17.Ti si legge negli occhi che hai amato

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Cerco di muovermi per potere scendere dal letto, ma un corpo possente me lo impedisce. Ethan, con la testa appoggiata al mio ventre, dorme beatamente, stringendo il mio corpo con le sue braccia tatuate.
《Ethan...》lo richiamo dolcemente, passando le dita nel suo ciuffo castano scuro《Ethan, svegliati.》gli accarezzo il viso mentre il suo respiro mi solletica la pelle.
《Buongiorno piccola...》le sue labbra umide si posano sulla mia pancia《Dormito bene?》i suoi occhi marroni finiscono nei miei.
《Sì.》non penso di aver mai dormito meglio《Tu?》
《Bene.》le sue braccia sciolgono questo abbraccio meravigliosamente dolce ma carnale con cui mi sono svegliata《che ore sono?》
《Le otto e mezza.》mormoro dopo aver rivolto lo sguardo alla sveglia sul mio comodino.
《Vado a farmi una doccia.》si alza dal letto e con disinvoltura ne fa il giro, venendo dalla mia parte.
《D'accordo. La porta è quella in fondo al corridoio.》mi copro con il lenzuolo.
《Vieni con me.》mi prende in braccio a mo di sposa, facendo scivolare il lenzuolo a terra.
《Ethan!》cerco di coprirmi in qualche modo.
《Non capirò mai perché voi donne di sera vi fate fare qualsiasi cosa e la mattina vi vergognate come se foste le peggiori peccatrici di questo mondo.》apre la porta del mio bagno《Ti penti di quello che è successo?》i miei piedi nudi toccano il pavimento freddo.
《No, non me ne pento.》lo osservo aprire l'acqua della doccia《Ho fatto ciò che mi sentivo di fare.》confesso facendo scivolare le mani lungo le mie spalle.
《Se potessi tornare indietro, lo rifaresti?》mi guarda dritta negli occhi, accarezzando i miei fianchi nudi e cercando una risposta sincera in me. Lo rifarei? Non lo so. Forse sì.《Antonia, sii sincera.》
《Perché?》entro sotto il getto d'acqua bollente, regolandone la temperatura《Paradiso o inferno, fa differenza per te? Non è sempre e solo sesso?》
《Per te fa qualche differenza?》domanda seccato, entrando con me sotto la doccia《O volevi semplicemente scopare e hai colto la palla al balzo?》la monotonia del fruscio dell'acqua viene rotta dallo schiaffo sonoro che lo colpisce in viso.
《Non sono come quelle che saresti in grado di scoparti davanti a tutti al Blanco.》i miei capelli sono appiccicati al petto e alla schiena, il corpo inondato da acqua calda ed i miei occhi brucianti per le lacrime di rabbia《Non sono come quelle là!》
《Pensi che a tutte le ragazze con cui ho semplicemente scopato, io abbia fatto tutti questi discorsi sull'inferno, sul mio regno?》finisco con la schiena contro la parete fredda di vetro《Pensi che io sia così diplomatico quando ho voglia di fare del sesso? Vuoi vedere anche l'altra faccia della medaglia, quella faccia che mostro a tutte anche se tu non ci credi?》mi solleva da terra con una tale facilità da sembrarmi disumano《Vuoi che ti mostri il puttaniere che fa urlare tutte, dalle più porche alle più sante, facendole invocare Dio perché non sanno il mio nome o se lo conoscono, è severamente vietato loro pronunciarlo?》mi fa una paura terribile vederlo così, con gli occhi privi di sentimenti, la voce dura e tagliente, le maniere per niente dolci.
《No...non...non voglio.》le lacrime scivolano lente sulle mie guance e lui comincia a catturarle con dei baci.
《Non piangere angioletto.》mi stringe tra le sue braccia, incollando i nostri petti e facendo aumentare la mia frequenza cardiaca.
《A me sembra che l'inferno sia quello che mostri a tutte.》
《All'inferno si chiama il diavolo, in paradiso si invoca il Signore.》mi bacia sulle labbra.
《Io ho chiamato te.》fermo quel bacio.
《Che sono re degli inferi.》con estrema delicatezza mi rimette con i piedi per terra, cominciando a prendere la mia spugna e ad insaponarla con il mio bagnoschiuma alla ciliegia《L'inferno può diventare paradiso, come il paradiso può trasformarsi in inferno. È tutta questione di prospettiva.》la spugna comincia a scivolare sul mio corpo.
《Ethan...》comincia a baciarmi il collo, stringendo il mio fianco destro nella mano sinistra e passando, con una leggera e piacevole pressione, la spugna sulla mia schiena《Cosa stai facendo?》lo osservo inginocchiarsi davanti a me.
《Ti sto lavando.》mi passa la spugna prima su una gamba, poi sull'altra per finire con l'accarezzarmi tra le cosce《Quando sei con me devi lasciarti guidare dai sentimenti e dalle sensazioni. Vuoi liberarti del freddo eterno o no?》si rialza, mettendomi la spugna tra le mani mentre io mi sento le gambe deboli.
《Tu non vuoi liberarti del tuo freddo?》passo con estrema delicatezza la spugna sul collo e sulle spalle del ragazzo《Lasciati guidare anche tu dai sentimenti.》la spugna passa sulle braccia tatuate. Mi salta subito all'occhio una rondine con le ali spiegate, ed accanto a lei una gabbia chiusa con all'interno un omino stilizzato seduto su una montagna di soldi e circondato da tanti altri omini do genere femminile. Chissà che cosa significa ogni suo tatuaggio.
《È complicato.》chiude gli occhi quando la spugna comincia a scivolare sul petto.
《Cazzate.》lo guardo negli occhi《Riesci a gestire due regni e non riesci a lasciarti guidare dai sentimenti?》i nostri petti si incontrano ancora, mentre la spugna passa sulla sua schiena bel lavorata.
《Devo trovare la persona adatta. Se devo mostrare sentimenti, li devo mostrare tutti e devo trovare una persona che sia disposta a sopportarmi.》
《Sopportarti o amarti?》la spugna intrisa di schiuma scivola sull'addome marmoreo.
《Mai nessuno mi amerà.》mi strappa la spugna dalle mani.
《Come fai a dirlo?》lo osservo mentre si sciacqua.
《In ventiquattro anni non mi ha mai amato nessuno, oltre a due persone che io a mia volta amo con tutto me stesso.》mormora mentre mi infilo anch'io sotto lo stesso getto d'acqua per togliermi la schiuma di dosso.
《Io esco dalla doccia.》lascio un bacio sulla sua scapola destra, senza motivo, semplicemente sentendone il bisogno.
Mi avvolgo in un asciugamano e torno in camera, dove mi vesto per andare all'università e mi asciugo i capelli fradici.
Mentre esco dalla stanza, Ethan mi passa accanto con solo un asciugamano legato in vita ed uno appoggiato alla spalla.
《Se hai bisogno dell'asciugacapelli, lo trovi sul letto.》alzo la voce per farmi sentire dalla cucina mentre comincio a preparare la colazione per entrambi. Il rumore del asciugacapelli spezza il silenzio della casa.
《Cosa prepari di buono?》il suono dei passi di Ethan mi arriva alle spalle.
《Uova fritte, bacon e toast.》mormoro mentre le sue braccia finiscono attorno alla mia vita.
《Mi dispiace se a volte ti tratto male. Non è davvero mia intenzione.》posa un lungo ed umido bacio sul mio collo《Mi dispiace davvero.》mi accarezza la pancia ed io, involontariamente, mi rilasso.
《Cosa vuoi da me, Ethan?》metto le due uova nei rispettivi piatti, tolgo i toast dal tostapane, prendo il formaggio dal frigo e aspetto che il bacon finisca di cuocersi.
《Hai un qualcosa che nessun'altra ha.》lo sento sedersi.
《Cosa?》cerco i suoi occhi che sembrano urlare.
《Non lo so.》abbassa gli occhi.
Qui ho tutto ciò che voglio: musica, fiche a volontà, alcol e droga. Cosa potrei volere di più?》ripeto quello che lui stesso mi ha confessato《Guardami.》metto il bacon nei piatti《Cosa ho io di quello che vuoi?》tace《Niente. Ecco cosa.》mi siedo a tavola《Vieni, mangia.》lo invito dolcemente.
《Vuoi per caso farmi credere che hai un brutto corpo?》si siede davanti a me. Annuisco《Quelli che dici siano bei corpi sono tutti di silicone, sono falsi, stupendamente falsi.》
《Molte cose sono false.》comincio a mangiare.
《Secondo te l'amore esiste?》chiede dopo un po'.
《Sì, ma non tutti lo provano allo stesso modo, con la stessa intensità. C'è chi non lo prova proprio, ma voglio pensare che anche quelli abbiano la potenzialità di poterlo provare.》ammetto portando l'ultimo pezzo di toast alla bocca《Tu ci credi nell'amore?》mi alzo da tavola, cominciando a sparecchiare la tavola.
《No, non ci credo. Non l'ho mai provato.》osserva ogni mio minimo movimento《Sai quante ci hanno provavo a farmi innamorare di loro solo per interesse? Una marea.》si alza dalla sedia mentre io lavo i piatti《Chi vuole il mio amore vuole di più il mio nome ed i soldi allegati.》
《Non tutte le ragazze di questo mondo sono interessate al denaro.》
《Se lo dici tu...》sembra quasi che mi derida《Cosa ti fa stare accanto a me?》
《Hai...hai un qualcosa che inevitabilmente mi fa stare accanto a te.》abbasso lo sguardo arrossendo. I suoi occhi, i suoi modi, il suo essere così incasinato...tutto in lui mi attira.
《Descrivi questo qualcosa.》mi blocca con il suo corpo contro il piano del lavandino.
《Non lo so Ethan, ma in fondo è quello che provi anche tu. Confusione.》
《Tu hai mai amato un uomo?》le sue mani finiscono sui miei fianchi.
《Sì, ho amato. Ho amato per davvero.》sospiro《Perché lo chiedi?》
《Ti si legge negli occhi che hai amato.》mi acarezza la guancia《Guarda che bufera che hai dentro...》sussurra perdendosi nei miei occhi caramello.
Ha ragione, mi sento scossa dentro al semplice ricordo di quell'amore così intenso. Ma come fa a capirlo?
《Si calmerà. Ora devo andare all'università.》
《Ti calmo e poi andiamo.》sussurra fondendo le nostre labbra e accarezzando tutto il mio corpo. Mi rilasso senza volerlo. Il suo tocco è magico, riuscirebbe a farmi dire e fare qualsiasi cosa, tanto intenso è《Ora va decisamente meglio.》morde il lobo del mio orecchio sinistro e poi lascia un bacio sul mio collo.
《Ethan...》cerco di allontanarlo, sentendo già il mio corpo richiedere più di semplici baci.
《Vai a prendere la tua roba e andiamo.》mi sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio per poi sorridetermi.

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