62.Caccia al tesoro

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《Avevi proprio ragione.》sospiro《Impastare con le mani aiuta tantissimo a rilassarsi.》lancio uno sguardo a mamma.
《Ha imparato tutto da te, vero nonna?》Jade ha un pezzo di impasto tra le mani e ci gioca allegramente.
《Possiamo dire di sì Jade.》mia madre le sorride.
Sono tre giorni che siamo qui ed Ethan non mi ha scritto, non mi ha chiamata, non mi ha cercata.
Forse, andandomene, gli ho fatto un grande favore.
《Mamma, a cosa stai pensando?》domanda la piccola.
《A papà.》le rispondo sinceramente.
《Al mio papà?》
《Sì.》sorrido《Perché?》mi giro a guardarla.
《Perché le persone piangono sorridendo nonna?》mi porto il dorso della mano sulla guancia, rendendomi conto di star piangendo.
《Perché quando impasti con le mani impasti un pezzo del tuo cuore e quel piccolo pezzo di te contiene tantissime emozioni che escono fuori con lacrime e sorrisi.》mia madre la prende in braccio《E ora lasciamo che la mamma si occupi dell'impasto da sola mentre noi andiamo a farci una passeggiata al parco.》la aiuta a lavarsi le mani per poi condurla all'entrata dove le fa indossare le scarpe e la giacca《Portiamo Ares a fare un giro già che ci siamo.》
《D'accordo! State attente!》sento la porta chiudersi e riprendo ad impastare, lasciando libero sfogo ai miei sentimenti《Maledetto di un demone.》sussurro《Guarda come mi riduci. Piango come una ragazzina mentre ho le mani un un impasto per la pizza. Sembro più una donna in crisi di mezza età.》prendo l'impasto e comincio a stenderlo in teglia《Non ho quarant'anni, ma ventiquattro. Non posso ridurmi così per un uomo.》mi asciugo le lacrime per poi mettere il sugo di pomodoro sulla pizza, seguito dalla mozzarella e dal basilico《Voilà!》metto la teglia in forno, imposto temperatura e tempi di cottura e mi metto a ripulire la cucina.
Dopo una ventina di minuti la cucina è ripulita ed io salgo al piano superiore per darmi una lavata veloce.
《Non so come tu faccia a rimanere perfetto in ogni situazione. Guarda me: sono sciupata dopo solo tre giorni senza di te.》osservo il riflesso del mio corpo nudo sullo specchio appannato dai vapori d'acqua《Forse sei davvero un essere soprannaturale.》sorrido indossando l'intimo per poi uscire dal bagno.
Arrivata in camera indosso anche un jeans bianco e una camicetta azzurra, ma quando sto per uscire dalla stanza mi rendo conto che c'è qualcosa di strano.
《Un Negroni sul mio comodino?》prendo il bicchiere tra le mani e noto che sotto di esso si trova un biglietto scritto a mano《Ethan.》riconosco subito la sua calligrafia.

Il primo alcolico che mi hai servito è stato un Negroni in cui avresti potuto metterci del cianuro o della cicuta, ma non lo hai fatto. Mi chiedo ancora perché.

《Perché sono stupida, ecco perché. Mi sarei evitata un casino di problemi.》sbuffo rigirandomi il biglietto tra le mani. Sul retro c'è scritto altro.

Ricordi la nostra prima uscita? Tu in gonna, io che mi maledico mentalmente per la scelta del locale, tu che sorridi al cameriere e non a me...
Cominci la caccia al tesoro, Antonia Ross!

Sorrido. Tornare a Boston? Arriverò lì che saranno quasi le due e poi perché dovrei farlo?
《Perché sono maledettamente curiosa.》indosso le scarpe, prendo telefono, borsa e chiavi e scendo al piano inferiore, lasciando un biglietto a mia madre in cui la informo della mia partenza.
Una volta salita in macchina accelero sulle strade, infrangendo un paio di limiti di velocità e arrivando in poco più di un'ora a Boston, davanti al Gino's Piazza.
《Signorina! Venga, venga!》non appena scendo dalla macchina un uomo, presumibilmente lo chef, si avvicina a me trascinandomi nel suo locale《Per lei una deliziosa quattro formaggi!》mi fa sedere ad un tavolo ed io sorrido. Lo stesso tavolo appartato che Ethan aveva prenotato per noi quella sera. Ma c'è solo una quattro formaggi e nessuna diavola per il mio demone.
Solo ora che ci penso meglio capisco la sua scelta. Una diavola per un demone.
《Grazie.》sorrido《In realtà io starei cercando..》ma vengo subito interrotta.
《Mangi, o vuole per caso rifiutare una pizza?》domanda lo chef.
《Sarebbe un sacrilegio rifiutare una delle vostre pizze.》sorrido prendendone uno spicchio.
《È così che si ragiona!》e se ne va. Rido da sola perché tutto questo mi sembra ridicolo ma è divertente.
《Sai sempre come sorprendermi.》sussurro mentre mi pulisco la bocca.
《Spero sia stato di tuo gradimento.》lo chef ricompare, lasciandomi un libretto in pelle sul tavolo, con il conto.
《Ottimo come sempre.》sorrido bevendo un sorso d'acqua. L'uomo si allontana ed io apro il piccolo libretto trovando al posto dello scontrino un altro biglietto di Ethan.

Con la pancia piena si ragiona meglio, vero? Forse è per questo che ci siamo ritrovati a parlare di architettura e calorimetria dopo aver mangiato.
È anche vero però che l'amore passa per lo stomaco e noi lo abbiamo dimostrato baciandoci al chiaro dei lampioni.

Mi alzo dalla sedia e corro fuori, salendo subito in macchina e guidando verso il parco che ha visto il nostro primo bacio.
Fermo la macchina vicino al parco e corro nel giardino pubblico alla ricerca di un altro biglietto.
《Dove cavolo l'hai messo Ethan?》mi lamento per poi notare un palloncino azzurro legato ad una panchina. Mi avvicino e scopro che dentro il palloncino si trova un altro biglietto《Ora bisogna solo tirarlo fuori.》sulla panchina trovo un paio di forbici che uso per estrarre il biglietto senza far scoppiare il palloncino.

Il nostro primo incontro, le infinite litigate, il mio fare lo stronzo per farti ingelosire, la voglia di chiuderti nello spogliatoio e baciarti fino a toglierti il fiato...Tutto in un locale che tu conosci molto meglio di me

《Il Blanco.》corro verso la mia macchina ridendo.
E non so esattamente perché rido, ma è come se tutto ciò che Ethan mi ha nascosto negli ultimi mesi sia improvvisamente stato cancellato e questo mi rende più leggera e felice.
《Ethan.》entro nel locale completamente deserto.
《Qui non c'è, mi dispiace.》sento una voce femminile provenire da dietro il bancone《Cindy Moore e tu devi essere la famosissima Antonia.》una ragazza dai capelli biondi a caschetto, un paio di occhiali da vista Dolce&Gabbana, una giacchetta nera ed una camicia bianca si sporge verso di me.
《Sei quella Cindy?》incrocio le braccia al petto sollevando un sopracciglio.
《Sì. E ora mi è chiaro perché Walker abbia perso la testa per te.》ride felice《Mojito?》mi porge un bicchiere.
《Cianuro o cicuta?》lo prendo.
《Sono un agente immobiliare, non me ne intendo di veleni.》
Agente immobiliare? Allora Ethan non mi stava tradendo con lei ma ci stava effettivamente lavorando.
《Mio dio che stupida!》alzo gli occhi al cielo《Cosa ho fatto?》appoggio i gomiti al bancone prendendomi la testa tra le mani《Mi odia.》
《Nah! Parla solo di te e ti descrive come una santa.》Cindy mette una mano sulla mia spalla《Ed è il minimo visto che sopporti quell'idiota del migliore amico di mio fratello.》
《Sei la sorella di Justin?》
《Sfortunatamente. Due trogloditi.》sorride《E penso che quello sia per te.》indica la console del dj ed io vedo un altro palloncino《Devo andare. Ci si becca in giro!》mi saluta sparendo e lasciandomi sola.
Faccio subito scoppiare il palloncino e prendo il biglietto di Ethan tra le mani.

Ora manca solo un posto. La prima volta ho cercato di convincermi di averti semplicemente scopata, ma non è stato affatto così e l'ultima volta hai semplicemente preso la valigia e te ne sei andata.
Vai lì dove abbiamo vissuto il nostro amore e dove i miei addominali sono morti per i troppi dolci al cioccolato.

《Casa.》corro fuori dal Blanco, salgo in macchina ed in pochi minuti arrivo a casa《Fanculo, prendo le scale!》sbuffo dopo la centesima volta che ho chiamato l'ascensore. Salgo velocemente le scale arrivando al settimo piano con un fiatone assurdo e delle guancia rosse come dei melograni《Ethan.》entro in casa ma la trovo vuota, con tutti i mobili ricoperti da lenzuola bianche《Demone.》sussurro perlustrando la casa e scoprendola completamente spoglia.
Cosa ho fatto?
Cosa mi è passato per la testa?
Dio che idiota che sono!
《Stupida!》entro in cucina dove trovo una busta che apro velocemente.

Scherzetto! Questo non è l'ultimo posto, ma il penultimo. Apri il frigo.

《Aprire il frigo?》lo apro e trovo un bicchiere con del succo d'arancia ed un biglietto.

Siediti sul divano e bevimi. Ti risvegliereai in paradiso...o all'inferno♡

《Non è molto promettente.》mormoro rileggendolo. La calligrafia è quella di Ethan e fino a prova contraria lui non è uno spietato assassino《Fammene pentire e quello che va all'inferno sei tu, Walker.》bevo l'intero bicchiere e poi mi siedo sul divano.
Un improvviso senso di sonno si impossessa di me ed io fatico a tenere gli occhi aperti fino a quando non mi arrendo, cadendo in un sonno profondo.

Summer in DecemberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora