"Sono io, posso vedere la mia bambina?" domandò, Baekhyun annuì e cercò di condurlo verso l'interno dell'edificio. Sapeva che avrebbe protestato ma non poteva portarlo nel laboratorio di Jinyoung senza aver prima completato delle formalità, quindi doveva cercare di farlo restare calmo e di farlo collaborare.
"Sua figlia non si trova qui, avrei bisogno di farle qualche domanda prima di condurla da lei. Va bene?" chiese, improvvisamente l'uomo si fermò e cominciò a fissarlo.
"Mia figlia è stata uccisa e mi chiede di discutere? Posso farlo anche più tardi, ma ora voglio vederla e voglio sapere cosa state facendo per trovare il responsabile." rispose. Baekhyun sapeva che doveva essere molto difficile per lui, ma non poteva andare avanti così.
"Signore." cominciò, indicando ancora l'ascensore. "La scientifica non apre i suoi laboratori così presto e portarla lì è una cortesia che le faccio perché normalmente non si potrebbe entrare dato che stanno ancora finendo di fare l'autopsia. Per questo le chiedo di rispondere a un paio di domande e di firmare delle cose, faremo in fretta, la sua collaborazione ci sarebbe molto d'aiuto." cercò di farlo ragionare.
Lui storse il naso e annuì. "Ditemi cosa volete sapere." cominciò a parlare, cercando qualcosa nelle sue tasche. Aprì il suo portafoglio e recuperò una foto della figlia, poi la consegnò al poliziotto. "Voglio solo vedere il suo viso un'ultima volta prima di lasciarla andare." tirò su col naso e si portò le mani sul viso. "Quando mia moglie è morta ed è stata sepolta ho sempre pensato che prima o poi ci sarei finito io lì, accanto a lei. E ora vedrò questa foto invece, vedrò la mia bambina lì."
Baekhyun spostò lo sguardo su Chanyeol, sembrava molto triste. "Perdere una persona cara provoca un dolore incolmabile ed è una cosa che tocca sperimentare a tutti, non voglio in alcun modo alimentare queste brutte sensazioni, l'unica cosa che vogliamo è riuscire a trovare il responsabile della sua morte e lei potrebbe esserci molto d'aiuto, decisamente più di quello che crede, anche se è difficile le chiedo di provarci."
Annuì ripetutamente e guardò gli agenti, recuperando la foto che Baekhyun gli porse dopo averla osservata. "Andiamo." come stabilito si diressero in silenzio nelle sale interrogatori e si sedettero l'uno di fronte all'altro, poi Baekhyun cominciò a parlare. "Dove si trovava ieri notte?"
"A casa mia, a un'ora e mezza da qui." rispose, inarcando un sopracciglio.
"Sua figlia le ha mai parlato di qualche brutta situazione, di qualcuno che la perseguitava, c'era qualcuno che aveva dei conti in sospeso con lei o che poteva volere il suo male?"
L'uomo sembrava molto scosso da quelle domande. "Che io sapessi no, non sembrava mai preoccupata quando mi chiamava o quando ci vedevamo, non succedeva spesso... ma quando lei veniva a trovarmi, lo faceva sempre con tanto piacere." smise di parlare e guardò in basso, Baekhyun sapeva che doveva dirgli tutta la verità ma sapeva anche quanto difficile sarebbe stato per l'uomo accettarlo, probabilmente non voleva neanche venire a conoscenza di tutte quelle situazioni - per questo doveva cercare di non strafare.
"Sua figlia è stata già precedentemente interrogata da noi, glielo ha riferito?" domandò, l'uomo scosse la testa. "Stavamo indagando per un caso di droga e lei ci ha confessato di averne fatto uso."
"È quel bastardo del suo fidanzato, è lui che continuava a vendergliela, è così?" rispose, cominciando ad alterarsi. "Mia figlia non lo avrebbe mai fatto altrimenti, lui aveva una brutta influenza su di lei e io le ho ripetuto più volte di mandarlo al diavolo, non mi ha mai ascoltato."
"Signore, sua figlia ci aveva confessato di averlo lasciato da tempo, lo abbiamo arrestato -."
"Quanti mesi si farà? Non servirà a un cazzo, lui è pericoloso." disse, sollevandosi. "Non è mai stata quel tipo di persona, da adolescente non ha mai toccato neanche una sigaretta, poi ha cominciato a frequentare lui e altre cattive compagnie."
Baekhyun cambiò discorso dato che con Tyler, ormai, avevano già chuso. "Sua figlia non aveva il cellulare con sé, né nessun tipo di documento. Avremo bisogno di perquisire la sua casa per la ricerca di eventuali prove, il caso potrebbe trattarsi anche di rapina se non troviamo questi determinati oggetti a casa sua, e potremmo anche cercare di rintracciare il cellulare." gli passò un modulo. "Metta una firma lì in basso. Ha mai visto quest'uomo?" domandò, mostrandogli l'identikit di Sijoon.
"No. È lui?"
"No, ma potrebbe essere il mandante." gli fece sapere, lui spalancò gli occhi.
"Chi è che vorrebbe mandare ad uccidere mia figlia?"
"Stiamo provando a scoprirlo." disse, sollevandosi. "Se è pronto e non ha altro da dire, possiamo andare." magari gli avrebbe riferito altre cose strada facendo, sapeva che aveva sicuramente molte altre cose da condividere con lui, inoltre ora che aveva ricevuto la sua autorizzazione per perquisire la casa della ragazza sapeva che avrebbe trovato un sacco di indizi e prove utili lì, e che l'indagine sarebbe andava avanti dopo aver perquisito la sua abitazione.
Guidò in silenzio fino all'edificio dove risiedeva la scientifica, e una volta parcheggiato si diressero verso la sala principale. Non ci fu neanche bisogno di mostrare il distintivo o di presentarsi, l'uomo che si trovava alla reception sapeva già che se il capo della omicidi era lì, poteva esserci solo una spiegazione. "State cercando Jinyoung?" chiese, lui annuì. "Lui chi è?" domandò, indicando il padre della vittima che, chiaramente, non essendo in divisa era sospetto.
"È con me." rispose tranquillo il capo. "Chanyeol, resta un attimo con lui. Salgo solo io per vedere la situazione e dopo mi raggiungete." disse, il suo agente obbedì e nel frattempo l'uomo condusse il supervisore all'ascensore, inserì la sua chiave elettronica e premette il pulsante col piano relativo ai laboratori, non appena arrivarono sollevò la mano, Jinyoung era lì e stava parlando con un suo collaboratore. Si levò i guanti e uscì dalla stanza per andare a salutare il suo amico e collega.
"Ciao. Ti stavo aspettando." sorrise, poi gli porse la mano. "Sei qui da solo?"
"C'è il padre della vittima giù." gli fece sapere. "Com'è la situazione?"
Aprì la porta e gli indicò l'interno del laboratorio. "Entra." disse, il cadavere della ragazza era sotto un telo, lui prese un paio di fascicoli e cominciò a leggergli ciò che aveva scoperto. "Alla fine ci ho messo meno di quello che pensavo, non c'erano molte cose da visionare. La balistica si è occupata di analizzare sia i bossoli che i proiettili che ho estratto e ha scritto tutti i dettagli qui, ti faccio fare una copia del documento dopo ma non hanno trovato niente nei loro database. Poi -." sospirò. "Per quanto riguarda la vittima, il tossicologico è risultato positivo ed era anche parecchio ubriaca la notte dell'omicidio. Non ci sono segni di violenza o percosse sul corpo, era una ragazza in salute, c'era molta polvere da sparo sui suoi vestiti. Due colpi, uno sulla spalla e uno al cuore. Tutto qui."
Baekhyun rimase in silenzio per un paio di secondi. "Non abbiamo scoperto ancora niente, cosa dirò al padre?" si portò una mano sul viso e chiuse gli occhi. "Ascolta, penso che oggi pomeriggio andremo a perquisire la casa della ragazza. Puoi esserci?"
"Vedrò di liberarmi, altrimenti ti manderò i miei agenti migliori." gli mise una mano sulla spalla e lo scosse leggermente. "Falli salire." disse all'uomo che stava aspettando all'ascensore, lui tornò al primo piano e risalì con Chanyeol e il padre della vittima. Li fecero entrare e non appena Jinyoung scoprì il viso della ragazza l'uomo rimase lì, a guardarla. Mentre lui gli stava vicino ed era pronto a rispondere a eventuali domande Baekhyun si avvicinò al suo agente.
"Luhan ha detto che ha provato a chiamarti ma che il tuo cellulare è spento." gli disse, Baekhyun lo recuperò e provò ad accenderlo.
"È scarico." rispose rassegnato, riponendolo nelle tasche. "Che voleva?"
"Ha detto che i due agenti stavano aspettando davanti casa della ragazza scomparsa da troppo e che se ne sono andati perché il vicecapo gli ha detto di tornare, lei non torna. Ha anche detto che è possibile mandare lì un'altra unità di agenti, magari -."
"No, è tutto inutile. Dammi un secondo." si allontanò leggermente e guardò fuori dalla finestra, poi recuperò il suo walkie-talkie. "A tutte le unità, vi ricordo che c'è una ragazza scomparsa che potrebbe essere o un omicida o in serio pericolo, potrebbe essersi allontanata spontaneamente o potrebbero averla rapita. Ha i capelli lunghi e castani, è coreana, altezza nella media. Si chiama Yong Younhwa, se qualcuno avesse qualsiasi informazione, non esiti a contattarmi. Non abbiamo molto, ma potete trovare più informazioni e una sua foto nel nostro database."
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lost together - chanbaek
FanfictionBaekhyun è il capo di un distretto di polizia, Chanyeol un agente che spera di guadagnare un posto in quella specifica squadra; le loro vite si intrecceranno insieme alle loro storie passate, che torneranno alla mente di tutti quelli che ne erano st...