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Baekhyun si svegliò per colpa del suo gatto che continuava a miagolare e a camminargli addosso, sapeva che non avrebbe smesso finché non gli avrebbe dato da mangiare quindi si alzò e andò ad aprirgli una scatoletta di cibo. Dopo avergli cambiato anche l'acqua ritornò a letto, Chanyeol nel frattempo si era svegliato e aveva cominciato a guardare l'ambiente che lo circondava confuso. "Cosa è successo?" mormorò, sbadigliando immediatamente dopo e abbracciando l'altro non appena si rimise sotto le coperte.

"Il gatto aveva fame." gli fece sapere, Chanyeol mugolò qualcosa e chiuse gli occhi. Era ancora relativamente presto e il maggiore sperava di riaddormentarsi, dato che aveva detto che avrebbe voluto riposare fino a tardi. Non aveva pensato di mettere qualcosa sotto i denti però, e in quel momento lo stomaco gli faceva male, allo stesso tempo non voleva alzarsi di nuovo - avrebbe dovuto pensarci prima. "Fa freddo." disse poi, forse camminare per la casa senza vestiti non era stata una buona idea, gli era venuta la pelle d'oca e il contrasto con il corpo caldo di Chanyeol che sentiva contro il suo era parecchio evidente.

Quest'ultimo rise e aprì gli occhi per guardarlo, poi gli lasciò un bacio sulla fronte. "Posso riscaldarti se vuoi."

"Va bene." borbottò, avvicinandosi di più a lui. Si sentiva tremendamente felice in quel momento, i sentimenti che provava per Chanyeol erano forti e più il tempo passava, più faceva tesoro di tutti i momenti che passava con lui - qualsiasi cosa, anche la più stupida, era più piacevole se c'era lui al suo fianco. "Ora che ci penso, voglio preparare qualcosa di buono per colazione."

"Ti aiuto. Ti va di fare i pancake? Non li mangio da tanto tempo." domandò in risposta, si sollevò e recuperò il cellulare che aveva lasciato sul comodino a caricare. "Sono le nove, possiamo anche alzarci."

Baekhyun annuì e si sollevò, poi si voltò verso l'altro e lo guardò imbarazzato. Il minore stava cercando i suoi vestiti nello zaino che si era portato, man mano che recuperava gli indumenti li indossava. Si rivestì anche lui, ma prima di andare in cucina si diresse in bagno.

Ci misero un bel po' per fare i pancake, Chanyeol non aveva mai capito come dosare gli ingredienti e Baekhyun non sapeva come cuocerli senza rovinarli, ma alla fine riuscirono a prepararne un bel po', e uscirono anche abbastanza bene. "Non puoi mangiarli!" esclamò, bloccando il minore. "Dobbiamo metterci la cioccolata quindi ora la sciolgo a bagnomaria, non l'ho mai fatto prima ma avevo salvato un tutorial sul cellulare."

"Ma non hai un barattolo di cioccolata? Facciamo in fretta, ho fame." chiese confuso, lui scosse la testa. 

"Anche io ho fame ma porta pazienza. Devo fare un po' di spesa, non lo vedi che anche il frigo è vuoto? È già tanto se mi è avanzata una tavoletta di cioccolata." disse amareggiato. "Hey, vogliamo andare al centro commerciale insieme oggi?"

"È un appuntamento?"

Baekhyun non rispose, continuava a mescolare la cioccolata sperando che servisse a farla sciogliere più in fretta. "Vuoi andare a un appuntamento?" domandò guardandolo, lui annuì. 

"Non voglio che definisci andare a comprare la Nutella insieme un appuntamento, ma possiamo andare a prendere un gelato insieme." disse poi. "E possiamo fare una passeggiata in centro, ti va?"

"Si, va bene. Per pranzo possiamo prendere uno di quegli hamburger super calorici -." 

Lo interruppe. "Aspetta, ma non avevi detto che volevi mantenerti leggero?"

"Lascia stare e mangia, non avevi fame?" cominciò a versare la cioccolata sciolta sulle sue frittelle e gli passò una forchetta. Dopo aver fatto colazione Baekhyun sistemò un po' in casa e dopo essersi dati entrambi una sciacquata uscirono insieme. Il maggiore si sentiva benissimo, lui e Chanyeol cantavano le canzoni che trasmettevano alla radio spensierati e facevano continuamente battute stupide, tutta quella tranquillità lo metteva di buon umore, non avrebbe potuto passare una mattinata più piacevole. "Puoi prendere una moneta nel mio portafoglio?" domandò, sterzando verso il parcheggio. Chanyeol lo aprì e gliene passò una, Baekhyun la inserì nella macchinetta e dopo aver recuperato il biglietto il cancello automatico si aprì, una volta parcheggiato scesero e si diressero verso il corso.

C'era un sacco di gente, erano tutti emozionati e caotici a causa del nuovo anno e stavano facendo gli ultimi acquisti. "Cosa vuoi comprare?" chiese Chanyeol.

"Di solito non programmo niente, guardo le vetrine e scelgo le cose che mi piacciono di più. Perché mi guardi così?" cambiò discorso, il minore rise e gli portò una mano sui capelli, sistemandoglieli. "Stanno bene ora?"

"Sei bellissimo." disse, accarezzandoglieli un altro po'. Dopo averglieli lisciati per bene ritirò la mano e la avvicinò alla sua, Baekhyun ci mise un po' per cogliere il segnale ma dato che l'altro non si allontanava fece due più due - imbarazzato fece intrecciare le loro dita e continuarono a camminare tenendosi le mani.

Passarono una mattinata tranquilla insieme, non fecero granché se non comprare cose inutili e chiacchierare, ma fu bello rilassarsi in quel modo. Come previsto, quando cominciarono ad avvertire la fame andarono a un fast food e pranzarono lì. "Dopo andiamo a mangiare il gelato?" domandò il maggiore, ingerendo un grosso numero di patatine. Era come se non ci fosse limite alla sua fame.

"Conosco la gelateria migliore della città, vedrai, dopo mi chiederai di portartici ogni settimana." sorrise. Subito dopo aver finito di pranzare si misero in viaggio verso il luogo in questione, e Baekhyun rimase davvero affascinato, il locale era bellissimo e il gelato - che era la cosa che gli interessava di più - il più buono che avesse mai provato. "Com'è il tuo?" domandò Chanyeol non appena uscirono dal negozio, lui lo guardò con gli occhi sognanti e sorrise.

"Buonissimo." esclamò. Camminarono verso una delle piazze più famose della città che si trovava lì vicino, sebbene si stessero muovendo a piedi da ore nessuno dei due era stanco - erano abituati a camminare tanto, ma il motivo principale era il fatto che si stessero entrambi divertendo. "Non c'è tanta gente." disse, poi si sedettero su una panchina per riposare un po'. "Hey."

"Dimmi piccolo."

"Oh, andiamo." ridacchiò imbarazzato. "Niente nomignoli."

"No? Stanotte ti piacevano però." gli ricordò, l'altro diventò improvvisamente rosso e gli pizzicò un braccio. "Va bene, niente nomignoli. Che stavi dicendo?"

Baekhyun sorrise, fiero di aver fatto valere la sua pretesa. "Volevo ringraziarti."

"Di cosa?" domandò, lo vide distogliere lo sguardo e mentre teneva il braccio intorno al suo collo cominciò ad accarezzargli la spalla con le dita.

"Di essere così gentile con me, ti preoccupi sempre un sacco." si bloccò per un attimo. "Grazie per aver scelto di passare questi giorni con me e non dalla tua famiglia, di non avermi lasciato da solo."

Il più piccolo annuì, sorridendo e preparandosi a parlare. "È perché ci tengo tanto a te, Baekhyun." disse sinceramente. "E poi non lo faccio solo perché mi preoccupo ma anche perché passare del tempo con te è sempre bello. Anche se stiamo quasi sempre insieme a lavoro, quello e stare qui ora non è la stessa cosa, adesso è più speciale."

"Ci sai proprio fare con le parole." esordì, prendendogli la mano e stringendogliela forte. "Scommetto che al liceo cadevano tutti ai tuoi piedi."

"Veramente non è stato proprio così, il mio primo bacio l'ho dato a diciotto anni, prima di allora non ho avuto nessuna relazione. A volte le ragazze mi scrivevano, mi lasciavano lettere sul banco, mi chiedevano di studiare insieme - ovviamente a me non interessavano quindi le snobbavo, e alla fine mi sono fatto una brutta reputazione." rise ripensando a quel periodo della sua vita. "Avevo tanti amici però, per questo non mi sentivo solo."

Baekhyun ascoltava interessato, felice di poter imparare cose nuove sul ragazzo. "Io ho avuto molti ragazzi al liceo." disse poi, sorridendo e guardando l'altro cambiare espressione. "Ogni volta era meno seria della precedente e alla fine mi sono stancato di tutta quella superficialità, quindi sono rimasto da solo per molto tempo e mi sono concentrato sulla carriera."

"Quindi eri popolare, me lo sarei dovuto aspettare." ridacchiò. "La mia prima relazione è stata una tragedia, all'inizio io ero sovreccitato solo perché lui era il mio primo ragazzo, assecondavo qualsiasi cosa dicesse - non fraintendermi, non mi ha mai trattato male o altro, ma avevo bisogno di concentrarmi di più su me stesso prima di buttarmi in una relazione, e non lo avevo capito perché ero troppo accecato dalla voglia di sentirmi finalmente parte di qualcosa." riprese fiato e lo guardò negli occhi. "In una relazione non bisogna annullare una delle due parti, devono essere entrambe molto forti altrimenti si rischia di rendere la cosa a senso unico."

"Hai ragione." si limitò a rispondere. Si poggiò sulla sua spalla e rimase in silenzio, dopo un po' vide un paio di goccioline d'acqua formarsi sui jeans chiari del minore. "Sta cominciando a piovere."

lost together - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora