreso.
《Sei perfetta.》confessa togliendomi le mutandine e lanciandole chissà dove《Dove sei stata fino ad ora?》le sue labbra si posano sulla mia pancia e salgono verso l'alto, verso i seni che che scopre rapidamente.
《Ethan, ti prego...》non capisco cosa io stia supllicando, ma spero che lui lo sappia. Non so più cosa provo. Mi sento esplodere il cuore, percepisco il mio stesso piacere scivolare sulla mia carne, carne che brucia ma che è al contempo percossa da brividi di freddo.
Se questo è l'inferno, perché io non ci ho messo piede prima?
《Se avessi scelto il paradiso, saresti già stata accontentata da quando ho chiuso la porta di casa.》tortura i miei seni con baci famelici《Ma hai scelto l'inferno e per essere accontentata dovrai aspettare.》comincia a succhiare i miei capezzoli, accarezzandoli con la sua lingua bagnata《Vuoi ancora l'inferno?》il suo viso arriva all'altezza del mio ed i suoi occhi marroni vanno a finire nei miei.
《Sì Ethan.》sfioro le sue labbra con me mie, mentre la bustina del preservativo viene aperta. Le sue labbra si allontanano dalle mie, andando a concentrarsi su un punto caldo e umido del mio corpo《Vuoi farmi impazzire?》mi lamento affondando le dita nel suo ciuffo castano.
《Voglio farti bruciare tra le fiamme piccola. È diverso.》mormora per poi tornare a farmi perdere il controllo con movimenti esperti di lingua e labbra.
《Oh mio dio...》il mio corpo si inarca, vicino al culmine ma Ethan mi impedisce di raggiungerlo.
《Chi è il tuo dio?》mi obbliga a guardarlo negli occhi.
《Tu.》entra velocemente dentro di me ed io soffoco un gemito contro il suo collo, stringendolo per le spalle.
《Brava, sono io.》il suo corpo prende a muoversi lentamente sul mio, aumentando sempre di più il ritmo《Solo io.》
Ci chiamiamo a vicenda, tra un gemito di piacere e l'altro, soffocando i gemiti più forti in baci famelici su collo, petto e labbra dell'alto.
《Oh angioletto mio...》le sue spinte decise e forti fanno cigolare il letto, che sbatte contorno la parete.
《Oh mio demone...》siamo talmente stretti l'uno all'alta che mi pare di starci annullando a vicenda.
《Non ti trattenere. Buttati tra le fiamme con me.》i suoi muscoli si tendono, esattamente come i miei.
《Ethan...》il piacere di impossessa di me per prima.
《Antonia...》il mio nome si disperde nel silenzio della notte, nella stanza ricolma di piacere, di odore di corpi in fiamme e di respiri ancora affannosi.
《Ethan.》mi lascio avvolgere dalle braccia del ragazzo che ci copre con le mie coperte.
《Dormi piccola mia. Riposa tranquilla.》mi bacia la tempia mente le mie mani scivolano sulla sua tartaruga per avvolgere l'addome marmoreo e le mie gambe si intrecciano a quelle toniche di lui. 
《Resti questa notte?》cerco il suo sguardo.
《Non ti ho mostrato il paradiso, ma l'inferno. Sono nel mio regno. Certo che resto.》mi accarezza la guancia e lascia un bacio, potrei dire tenero, sulle labbra《Sogni d'oro Antonia.》
《Sogni d'oro Ethan.》avvolta dalle braccia del demone, mi lascio cadere in un sonno profondo.

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