"Come sta tua madre?" domandò Baekhyun, addentando il suo panino. Nella pausa pranzo la prima cosa che aveva fatto era stata chiamare Chanyeol e stavano parlando da poco, per cui non era ancora riuscito a fargli quella domanda. "Si è ripresa, vero?"
"Sta bene, non è niente di grave, ora sta pranzando e io sono uscito un attimo perché l'infermiera doveva cambiare la signora che sta di fianco a lei." spiegò, percorrendo il corridoio e fissando i quadri colorati dipinti dai bambini che erano affissi alle pareti. "Tu come stai? Come va a lavoro?"
Baekhyun non poteva dirgli di quello che era successo perché lo avrebbe fatto sentire ancora più in ansia e non voleva mettergli tensione, sapeva anche che Chanyeol si sarebbe arrabbiato se glielo avesse tenuto nascosto. Però era meglio non fargli sapere niente per il momento, dopotutto era da sua madre, non voleva allarmarlo inutilmente. Quella mattina avevano ucciso un altro poliziotto, si trattava di un uomo che aveva più di trent'anni di servizio e che faceva parte della scientifica, gli avevano sparato e avevano spedito il bossolo al suo dipartimento, di nuovo. Nessun'impronta, nessuna prova, nessun testimone, niente di niente. "Va tutto bene." fece una pausa e cercò di non pensare a quello che era successo. "Senti, stasera quando torni puoi venire da me?"
Chanyeol rimase un po' stranito da quella richiesta, non era la prima volta che glielo domandava, ma era la prima volta che il suo tono di voce era così serio e gli sembrava di percepire che qualcosa non andasse. "Sicuro, cosa è successo?"
"No, niente." continuò. "È che Kyungsoo non può fermarsi per la notte e preferirei non stare da solo, se per te non è un problema. Puoi anche prendermi al volo e possiamo andare a casa tua se per te è più comodo, basta che stiamo insieme."
"Non è un problema, rimango da te tanto ho lasciato dei vestiti di ricambio in macchina e dovrei passare da casa tua comunque, fermarmi mi conviene." rispose emozionato, Baekhyun riusciva a immaginare il suo sorriso, era certo del fatto che stesse sorridendo in quel momento. "Sarò lì per le nove così dovrai stare da solo soltanto per un po', va bene?" sapeva che Baekhyun aveva paura, la percepiva e non voleva che fosse costretto a sentirsi in quel modo, voleva solo proteggerlo.
"Si, stai tranquillo e guida piano." gli raccomandò. "Ora vado, Sehun sta litigando con la donna della mensa e non ho capito perché, poi devo anche finire di mangiare e rimettermi a lavoro. Ci sentiamo, okay?"
"Va bene Baek." disse lui, un po' pensieroso. "A stasera."
Baekhyun rispose con dei versi che di umano non avevano niente e riattaccò, si alzò di colpo e corse da Sehun, gli diede una pacca sulla spalla e quest'ultimo si voltò offeso. "Che cazzo fai?" chiese. "La signora mi sta raccontando delle cose divertentissime, devi sentirla, da giovane era proprio una tosta."
"Hey, io sono ancora giovane!"
E lui che aveva seriamente pensato che stessero litigando, visto tutto il casino che stavano facendo. Si sentì subito preoccupato, aver parlato con Chanyeol gli aveva fatto ricordare di tutto quello che era successo e detestava il suo sesto senso che gli faceva credere che sarebbe successo qualcosa di brutto. Il ragazzo aveva accompagnato Sehun fuori e lo stava guardando mentre fumava una sigaretta, sospirò rumorosamente e lui lo guardò confuso. "Perché fai così?" gli domandò.
"Primo, fumi così tanto che fossi Luhan ti prenderei a pugni." disse, Sehun rise e lo guardò.
"È dall'università che va così, lo sai benissimo. Guarda che non mi fa poi tanto male, fumo solo durante le pause, a casa non lo faccio mai." si giustificò, tirando fuori dalla tasca il suo pacchetto di sigarette e agitandolo. "Sento che prima o poi proverò a smettere, ma oggi non è il giorno, probabilmente impazzirei se fossi costretto a smettere di punto in bianco."
STAI LEGGENDO
lost together - chanbaek
Hayran KurguBaekhyun è il capo di un distretto di polizia, Chanyeol un agente che spera di guadagnare un posto in quella specifica squadra; le loro vite si intrecceranno insieme alle loro storie passate, che torneranno alla mente di tutti quelli che ne erano st...