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"Alcune delle impronte che sono state rinvenute sullo sterzo non sono complete o non sono state assegnate a nessuno, ho forzato il più possibile la ricerca per cui sebbene non fossero del tutto intere, le ho inserite nel database. Sono state ricollegate a lui e sono abbastanza certo che corrispondano, le ho controllate manualmente." gli passò il foglio stampato, Baekhyun abbandonò il suo caffè e lesse le informazioni. "Ne ho anche un po' che sono complete ma che il database non ha trovato, sulle varie bottiglie di alcool è stato trovato anche del DNA."

"Questo tizio si chiama Oh Jooyong, precedenti per aggressione, furto con scasso, possesso di arma non registrata, droga e spaccio. Cosa ci fa in libertà, esattamente?" chiese il capo, guardando la sua foto. Chanyeol, nel frattempo, sbirciava e cercava di leggere cosa ci fosse scritto su quei fogli. "Quindi era lui alla guida dell'auto, ma hai detto che ci sono molte impronte che non sono state identificate quindi non possiamo esserne certi. Sehun?"

Il ragazzo gli passò un bigliettino. "Questo è il suo indirizzo, abita a un'ora e mezza da qui."

Baekhyun annuì. "Potrebbero volerci dei rinforzi oppure potremmo non trovarlo neanche a casa, qui dice che non è sposato e che è disoccupato, tutte queste informazioni risalgono a quattro mesi fa, quando è uscito dal carcere. Sai se è affiliato a qualche malvivente?"

"Oh Jooyong, l'ho trovato." esclamò Chanyeol, mostrando al capo il suo cellulare. "Ha postato questa dodici ore fa, è lui, vero?"

Kyungsoo sbuffò. "Ci sono voluti decenni per ideare i software che possediamo e lui cerca i sospettati su Instagram, mi viene voglia di licenziarmi."

"Manteniamo la calma, è veramente lui." disse Baekhyun, prendendo il cellulare e cominciando a controllare il suo profilo. "Non ci sono foto in cui beve con gli amici o in cui fuma, solo citazioni motivazionali da quattro soldi e i suoi addominali. E questa?"

"Ha una bambina." mormorò Chanyeol, la foto ritraeva i piedini di una neonata e anche la descrizione lasciava intendere che fosse sua figlia. "Come si può rovinare la vita dei propri figli in questo modo?"

"Certa gente non è tagliata per fare il genitore." rispose Baekhyun, restituendogli il cellulare e guardandolo. "Andiamo, lo troveremo di sicuro a casa visto che c'era la posizione sulla foto e corrisponde all'indirizzo che mi ha dato Sehun - questo tizio ci ha anche risparmiato di cercare di ricavarci il suo indirizzo IP, potremmo riservargli un trattamento speciale. Voi altri sapete cosa fare nel frattempo, vero?" 

"È sempre un piacere capo, stai tranquillo, sono tutti sotto la mia supervisione - soprattutto Luhan." gli disse Sehun, mettendogli una mano sulla spalla. Baekhyun lo guardò male e si spostò.

"Luhan, pensaci tu, li affido a te. Vedremo di tornare per l'ora di pranzo." sorrise, ricordandogli che avevano ancora delle cose di cui parlare. "Chan." lo richiamò, l'altro aveva appena finito di mettersi il cappotto. Lui annuì e lo seguì, salutò gli altri e si diressero verso l'ascensore. Non appena entrarono il maggiore schiacciò il pulsante relativo al garage, e non appena le porte si chiusero spinse il più piccolo contro il muro e si sollevò sulle punte per baciarlo. Chanyeol non se lo sarebbe mai aspettato, ma gli piaceva fin troppo per dire qualunque cosa, così lo assecondò. Non appena il maggiore si staccò perché erano quasi arrivati al piano terra, si ricompose e si sistemò la cravatta. "Scusa."

"Scusa?" chiese retoricamente, toccando con il dito un ciuffo di capelli del più grande. "Ci aspetta un'ora e mezza di viaggio, cosa vuoi fare?" domandò, le porte si erano aperte e avevano cominciato a camminare verso il centro della stanza.

"Dormire mentre tu guidi." Baekhyun sorrise all'uomo che custodiva le chiavi delle auto di servizio e gliene chiese una, firmò il registro e dopo averla recuperata la passò a Chanyeol. "Ci stai?"

lost together - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora