13.Sonnifero

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《Ethan, andiamocene via di qui.》cerco di persuaderlo inutilmente.
《Piccola, qui ho tutto ciò che voglio: musica, fiche a volontà, alcol e droga. Cosa potrei volere di più?》una mano di lui scivola sul sedere della ragazza dai capelli biondo platino che non si è staccata per tutta la sera da lui《Dimmelo Antonia. Cosa potrei volere di più?》le sue pupille dilatate dallo stupefacente assunto sono fisse sul mio viso mentre io osservo l'espressione di piacere sul viso di lei e ascolto i suoi gemiti incontrollati per chissà quale tocco del dj.
《Puttanella, mi spiace interrompere il tuo momento di piacere...》stacco la biondina dal moro《...ma mi hanno ordinato di portare via il dj.》
《Puttana a chi?》domanda questa acidamente. Osservo i suoi occhi, anch'essi dilatati dalla droga.
《Andiamo.》afferro la manica della felpa di Ethan e lo trascino verso l'uscita.
《Piccola, basta dirlo che mi vuoi. Non bisogna fare tutte queste scene.》mi afferra per i fianchi e mi sbatte contro il muro esterno del Blanco《Hai visto quella bionda? Era in paradiso. Vuoi entrarci anche tu?》prende a baciarmi il collo.
《Ethan, staccati e dammi le chiavi della tua moto.》lo allontano con poco sforzo dal mio corpo.
《Tu prima rispondimi.》sorride, ma non è uno dei suoi soliti sorrisi. È un qualcosa di spaventoso che mi mette i brividi. Dov'è Ethan?
Devo trovare il modo di portarlo via di qui. Ma come? Cosa potrebbe volere lui?
E poi mi viene in mente un metodo e spero che quando sarà di nuovo sveglio si dimentichi di tutto quanto《Sì, ma non qui davanti a tutti. Andiamo a casa mia.》
《Bella idea piccola.》lascia un bacio umido sul mio collo.
《Le chiavi della Yamaha.》tendo la mano verso di lui《Giuro che non te la graffio.》
《Se vuoi le chiavi devi prenderle piccola.》
Cristo santo, che bambino! Questo trucco lo usano da quando c'è l'uomo sulla terra, o quasi.
《Eccole!》gliele sfilo con agilità dalla tasca posteriore destra dei jeans.
《Ma come..?》sembra sorpreso che io le abbia trovate senza minimamente doverle cercare.
《Non sei il primo uomo a usare questo trucchetto. Ora andiamo.》arrivati alla sua moto prendiamo i caschi e ce li mettiamo per poi salire in sella, con lui dietro di me.
《Non ho mai permesso a nessuna di guidare la mia moto o una delle mie auto.》le sue mani scivolano lente sui miei fianchi. Vorrei tanto ammazzarlo.
《Stringiti forte Gigolò dei miei stivali!》gli sistemo le mani nel posto più consono e parto, facendo vivere questa meraviglia di moto che ha. Accelero quanto mi è concesso dai limiti di velocità, sentendo il brivido della velocità incendiarmi il sangue come la prima volta che montai in sella ad una Yamaha.
《Non sapevo guidassi così bene.》Ethan mi toglie il casco quando la moto si ferma davanti a casa mia.
《Ora lo sai.》mettiamo i caschi nel sottosella《Andiamo.》lo trascino verso l'entrata, spingendolo in ascensore e andando al settimo piano.
《Impaziente Antonia?》le sue mani sfiorano il mio corpo ma io lo allontano da me.
《Non in ascensore.》sbuffo. È ancora più intrattabile in queste condizioni.
Quando entriamo nell'appartamento vengo bloccata per l'ennesima volta contro la porta.
《Ti farò impazzire.》sussurra con voce roca al mio orecchio.
《Aspetta un secondo. Arrivo subito.》corro in bagno e prendo dal cassetto con le medicine un sonnifero che mi metto sulla lingua per poi invitarlo a seguirmi in quella che fino a poco tempo fa era stata la stanza di Sabrina.
《Ora non scappi più.》mi intrappola tra la porta della stanza ed il suo corpo, baciandomi sulle labbra, facendo intrecciare le nostre lingue ed ingerendo il sonnifero《Che cos'è?》si allontana di poco dalle mie labbra già gonfie per i baci famelici che mi sta dando, facendo impazzire tutti i miei sensi. 
《Qualcosa che ti farà vedere il paradiso ancora prima di spogliarmi.》lo bacio io questa volta, spingendolo verso il letto, per impedire che il suo corpo cada sul pavimento quando il sonnifero farà il suo effetto.
《Sto già vedendo il paradiso.》si lascia andare sul letto, riempiendo il mio collo di baci ed esplorando le curve del mio corpo. Sento il cuore scoppiare, nonostante la consapevolezza della sua mancata lucidità《E ho sonno...》sbadiglia.
《Di già?》sussurro lentamente al suo orecchio, con tono di voce dolce e pacato in modo da infondergli ancora più sonno.
《Tranquilla...》i suoi occhi faticano a stare aperti《Ti faccio godere e poi dormo, ma ti faccio prima godere piccola.》mi tocca sopra la stoffa dei jeans ed io mi sorprendo quando mi rendo conto di aver sospirato a quel contatto《Ti faccio toccare il para...》la sua mano si allontana dal mio corpo leggermente sospeso sul suo. Gli occhi si chiudono ed un leggero russare interrompe il suo intento di offrirmi piacere.
《Notte Ethan. Spero che domani tu non possa ricordarti niente di tutto ciò.》mi alzo lentamente da quel letto, prendo una coperta che gli metto addosso e me ne vado dalla stanza, lasciandolo smaltire la droga e forse anche l'alcol assunti in serata.
La mattina seguente mi sveglio abbastanza presto, nonostante la notte insonne, decidendo di saltare le lezioni di oggi all'università.

Resta pure qui con i tuoi vizi. Mi sono rotto di tirarti sempre fuori dai casini! Sembrava che ti fossi messo un po a posto ma invece guarda che combini!

Ripenso per l'ennesima volta alla sfuriata di Trevor. Che alcuni dei demoni di cui parlava siano alcol, droga e donne non c'è dubbio ma quali altri demoni porta Ethan con sé?
《Incontro solo dannati.》mi verso una tazza di caffè e mi siedo su uno sgabello della cucina《Nella mia vita ci sono solo diavoli.》chiudo gli occhi《Un solo angelo, nonché la mia costante, travestito da demone e tanti altri diavoli.》osservo la parete che ho davanti, entrando in uno stato si trance che viene interrotto solo una ventina di minuti dopo.
《Dove cazzo sono finito?》la voce ancora impastata dal sonno di Ethan, mi fa girare verso la sua direzione《Antonia?》il panico si impossessa dei suoi occhi cioccolato circondati da occhiaie ben visibili. I capelli sono più disordinati del solito, i vestiti di ieri sera sono sgualciti a causa del sonno《Non dirmi che abbiamo...》è totalmente sconvolto, sembra quasi dispiaciuto《Cristo, io...》
《Non abbiamo fatto nulla, anche se non ti sarebbe dispiaciuto affatto per quello che ho potuto capire.》ritorno a bere il mio caffè, ignorandolo con estrema naturalezza e sorprendendolo ancora di più.
《Cos'è successo ieri? Perché sono a casa tua? E dov'è la mia moto?》si avvicina a me.
《Non so se avrai ancora il tuo posto da dj  al Blanco, sai?》mi alzo prendendo un'altra tazza e versando al ragazzo del caffè《Bevi.》ritorno a sedermi.
《Grazie.》sussurra imbarazzato.
《Droga e alcol.》lo guardo in viso《Gran bella combo soprattutto per le regole del locale.》Ethan stringe con forza la tazza che ha in mano《E come contorno delle belle ragazze a cui facevi cose.》ripenso alla mano di lui tra le cosce della bionda e mi sale il vomito《Se Jorge non ti licenzia, o non trova altri dj, o ti adora, oppure c'è altro che non posso intuire.》mi alzo.
《Come mi hai portato qui?》
《Con la tua moto, ovviamente. E se te lo stai chiedendo, sì, l'ho guidata io.》
《Come mi hai convinto ad andarmene? Perché non mi ha portato via Trevor?》
《Non hai voluto seguirlo e ti ha mandato a quel paese, assicurandoti però che ti coprirà con i tuoi. Non penso di averti convinto, sai? Ti ho semplicemente trascinato con me e poi il resto è storia mio caro.》gli batto una mano sulla spalla.
《Che stai dicendo?》mi blocca per un polso《Antonia, cazzo, dimmi cosa ti ho detto e fatto ieri sera.》
《Ethan, non voglio ripensarci. Ti basti sapere che non abbiamo fatto nulla di più rispetto alle volte precedenti.》
《Avresti voluto che ti facessi qualcosa?》non ci guardiamo ancora in viso.
《No, non volevo. Io non sono una di quelle ragazze facili a cui sei abituato.》
《Lo so, e ne sono felice.》si alza a sua volta e mi obbliga a guardarlo《Trevor ha proprio ragione...devo starti il più lontano possibile, altrimenti ti faccio cadere nel mio girone d'inferno.》
《Girone di alcol, droga e sesso? Lavoro al Blanco da quando sono entrata all'università, vedo questi tre vizi ogni sera e non mi sono lasciata influenzare.》
《Neppure dal sesso?》solleva un sopracciglio, sorpreso. Non penserà mica che io sia ancora pura?
《Ho fatto sesso, bevuto e fumato ma non tanto da diventare dipendente.》mi libero dalla sua presa《Non so se per te la droga, sesso e alcol siano dipendenze serie, ma so per certo che rovinano.》
《Hanno rovinato qualcuno che conosci?》
《Hanno rovinato la mia vita prima di tutto, ma questa è un'altra storia.》abbasso lo sguardo《Se vuoi farti una doccia il bagno è da quella parte.》
《Grazie piccola, ti devo un favore.》dice prima che io possa sparire dalla sua vista.
《Nessun favore. È solo la salvatrice di dannati che sta in me che è saltata fuori, ma questa è stata la prima e l'ultima volta Walker.》spariscono dalla sua visuale, chiudendomi in camera e ascoltando i passi del ragazzo che si dirigono verso il bagno. 

Summer in DecemberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora