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Sehun sospirò e cercò di mettersi comodo, era sdraiato lì da ore e la situazione sembrava essersi totalmente bloccata. Cominciò ad agitarsi quando sentì dei passi provenire dalle scale, segno che qualcuno le stava salendo e che poteva trattarsi dell'uomo con cui avrebbe dovuto avere a che fare. Qualcuno infilò la chiave nella serratura della porta della stanza in cui si trovava in quel momento, quindi si spostò verso il muro per allontanarsi il più possibile da lì. Ad entrare nella stanza fu la ragazza, quella che poco tempo prima gli aveva dato un pugno. "Ah, sei tu."

"Ci conosciamo?" chiese lei. "Mi hanno chiesto di controllare se fossi ancora vivo, bene -."

"Aspetta!" urlò, stava per andarsene di nuovo. "Quando potrò andarmene? E quando mi restituirà i miei soldi quel tuo amico?"

"Lui non è mio amico." lo guardò minacciosa. Non sembrava una cattiva ragazza, anzi, aveva un'aria sottomessa e non credeva che quello fosse il suo posto, lei non apparteneva lì. "Gli hai dato un pugno perché lui non ti piace, quindi perché credi che dovrebbe piacere a me? Ma avresti fatto meglio a non fare quella scenata, sappilo."

"Quindi anche tu mi hai dato un pugno perché non ti piaccio?" domandò, alzandosi a fatica dato che aveva le mani bloccate. Si avvicinò piano alla ragazza e lei si portò una mano sulla tasca, come a voler fargli notare che aveva un'arma con sé. "Va bene, calma."

Sollevò gli occhi al cielo e uscì dalla stanza, chiudendo la porta a chiave. Sehun imprecò e si distese di nuovo a terra. "Va tutto bene." gli riferì l'agente. "Abbiamo ancora tutto il giorno, non avere fretta."

"Non è questo." mugolò. "È che devo davvero andare in bagno."

Chanyeol si portò una mano sul volto, sconvolto. "Unità Q02, un'auto nera ha appena usato l'entrata dal retro per raggiungere il garage." riferì un agente. "Dall'auto è sicuramente sceso un uomo, c'era qualcun altro con lui ma è già andato via, non siamo riusciti a vederlo."

"Potrebbe essere lui, magari è appena tornato. Sehun, ci sei? Stai attento e segui il piano."

Nessuna pattuglia era riuscita a vedere chi altro ci fosse nell'auto e ormai erano tutti pronti nel caso ci fosse stato l'imminente bisogno di agire. "Tu come fai ad essere così tranquillo?" domandò Chanyeol di colpo, guardando il suo collega. "L'uomo che ami sta rischiando la sua vita in questo momento."

"Io non sono tranquillo." rispose sorridendo Luhan, scuotendo leggermente la testa e sospirando. "Ma... cosa posso farci? È un duro, non succederà niente, lo so. Tenetevi pronti e aspettate il segnale, non muovetevi fino a che non sarò io a dirlo." disse, tenendo premuto il pulsante della ricetrasmittente.

Sehun aveva poggiato l'orecchio al pavimento, come per cercare di sentire le voci provenire dal piano di sotto. Non riusciva a capire di cosa stessero parlando. Riuscì subito a sentire dei passi pesanti però, venivano dalle scale e si sentì ancora più agitato quando la serratura cominciò a muoversi, segno che qualcuno stava entrando. "Agente Oh, aggiornaci subito."

Deglutì e vide la porta aprirsi, non appena sollevò lo sguardo e incrociò gli occhi dell'uomo che si trovava davanti a lui sbiancò. "Sehun?" domandò, sembrava decisamente incredulo. "Che cazzo ci fai qui?"

"Lo conosci?" chiese l'uomo che si trovava accanto a lui. "Il capo non è ancora arrivato, che si fa?"

"È della polizia, lo conosco eccome." rispose. "Ammazziamolo."

"Non pensavo che avrei incontrato proprio te, che sorpresa piacevole." disse Sehun, guardando Jongin dritto negli occhi. "Siete in trappola. Ho perso il conto di tutte le pattuglie che ci sono fuori questa casa e ora che stanno per entrare... vi arresteranno tutti." sorrise e si sollevò, sempre in modo molto lento. Lo guardò negli occhi e inarcò le sopracciglia. "Sai come funzionano queste cose, ne hai preso spesso parte anche tu. Chi è che ha vinto ora, bastardo?"

lost together - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora