"Younhwa non è nelle condizioni di parlare con i suoi amici in questo momento, ha avuto una ricaduta." la donna cominciò a spiegargli la situazione, nel frattempo si mise a preparare un caffè. Chanyeol stava analizzando attentamente ogni singolo oggetto presente nella sua casa ma niente sembrava essere sospetto, o almeno, quella stanza era in ordine e completamente pulita.
"Oh." rispose lui, non aveva idea di cosa stesse parlando. "Mi dispiace. Ma sta bene almeno? È con lei? L'importante è che non resti da sola." si mostrò preoccupato e la donna ridacchiò, passandogli la tazzina di caffè. Come volevasi dimostrare, sua madre era una complice.
Si sedette accanto a lui e lo guardò. "Le farò sapere che l'hai cercata, il suo cellulare è fuori uso quindi non potrà contattarti personalmente ma non allarmarti, sta bene." qualsiasi parola uscisse dalla sua bocca sembrava più falsa della precedente. "Younhwa non mi aveva detto di avere un ragazzo, eppure lei mi dice sempre tutto." aggiunse, guardandolo minacciosamente. "A lei piaci?"
Chanyeol la guardò e cominciò ad andare in panico. "Ecco è che - vede, non stiamo ancora insieme, diciamo che ci stiamo conoscendo."
"Ma non siete andati a scuola insieme?" chiese, il ragazzo annuì e si alzò, continuando a stringere la tazzina vuota. "Faccio io."
"Non si preoccupi." disse cordialmente, passandogliela e seguendola in cucina. "Intendevo, ci stiamo conoscendo nel senso che usciamo insieme e cose del genere. Non so se volesse farlo sapere a sua madre dato che la cosa non è molto seria, ma non mi avrebbe aperto la porta se fossi stato uno sconosciuto, no?"
"Certo. Spero che quando lei si sarà ripresa potremo conoscerci meglio." sorrise, Chanyeol annuì e le si avvicinò.
"Tolgo il disturbo, grazie per il caffè." disse abbracciandola, lei, un po' sorpresa, ricambiò l'abbraccio e si allontanò dopo un po'. "Grazie per avermi tranquillizzato, dica a Younhwa di prendersi il suo tempo, so quanto può essere difficile per lei." detto ciò, la salutò di nuovo e se ne andò. Ritornò verso l'auto degli altri e aprì la portiera posteriore, poi si sedette accanto a Baekhyun che era lì. "Come sono andato?"
Sehun si voltò a guardarlo, aveva gli occhi spalancati e un'espressione sorpresa sul volto. "Fortissimo!" esclamò, allungando un braccio verso di lui e scuotendo la sua mano. "Per essere la tua prima volta sei stato bravo a mantenere la calma, sei proprio fatto per questa unità."
"Fate silenzio." li interruppe Luhan, tutti si concentrarono sul capo che stava cercando a fatica di sentire attraverso le sue cuffie.
"Dove le hai messe le cimici?" domandò guardandolo.
Chanyeol fece mente locale e si ricordò velocemente. "Ho fatto come mi hai detto, una sotto il tavolo della cucina e un'altra sotto il camino del salotto. Nessuno riuscirebbe a trovarle." disse fiero di sé, lui annuì.
"Sei stato bravo." lo complimentò, poi guardò confuso lo schermo del PC. "Si sente qualcosa. Kyungsoo è in linea?"
"Sta registrando tutto." rispose Luhan, che era a telefono col ragazzo. "Cosa sta dicendo?"
La donna aveva chiamato la figlia a telefono, a Baekhyun bastò sentire la sua bocca pronunciare il nome della ragazza che passò le cuffie a Luhan e uscì dall'auto. Richiamò Chanyeol e gli ordinò di seguirlo. Dopo che madre e figlia ebbero finito di conversare, il minore andò a bussare alla porta della donna che andò ad aprire come se niente fosse. "Chiedo scusa, ho dimenticato qualcosa." sollevò il distintivo e glielo mostrò, lei era decisamente confusa. "Dov'è Younhwa?"
"Che significa?" chiese, Baekhyun non riusciva più ad aspettare e Chanyeol ci stava mettendo troppo quindi si spostò leggermente, fino a trovarsi di fronte alla donna.
STAI LEGGENDO
lost together - chanbaek
FanfictionBaekhyun è il capo di un distretto di polizia, Chanyeol un agente che spera di guadagnare un posto in quella specifica squadra; le loro vite si intrecceranno insieme alle loro storie passate, che torneranno alla mente di tutti quelli che ne erano st...