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"Avete preso tutto?" domandò Luhan, entrando nella sala delle revisioni e spalancando gli occhi pochi secondi dopo. "Dov'è Kyungsoo?"

Chanyeol lo guardò amareggiato, poi spostò lo sguardo sul computer. "È andato in bagno, a un certo punto ha cominciato a piangere e non ha voluto più sentire niente - è stato brutto anche per me, quella ragazza sembra davvero scossa."

Il cinese era abbastanza deluso. "Ascolta, Naesun ha ucciso una ragazza e non è giusto né nei suoi confronti né nei confronti della sua famiglia che ora lei vada aggiro libera, non lo permetterei mai e poi mai." abbassò la voce. "Non so cosa si prova e so che tutti reagiscono in modo diverso, ma se questo caso è ancora assegnato a noi è solo perché quando questa cosa è successa a Baekhyun lui non andava a piangere in bagno ma lo faceva sulla sua scrivania mentre lavorava. Non possiamo dare un'immagine del genere al dipartimento, non siamo così deboli."

"Luhan, piangeresti anche tu." rispose Sehun, guardandolo. "Quindi datti una calmata e cerca di pensare alle cose importanti."

La situazione era costantemente tesa. "Ho passato tutto ai computer di giù, possiamo anche tornare nella nostra sala." rispose Chanyeol, alzandosi.

"Voi andate, io devo recuperare Kyungsoo. Siamo già troppo pochi per un caso del genere, non possiamo perdere anche lui." parlò Luhan, passando il fascicolo a uno dei suoi colleghi e uscendo dalla stanza. Si diresse verso i servizi igienici e non fu difficile trovare Kyungsoo dato che c'era un solo bagno occupato e lui stava letteralmente frignando. Provò ad aprire la porta ma era chiusa a chiave. "Sono io." gli disse. "Possiamo parlare?" non doveva essere troppo duro con lui, Sehun aveva ragione, avrebbe pianto anche lui se fosse stato al suo posto. Ma quello non era il momento giusto per farlo e l'altro doveva capirlo.

Kyungsoo aprì la porta e uscì, poi lo guardò imbarazzato. "Scusami."

"Se per te è così difficile possiamo trasferire il caso a qualcun altro."

Sorrise e cominciò a gesticolare. "Primo, Baekhyun non lo permetterebbe mai. Secondo... parli proprio come se fosse colpa mia."

"Scusa se sto solo cercando di rendere tutto meno pesante, non so cos'altro fare." lo prese sottobraccio e lo intimò a camminare, cominciarono anche loro a dirigersi verso il piano inferiore. "Hai sentito cos'ha detto? Che ne pensi?"

"Quando l'hai guardata e le hai detto che non c'era più niente che potesse dirti e l'hai arrestata... lì mi sono sentito male, perché lei è scoppiata a piangere proprio come me e non credo che si meriti una cosa del genere." si asciugò le lacrime e lo guardò. "Lei ha ucciso Sharon, ma se quello che ha detto è vero -."

"Devi pensarci e basta, non dire niente, nessun ma." lo zittì. "Va bene? Lo sai come la pensiamo qui a riguardo."

Sospirò profondamente e continuò a camminare in silenzio. "Ora non posso parlarle ma prima o poi voglio farlo, voglio almeno sapere perché."

"Rifletti bene su quello che vuoi davvero." fu l'unica cosa che disse.

Non potevano più permettersi di perdere tempo, dovevano solo agire e Luhan avrebbe fatto muovere tutto il dipartimento se fosse stato necessario. Mandò una pattuglia al "bar strano", come l'aveva definito Naesun, che era sicuramente abusivo e che avrebbe fatto chiudere seduta stante. Tutti i dipartimenti della città la stavano setacciando in cerca di Jongin, che sembrava frequentare ancora quel luogo. Nel frattempo Luhan stava sistemando delle cose in ufficio mentre tutti i suoi colleghi si preparavano ad andare via, dato che non dormivano da giorni ed era finalmente arrivato il momento di prendersi una meritata pausa. "Sicuro che possiamo andare?" gli chiese Chanyeol, lui annuì per la terza volta.

lost together - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora