25.Sei così diversa. Sei così bella.

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Chiedo perdono per la mia inattività, ma questo è un periodo davvero carico di lavoro per me. Spero possiate capire.
Vi lascio alla lettura del capitolo. Alla prossima!
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《Grazie per la serata, Ethan.》la macchina si ferma davanti al mio palazzo.
《Grazie a te per aver accettato di accompagnarmi.》evita il mio sguardo da quando siamo rientrati al ristorante, ed io non capisco in cosa abbia sbagliato.
《Ho fatto qualcosa di sbagliato?》obbligo il suo sguardo a stare sul mio.
《No, assolutamente nulla. Sono io il problema.》toglie le mie mani dalle sue guance《Io ed io soltanto. Ora vai, sarai stanca.》lascia un dolce bacio sulle mie labbra leggermente socchiuse.
《Resta a dormire da me stasera.》osservo i suoi occhi. Non è più rilassato come ad inizio serata, è arrabbiato, frustrato.
《No Anto, non è il caso.》
《Perché sei troppo incavolato con il mondo?》sorrido leggermente《Parla, sfogati.》
《Se non ci fossi stata tu, io avrei perso le staffe.》si rabbuia ulteriormente《Non sono capace a stare calmo, non sono calcolatore come mio padre.》
《Ma non hai perso le staffe. È andato tutto bene.》cerco di rassicurarlo, intrecciando le nostre mani.
《Smettila Antonia.》mi allontana in malo modo《Sei stanca e hai bisogno di dormire.》
《Ok, sei di nuovo lunatico.》mormoro con amarezza《Io cerco di darti conforto e tu mi cacci via. Sai che ti dico? Me ne vado.》apro la portiera e la sbatto con forza, fregandomene altamente della povera macchina.
《Porca puttana, Antonia!》scende《Non farlo mai più! Non sbattere mai più la portiera così.》mi afferra per un polso.
《Altrimenti cosa mi fai? Mi mostri il paradiso?》sputo acida.
《Quanto ti posso odiare angelo mio...》mormora per poi fondere le nostre labbra. La bufera di neve che ho nell'anima si fa più forte, diventa talmente potente che temo possa avvolgere anche Ethan, senza più lasciargli via di scampo. Nessuno reggerebbe il mio eterno dicembre. A mala pena riesco a portarlo io.
Le nostre labbra calde, morbide e passionali si muovono le une sulle altre, senza sosta, senza mai stancarsi. Le lingue si intrecciano, le mani accarezzano il corpo dell'altro e la consapevolezza di star sbagliando ma di non voler fare nulla, cresce.
《Ti odio anch'io.》sussurro quando ci stacchiamo per fare scorta di ossigeno《Ti odio da morire.》
《E perchè?》domanda, accarezzandomi i fianchi. Perchè sei sempre più addentrato nel mio eterno dicembre. Un passo alla volta stai conquistando terreno, Ethan Walker.
《Perchè sei insopportabile.》che è anche vero. Non lo sopporto quando fa il lunatico《Sei così sicuro di te stesso che mi fai venire voglia di prenderti a schiaffi per ricordarti che non sei una divinità, ma un uomo.》
《Ma come? Non sono una divinità?》domanda offeso《Ed allora perchè mi chiami mio demone? Eh, piccola, me lo sai spiegare?》sulle sue labbra si dipinge un sorriso strafottente.
《Perchè sì.》mi imbroncio.
《Dio, sei una bambina!》sbuffa《Ma maledizione...》sussurra.
《Cosa?》
《Sei così diversa...Sei così bella...》prende il mio viso tra le mani e lascia un bacio sulle mie labbra. Sono completamente rossa in viso, le guance stanno andando a fuoco ed io vorrei solo scappare via di qui per l'imbarazzo che provo al suo complimento.
Mi trova bella. Ethan mi trova bella...
《Notte angioletto mio.》sussurra sorridendo dolcemente.
《Notte mio demone.》lascio un bacio sulla sua guancia. Mi lascia andare ed io mi allontano da lui.
Non riesco proprio a stare alla larga da lui. È come se mi fosse entrato nelle ossa, come se cominciassi ad avere bisogno di lui.
《No, è esagerato.》chiudo la porta di casa alle mie spalle e mi tolgo i tacchi, andando in camera a sfilarmi anche il vestito. Mi guardo allo specchio e mi sorprendo del fatto di vedermi bella ancora una volta.

《Voglio solo qualcuno che mi ami.》

《Incasinato il ragazzo...》indosso il pigiama e mi infilo nel letto《E a me piace troppo questo demone.》chiudo gli occhi, lasciando che un sorriso si formi spontaneo sulle mie labbra. Questa storia non andrà a finire bene né per me né per lui, ne sono certa.
Ed il problema peggiore in tutto questo è che io mi sto lasciando andare a quel piacevole sentimento di infatuazione che caratterizza gli adolescenti e non una ventunenne. Perchè, non lo nego, Ethan mi piace moltissimo. Non ci sarebbe niente di strano in tutto questo se lui non fosse ciò che è ed io non fossi ciò che sono.
 Cosa è lui? Un conquistatore, un diavolo, un casino ambulante, un insieme di vizi, una combinazione molto forte e pericolosa. È il perfetto Bad Boy, insomma.
 Cosa sono io? Un ghiacciaio, in fondo al cuore un'inguaribile romantica, il risultato di un passato triste e doloroso, piena di cicatrici di un amore perduto. Tutto sommato assomiglio un po' ad una macchina.
Il nostro incontro? È ancora una incognita grossa. Non riesco a calcolare dove tutto questo ci condurrà, ma ammetto di avere un po' di paura per quanto riguarda il futuro prossimo. Potrebbe essere anche solo un gioco, sia per me che per lui, ma se così non fosse? Se si evolvesse in qualcosa di più grande ed importante di un semplice gioco fatto di continui tira e molla? Se diventasse tutto più serio di così? Se fosse già qualcosa di più serio?
I pensieri si fermano quando mi addormento, ma riprendono non appena mi sveglio per andare all'università.
Non riesco a togliermelo dalla testa, è incredibile. È lì, fisso nella mia mente che mi assilla di continuo e che non mi dà un attimo di pace.
《Ciao Antonia.》Trevor si siede accanto a me《Come va?》
《Ciao.》sorrido《Va bene. Sì, insomma, nulla di speciale.》
《Capisco.》mormora《Mio fratello lo hai più sentito?》
《Sì, lo sento.》sfoglio distrattamente il libro, nell'attesa che l'insegnante entri in aula.
《Ti tratta bene?》
《Sì.》smettila con questo interrogatorio.
《Ti piace?》
《Sì. Qualche problema?》chiudo di colpo il libro, facendo girare alcune persone verso di noi.
《No, nessuno.》sussurra per poi tacere. Grazie a dio.
Il resto delle tre ore di lezione Trevor non apre più bocca, restando con lo sguardo sul suo quaderno di appunti.
《Alla prossima lezione.》tutti si alzano e se ne vanno, io e Trevor compresi.
《Lo stai trasformando.》il ragazzo parla, facendomi fermare《Non litiga più con i nostri genitori, non torna a casa in condizioni deplorevoli ed è più sorridente. Sembra meno freddo del solito.》
《È un bene o un male?》lo guardo.
《Un bene.》afferma《Mi ricorda tanto mio fratello, il vero Ethan Walker.》
《Ha un cuore anche lui. Vuole solo un po di affetto.》
《E tu glielo offri.》mi sorride.
《Sì, perché, in un modo o nell'altro, ci tengo a lui.》abbasso lo sguardo.
《Ci tieni o lo ami?》mi obbliga a guardarlo negli occhi
《Ci tengo.》mormoro《Ho il cuore troppo freddo per poter amare.》sorrido tristemente《Vado a lezione.》
《Ciao Antonia!》

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