"Ci hai veramente rovinato la serata Naesun." esordì Luhan, entrando nella sala degli interrogatori e fissando la ragazza. "Devo ammetterlo, avevo detto al mio agente di sbagliarsi, credevo fosse da matti sospettare di te ma a quanto pare quello che si sbagliava ero io. Allora, vuoi raccontarci cosa è successo?" domandò sedendosi di fronte a lei, seguito da Sehun.
"Parlatene con un avvocato." gli rispose, il ragazzo annuì e spostò lo sguardo sul suo collega.
"Vai a chiamare l'avvocato, hai già dato il suo nominativo, no? Ma vedi Naesun -." continuò a parlare. "La scientifica sta analizzando le tracce di DNA presenti sulla tua borsa, sono state ritrovate anche le scarpe che hai usato la notte dell'omicidio e ci sono macchie di sangue anche lì, inoltre i tabulati telefonici ci fanno capire che è effettivamente successo qualcosa quella notte. Non hai un alibi credibile, possiamo facilmente procurarci i mandati per controllare i tuoi apparecchi elettronici e incriminarti così, ma voglio proporti un accordo per cercare di alleggerire la tua pena."
Lei scosse la testa e sorrise. "Se credi che parlerò ti sbagli di grosso."
"Sei tu che ti sbagli Naesun." rispose subito, non la riconosceva più e quella situazione stava disturbando anche lui, fu impossibile non pensare a Kyungsoo in quel momento - gli aveva parlato per pochi secondi e non sapeva come si sentisse. "Non hai neanche venticinque anni, ci sono così tante cose che devi ancora sperimentare ma tu preferisci ricevere una condanna per omicidio? Resterai in carcere per tutta la vita o per abbastanza tempo da perdere gli anni migliori che potresti vivere. Potresti collaborare, invece." cercava sempre di mettere i criminali alle strette e di portarli a confessare più dettagli possibili, anche se ciò avrebbe significato mentire. Con Naesun non avrebbe funzionato, lei era determinata a non aprire bocca, forse non rendendosi conto della situazione.
La ragazza ci mise un paio di minuti prima di dire qualcosa. "Non rinuncerò a nessuno dei miei diritti, voglio un avvocato."
"Sta arrivando." parlò Sehun, era appena rientrato nella stanza. "Sappi solo che se le tracce di DNA combaceranno con quello della vittima, e credo proprio che succederà, neanche il migliore avvocato della Corea riuscirà ad evitarti una condanna di almeno trentacinque anni. Per non parlare del fatto che sei affiliata con Sijoon, e che uno dei vostri ha quasi ucciso il nostro capo. Parla pure con il tuo avvocato." recuperò il fascicolo e si preparò ad andarsene. "Certo che uccidere una ragazza mentre si ha un fidanzato che lavora nella omicidi è veramente da bastardi. Se non parlerai mi assicurerò personalmente che tu marcisca in carcere per il resto della tua vita, a dopo."
Entrambi uscirono dalla stanza, la ragazza si lasciò andare solo in quel momento. Non riusciva a trattenere le lacrime, sapeva di non avere più scelta. Anche Kyungsoo stava piuttosto male, e come biasimarlo. Le sue lacrime non erano di tristezza ma di delusione e rabbia, e non riusciva proprio a smettere di farle uscire e di tremare, si sentiva stupido per averci creduto e per averla amata. I due entrarono nella stanza e lo videro subito, non era in condizioni invidiabili - se ne stava sul divano, con la schiena inarcata e le mani sul viso. "Kyungsoo." lo richiamò Luhan, si avvicinò a lui e lo fece sollevare. "Vieni." disse, allargando le braccia e stringendolo forte. "Mi dispiace così tanto."
Anche Sehun gli si avvicinò per cercare di consolarlo, gli portò una mano sulla spalla e lo guardò. "Non puoi piangere per una persona del genere, non se lo merita."
"Hai passato quasi un anno con lei, è normale che non sia facile." Luhan sorrise e gli accarezzò la schiena. "Devi andare a parlare con il direttore, ce la fai o gli dico di aspettare?" chiese allontanandosi.
"Posso farlo." rispose, sollevandosi e guardando l'ora. "Ha chiesto un avvocato?" il cinese annuì in risposta. "Sa che non servirà a niente, vero?"
Si scambiarono un'occhiata piena di delusione, poi recuperò il cappotto e si diresse verso l'ufficio del direttore. Era piuttosto arrabbiato. Non credeva che fosse normale che tutti i partner dei membri di quella squadra fossero degli omicidi, non gli sembrava affatto possibile, era una cosa che in quarant'anni di lavoro non gli era mai capitata di vedere. "Hai mai rivelato informazioni riservate a Kim Naesun?"
"Mai." rispose. "Le assicuro, anzi, le giuro, che non le ho mai parlato di nessun caso. A casa ho vari computer e sono tutti protetti da password, inoltre non c'è materiale sensibile o relativo al lavoro, lei non avrebbe mai potuto accedervi. È la verità, non mi piace che vengano invasi i miei -."
"Ascolta agente Do, questo è inaccettabile e va al di là di qualsiasi forma di tolleranza che io possa avere, ho chiuso gli occhi una volta e Jongin ha quasi ucciso il tuo capo, ho chiuso gli occhi una seconda volta e la tua fidanzata ha assassinato una ragazza."
Kyungsoo scosse la testa, non capiva cosa intendesse, perché non era dalla sua parte? Non sapeva cosa volesse fargli. "Signore, non mi sono mai trovato davanti a una situazione del genere ma non voglio essere sospeso, tant'è che ho collaborato per incastrarla -."
"Era il minimo che potessi fare." rispose, infuriato. "Non voglio dare la colpa a te, mi fido ciecamente di tutti voi, forse del novellino un po' meno." il suo tono di voce era diventato più calmo. "Ma voglio che tu sappia che questa situazione non deve arrivare ai media, perché ci distruggerebbero. Manteniamo un profilo basso. Dovete farla parlare, lei potrà anche farsi dieci anni di carcere in meno ma voglio che tutti quelli che c'entrano con questa storia e sottolineo tutti vengano incastrati al più presto. Voglio sapere dove si trova Jongin, voglio trovare il bastardo che comanda e voglio sbatterlo in prigione per tutta la vita. Lei ha ucciso una ragazza e non merita di passarla liscia, ma Sijoon ne ha uccise chissà quante di persone e non so te, ma più di ogni altra cosa voglio trovare lui in questo momento. Sono stato chiaro? E voglio che si diffondano entrambi gli identikit, immediatamente."
"Chiarissimo." disse piano, non gli aveva mai fatto un discorso simile e doveva ammettere che era spaventoso quando si arrabbiava. "Riferirò ai miei colleghi le sue parole. Ho una domanda -." si bloccò e aspettò il suo consenso. "Come facciamo a mantenere un profilo basso se diffondiamo gli identikit?"
"Avete il dovere di diffondere quelle foto Kyungsoo, non voglio sentire storie, tenete la ragazza fuori da questa storia e che non si sappia in giro che voi avevate una relazione. Ora puoi andare, ci penso io ad avvisare Baekhyun dato che devo fare un discorso anche a lui." sollevò la cornetta del telefono e si preparò a chiamarlo.
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lost together - chanbaek
FanfictionBaekhyun è il capo di un distretto di polizia, Chanyeol un agente che spera di guadagnare un posto in quella specifica squadra; le loro vite si intrecceranno insieme alle loro storie passate, che torneranno alla mente di tutti quelli che ne erano st...