Chanyeol se ne stava sdraiato con la schiena contro la parete, aveva il suo PC poggiato sulle gambe e stava premendo ripetutamente il tasto per andare in basso, controllava il lungo elenco di idee per varie vacanze e cercava di sceglierne una adeguata a lui e Baekhyun, ma c'era l'imbarazzo della scelta e ogni proposta era migliore della precedente. Non che gli sarebbe dispiaciuto andare in qualsiasi posto, ma dato che dovevano starci per un bel po' di giorni non voleva sprecare metà del suo stipendio per una brutta vacanza, per quel motivo doveva fare attenzione a cosa sceglieva. Erano passati due giorni da quando avevano arrestato Sijoon e le acque si erano finalmente calmate, erano tutti più rilassati e in quel momento volevano solo riprendersi, soprattutto Baekhyun che ne aveva viste talmente tante che credeva di aver affrontato ormai tutto nella sua vita.
La notte dell'arresto erano andati insieme a casa di Chanyeol perché il maggiore voleva stare lontano dal suo appartamento per un po', ma non era riuscito a chiudere gli occhi neanche per cinque minuti. Ogni tanto pianse, nonostante tutti i brutti pensieri si sentiva sollevato, per il resto continuava a pensare a quello che era successo. Pensava a come era rimasto pietrificato quando lo aveva visto, a come non era riuscito a fare niente. Continuava a pensare al fatto che sarebbe potuto morire, quella era la cosa che più lo faceva stare male, sarebbe bastato il minimo errore e Sijoon avrebbe potuto ucciderlo senza pietà e senza problemi. Per quel motivo non era riuscito a dormire, perché preferiva restare a guardare Chanyeol, perché era immensamente felice di essere vivo e non voleva neanche un minimo assaggio dell'oblio e di quello che si prova una volta morti.
Però si sa, gli esseri umani hanno bisogno di riposo. Il giorno dopo passarono tutto il tempo in ufficio a completare delle pratiche e a interrogare Sijoon. Naturalmente lo accusarono di vari omicidi, ma a parte quello - che era la cosa più grave in assoluto - la lista di tutti i suoi reati era infinita, e avrebbe sicuramente passato in cella il tempo che andava da quel momento fino alla fine dei suoi giorni, o almeno, speravano che così fosse. Dopo tutte quelle questioni si erano ritirati di nuovo a casa del minore e Baekhyun stava finalmente dormendo, il più piccolo staccò per un minuto gli occhi dallo schermo e lo guardò, sembrava sollevato e vederlo così gli riempiva il cuore di gioia. Sorrise e gli portò una mano sulla guancia, poi gliela accarezzò lentamente. Voleva solo passare del tempo con lui in quel momento per cui allontanò il computer dal suo corpo e si distese. Non si sentiva in colpa a disturbarlo perché erano le nove e mezza del mattino e loro erano a letto dalle undici, per cui aveva dormito abbastanza. Gli tracciò una linea lungo la punta del naso e lo abbracciò, chiuse gli occhi e si godette quella bella sensazione. "Chan." mormorò l'altro, cercò di liberarsi dalla sua presa soffocante aprendo gli occhi a fatica.
"Piccolo, ciao." gli rispose, togliendogli i capelli dalla fronte e lasciandogli il viso scoperto. "Hai dormito bene?"
"Mh mh." annuì, facendosi spazio e poggiandosi sul suo petto. "Ho sognato qualcosa, ma non ricordo cosa... però non mi interessa." rise in modo leggero e cercò la sua mano, non appena la trovò la strinse forte. "Mi fa male lo stomaco."
"È perché hai fame?" domandò. "Se vuoi ti preparo qualcosa."
Sorrise e gli portò le mani dietro la nuca, poi lo attirò a sé e lo fece poggiare sul suo corpo. "Dopo."
Baekhyun non credeva che il modo in cui Sijoon aveva tentato di agire fosse stato banale, scontato o poco ingegnoso, anzi - era stato proprio nel suo stile. Lo aveva sorpreso, lo aveva spaventato, gli aveva fatto capire di non essere niente in confronto a lui e lo aveva minacciato, gli aveva ricordato di quello che aveva fatto, lo aveva mortificato e lo aveva fatto sentire insignificante. E per quanto potesse essersi sentito male, in quel momento era soddisfatto perché Chanyeol aveva ragione, ormai era finita ed era andato tutto bene, la giustizia aveva vinto. "Baek." Chanyeol lo richiamò, dopo avergli lasciato un ultimo bacio sul collo si sollevò e poggiò la fronte sulla sua. I suoi capelli ondulati ricadevano sul viso del maggiore, che chiuse gli occhi infastidito, a quel punto il più piccolo rise e si spostò in modo da non accecarlo, poi si poggiò di nuovo contro il suo viso. "Ti amo, lo sai?"
Il ragazzo sorrise e lo guardò con un'espressione sorpresa. "Era da così tanto tempo che qualcuno non me lo diceva... in modo sincero." si era un po' imbarazzato, guardò altrove per un paio di secondi e poi cercò di nuovo gli occhi del più grande. "Anche io ti amo."
"E se tu non fossi qui con me probabilmente mi sentirei incompleto." continuò a parlare, riprendendo a baciarlo. "Invece mi sento felice, sono proprio contento di stare con te."
"Per la nostra vacanza voglio andare su un'isola tropicale, voglio una camera con vista mare e voglio... che possiamo svegliarci e andare direttamente in spiaggia ogni giorno, poi voglio che duri almeno una settimana e che ci riposiamo per bene durante quel periodo. Che dici?"
"Dico che se sarà così possiamo partire anche adesso." rispose lui, si era stancato di sorreggersi sulle mani quindi invertì le posizioni, cercò di portare l'altro sul suo corpo e allo stesso tempo di non fargli male. "Devi mangiare qualcosa, sei così leggero."
"È per portarmi dove vuoi, puoi prendermi in braccio."
Chanyeol si sollevò e provò a mettergli le mani sotto le braccia per afferrarlo. "Posso? Allora ti porto in salotto e ti preparo qualcosa da mangiare, ci stai?" sorrise e cercò di sollevarlo, non ci mise molto a farlo. "Andiamo!"
Prima che potessero partire c'era una cosa che dovevano affrontare, il processo di Sijoon era di estrema urgenza ed era stato fissato per qualche giorno dopo, naturalmente dovevano essere entrambi presenti, se non erano totalmente rilassati era solo per colpa di quella questione. "Piano." gli raccomandò, Chanyeol lo adagiò delicatamente sul divano e per poco non si sbilanciò e cadde su di lui.
"Dimmi cosa vuoi. Tè, caffè, cioccolata calda, frittelle, noodles." parlò, aprendo la credenza. "E biscotti che avevo dimenticato qui, wow, appena aperti erano buoni, chissà se sono ancora commestibili."
"Magari passo i noodles per colazione, scegli tu. Non mi fido neanche dei biscotti visto come li hai descritti." sorrise e lo guardò, Chanyeol ricambiò e inarcò un sopracciglio. "Chan." cambiò discorso e assunse un'espressione preoccupata. "Oggi puoi accompagnarmi? Ho bisogno di andare."
Annuì e versò del latte in un bicchiere, cominciando a mescolarlo insieme al caffè freddo. "Va bene."
- - -
Chanyeol camminava da solo per il corso della città, aveva comprato un paio di scarpe e teneva la busta di carta tra le mani. Dato che era quasi ora decise di ritornare al palazzo in cui aveva lasciato Baekhyun, aveva già dimenticato la strada da percorrere quindi si addentrò per i corridoi e cercò la sala in cui era andato circa un'ora prima, la ritrovò e salutò la segretaria che aveva già conosciuto. Si sedette su uno dei divanetti color giallo acceso e cominciò a leggere i vari volantini affissi ai muri nell'attesa, a un certo punto la porta dello studio del dottore si aprì di colpo e vide Baekhyun uscire. Quest'ultimo lo guardò e gli rivolse un sorriso spento, poi si avvicinò a lui e gli chiese di uscire. "Com'è andata?" domandò Chanyeol, guardandolo e prendendogli la mano per cercare di trasmettergli un po' di forza.
"Non vedevo l'ora che finisse." gli confessò.
Capì che non aveva voglia di parlarne per cui annuì, continuava a guardare a terra e a evitare le pozzanghere varie, per fortuna aveva smesso di piovere da un bel pezzo e potevano fare una passeggiata. "Non ho preso niente da mangiare e vicino alla fontana c'è un bar che sembra carino, hai fame?"
"Va bene, anche io ho un po' di appetito." sorrise e sollevò lo sguardo, poi indicò le montagne. "Guarda, c'è un arcobaleno dietro tutti i palazzi."
STAI LEGGENDO
lost together - chanbaek
FanfictionBaekhyun è il capo di un distretto di polizia, Chanyeol un agente che spera di guadagnare un posto in quella specifica squadra; le loro vite si intrecceranno insieme alle loro storie passate, che torneranno alla mente di tutti quelli che ne erano st...