22.Torta al cioccolato

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Al supermercato giriamo per gli scaffali, prendendo tutti gli ingredienti necessari per la torta che voglio preparare.
《Cosa pensi di fare?》domando mentre il cassiere passa gli ultimi prodotti ed io metto tutto nelle buste.
《Pagare ovviamente.》Ethan estrae la sua carta di credito dal portafogli《Bancomat.》inserisce la carta nell'apposito dispositivo ed inserisce il PIN.
《Grazie e arrivederci.》ci saluta il cassiere mentre usciamo.
《Ti restituisco il denaro.》estraggo il portafogli mentre Ethan carica la spesa nel bagagliaio.
《Rimetti quei soldi nel portafogli Antonia.》mi osserva truce《Antonia!》
《No, tieni. Non è giusto che paghi tu.》
《Cristo, manco ti avessi pagato un I-Phone, tre paia di scarpe Gucci ed un abito Versace!》chiude il bagagliaio《Antonia, lo vedo che sei una che conosce il valore del denaro e che non lo butti fuori dalla finestra...》addolcisce il tono《Ecco perché pago per te. Perché so che conosci il valore del denaro.》
《Non vorrei che tu pensassi che..》comincio ma vengo interrotta dal suo indice premuto sulle mie labbra.
《Non penso niente angioletto. Anzi, se hai bisogno di qualcosa basta chiedere e l'avrai.》mi fa salire in macchina.
《È inutile con te.》sbuffo incrociando le braccia al petto.
《Non ti arrabbiare...voglio la torta!》mi accarezza la coscia.
《Sai, ho cambiato idea.》dico osservandolo《Non ti preparo più alcuna torta.》
《Davvero?》il suo tono è triste e abattuto《Peccato.》un lungo sospiro abbandona le sue labbra.
Ci tiene parecchio a questa torta. Che nessuno gli abbia preparato una torta da tempo?
《Scherzo! Te la preparo la torta.》lascio un bacio sulla sua guancia perfettamente liscia.
《Sai, non capita spesso che qualcuno mi prepari dei dolci.》cambia marcia continuando a tenere gli occhi fissi sulla strada.
《Ho notato. Con degli addominali come i tuoi è chiaro che non mangi dolce.》cerco di scherzarci sopra. Odio vederlo così triste.
《Tu sì che capisci tutto.》sorride.
《Quando vorrai del dolce chiedi a me.》mi appoggio alla sua spalla《Ti preparo tutto ciò che vuoi.》chiudo gli occhi.
《Quasi quasi vengo a vivere con te.》mi accarezza i capelli.
《Non esagerare adesso!》mi accorgo che la macchina è ferma.
《Non ti scandalizzare angioletto mio.》sorride scendendo dalla sua auto e andando a recuperare gli ingredienti per la sua torta.
《Mi scandalizzo eccome!》entro nel palazzo chiamando l'ascensore.
《E come mai? Sai che non dormiresti più la notte?》lascia un bacio sulla mia guancia mentre le porte dell'ascensore si aprono.
《Esatto, ma perché potresti portare delle oche stramazzanti.》le porte si chiudono e noi cominciamo a salire.
《Con te sempre vicino non avrei di certo bisogno di oche stramazzanti.》cerca i miei occhi《Non ne ho bisogno.》
《E come mai?》mi azzardo a chiedere.
《Perché mi piaci Antonia. Ecco perché.》l'ascensore si ferma al settimo piano.
《Io? Piacere a te?》cerco di ricompormi《Sai che mi è parecchio difficile crederlo?》
《E siamo di nuovo al punto di partenza...》sbuffa entrando in casa con le buste tra le mani.
《Mi piacciono i punti di partenza.》mi tolgo le scarpe e la giacca.
《Scusa peggiore?》mi guarda divertito.
《Non ce l'ho.》ammetto con mezzo sorriso sulla bocca《Hai mai preparato un dolce?》mi lego i capelli in una coda alta mentre entro nella mia stanza.
《No mai.》
Mi spoglio indossando una tuta da ginnastica.
《C'è sempre una prima volta.》lo raggiungo in cucina《Mettiti il grembiule o rischi di sporcarti il maglione nero.》
《Faccio prima a fare così.》si toglie il maglione, rimanendo a petto nudo. Vuole procurarmi un infarto?
《Facevi prima a metterti il grembiule.》ribatto, anche se non mi dispiace più di tanto averlo a petto nudo in cucina. È pur sempre una visione piacevole《Preparare un dolce è come progettare un palazzo: se non si rispettano le giuste proporzioni esce un disastro.》prendo la farina e comincio a versarla in un recipiente.
《Non la pesi?》domanda Ethan osservando ogni mio gesto.
《I cuochi vanno ad occhio.》lascio la farina sul tavolo e prendo il cioccolato《Riduci in piccoli pezzi il cioccolato e poi fallo sciogliere in microonde.》gli passo ciotola e cioccolato mentre io prendo il burro e lo zucchero《Non deve essere perfetto. Tanto poi lo sciogli.》gli sorrido dolcemente andando a prendere lo sbattitore elettrico.
《Ok.》mi sorride mentre io creo una crema con burro e zucchero《Antonia, quanto lo imposto?》
《Faccio io.》imposto il timer del microonde.
《Cos'altro posso fare?》
《Mi prendi le uova da sopra il tavolo, per favore?》me le porge《Ora prendi una ciotola da lì e apri le uova.》lo osservo armeggiare con le uova come se fossero bombe a mamo.
《Cazzo...》impreca quando pezzo del guscio finisce nella ciotola.
《Tranquillo, capita a tutti.》lo rassicuro togliendo il pezzo di guscio d'uovo e buttandolo nel cestino《Te la sei cavato alla grande!》sorrido sincera e mi pare di vederlo arrossire.
《Grazie Anto.》
《Ora faccio io.》lascio un bacio sulla sua guancia《Tu togli il cioccolato dal forno a microonde e mescolalo lentamente mentre so raffredda.》
《Ok.》mi sorride sinceramente. Sembra così tranquillo ora, come penso di non averlo mai visto. Per lui preparare un dolce è un esperienza nuova e mi onora che la stia facendo con me.
Aggiungo lentamente le uova alla crema di burro e zucchero, stando attenta a far incorporare tutto bene. Quando la crema diventa omogenea chiedo gentilmente ad Ethan di passarmi il cioccolato tiepido.
《Ma che fai?》noto che ha un dito tra le labbra.
《Assaggio il cioccolato.》si lecca le labbra《Assaggia.》due dita finiscono nella ciotola di cioccolato fuso e si avvicinano alle mie labbra che si schiudono.
《Mmhhh...》chiudo gli occhi assaporando il gusto intenso del cioccolato fondente《Effettivamente è buono.》mormoro quando le dita del ragazzo scivolano fuori dalle mie labbra.
《Angioletto mio, o io sono troppo perverso o tu lo stai facendo apposta.》mi attira al suo corpo ed io, in modo assolutamente istintivo, metto le mani sulle sue spalle.
《Sei tu che sei un pervertito.》lo prendo in giro mente le sue mani mi stringono i glutei《E la posizione delle tue mani lo denota.》posso percepire il suo profumo inconfondibile di miele, data l'estrema vicinanza tra i nostri corpi.
《Sai, ti immagino ricoperta di cioccolato fondente che cola dolcemente sulle tue meravigliose curve.》comincia a dire risalendo lentamente con le mani e mantenendo gli occhi fissi nei miei《Ed immagino me stesso a gustare questo cioccolato direttamente dalla tua pelle profumata e dolce come una ciliegia matura.》mi bacia il collo《Il solo pensiero è un godimento.》sorride contro la mia pelle.
《Sei davvero pessimo.》accarezzo le sue braccia muscolose.
《Se mai vorrai essere il mio angelo e l'idea ti piace, potremmo farlo.》sussurra al mio orecchio.
《Non sono il tuo angelo? 》mi stacco da lui, tornado a preparare la torta.
《Sì, ma non so se io sono il tuo demone. Almeno, non dopo ciò che ho combinato.》confessa tristemente.
《Ho avuto paura.》confesso.
《Lo so. Io non volevo spingermi tanto avanti, ma...》il suo pugno colpisce il marmo del mio banco cucina.
《Dimmi solo una cosa, se puoi.》gli lancio un'occhiata《Vedevi me o un tuo mostro mentre facevi quelle cose?》
《Vedevo un mostro, uno dei tanti.》le sue mani stringono il bordo del bancone di marmo e le vene delle braccia escono in evidenza sotto i tatuaggi.
《Finiamo questa torta?》gli sorrido, cercando di riportare l'equilibrio tra noi.
《Sì, ma prima permettimi di fare una cosa.》si avvicina a me per poi abbracciarmi. Mi lascio avvolgere dalle sue braccia e appoggio la guancia sul suo petto《Grazie. Mi serviva.》
《Quando vuoi.》gli sorrido dolcemente《Laviamo la frutta, così da metterla nella torta.》apro il frigo e prendo le ciliegie comprate oggi.
Quando chiudo il forno, mi giro verso Ethan che sorride soddisfatto.
《Angioletto, grazie per avermi reso partecipe alla preparazione della torta. Sai, in casa mia non si cucinano molti dolci.》si rattrista nel pronunciare l'ultima frase.
《Se vuoi puoi portarne un pezzo a casa, tanto io non riesco a mangiarla tutta da sola.》cerco di rissollevargli il morale.
La mia infanzia non è stata felice, ma la sua sembra essere stata ugualmente difficile nonostante il lusso che lo ha sempre circondato.
《Non appena si raffredderà, stai sicura che non ne rimarrà alcuna briciola.》mi sorride ancora ed io provo un piacevole calore in prossimità del petto. È bello rendere le persone felici e sentirsi felici.
《Ti spiace se vado di là a finire un lavoro?》
《Che lavoro?》mi osserva curioso.
《Vieni. Faccio prima a farti vedere.》entro nella stanza che prima era di Sabrina e gli mostro la mano bionica quasi terminata.
《Cazzo, è una figata!》la osserva《Lo hai disegnato tu?》indica il progetto sulla scrivania.
《Mi ha aiutato il computer, ma sì, è opera mia.》mi siedo, prendendo in mano gli ultimi pezzi.
《Cosa hai intenzione di fare dopo l'università?》chiede mentre io riprendo il mio lavoro.
《Ho già ricevuto un paio di proposte lavorative e farei l'ingegnere informatico in tutti i casi. Mi piace questo lavoro.》sorrido《Penso che sia la sola cosa che mi rende felice dopo che...》mi blocco《Niente.》sussurro rattristandomi.
《Un giorno troverai qualcuno che ti renderà felice.》non riesco a percepire un sentimento esatto nella sua voce: è un misto tra rassegnazione, tristezza, sollievo e gioia. È davvero strano.
《Hai ragione: cos'è tuo è messo da parte. Il problema grosso è capire dove.》concordo.

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