"Possiamo andare a casa ora, il turno è finito."
Chanyeol non disse niente, recuperò velocemente le sue cose e sollevò la testa. "Io vado in ospedale."
"Aspetta un secondo." Luhan lo bloccò e gli si avvicinò. "Chanyeol, se lui si sveglierà prima di domattina ci avviseranno, è tardi ed è meglio se vai a casa a riposare. Abbiamo bisogno di te." lo costrinse a guardarlo. "La seconda squadra sta perlustrando la zona da ore e probabilmente domani toccherà a noi agire, devi essere lucido."
Chanyeol annuì. "Ma lui ha bisogno di me, starò bene. Ci vediamo domani." non recuperò neanche qualcosa da mangiare - dato che l'ascensore era fermo al dodicesimo piano e non aveva voglia di aspettarlo prese a scendere le scale, si ritrovò nel parcheggio in un batter d'occhio. Le tempie gli pulsavano e dopo tutte quelle interminabili ore voleva solo sedersi accanto a Baekhyun e guardarlo riposare, avrebbe pagato se fosse stato costretto a farlo, voleva solo poter stare accanto a lui e anche se avrebbe continuato a dormire, anche se non avrebbe potuto parlare con lui vederlo gli sarebbe bastato, inoltre sapeva che senza andare da lui non sarebbe riuscito a riposare con calma, aveva bisogno di sentire la sua presenza. Raggiunse l'ospedale, non era molto lontano dalla centrale quindi ci mise poco, quella volta prese l'ascensore e una volta arrivato davanti la camera in questione vide l'agente - incaricato di controllare che nessuno facesse del male a Baekhyun - addormentato. "Amico." disse, mettendogli una mano sulla spalla. "Vai a casa, ti do il cambio."
Il ragazzo si alzò stordito, poi annuì e si allontanò. Chanyeol guardò a destra e a sinistra, non c'era nessuno quindi aprì indisturbato la porta della stanza del suo fidanzato ed entrò. Lui era ancora lì, riusciva a vedere la sua frequenza cardiaca sullo schermo di quello che sembrava un vecchio televisore, era terribilmente stanco ma non riuscì a non sorridere vedendolo semplicemente respirare. Trascinò una sedia accanto al suo letto e lo guardò in silenzio. "Mi dispiace così tanto." mormorò, sapeva che non lo avrebbe sentito, sapeva che non si sarebbe svegliato se non fossero passate almeno altre dodici ore ma voleva tanto parlargli in quel momento, voleva guardarlo negli occhi, voleva vederlo sorridere. Gli sfiorò un braccio e realizzò che aveva ancora la febbre, scottava davvero tanto. Sollevò la mano e la portò sulla sua fronte per cercare di arrecargli un po' di sollievo, le sue erano gelide, magari si sarebbe sentito meglio in quel modo. "Stanno facendo il possibile per trovare il colpevole, non devi preoccuparti. Hai fatto tanto per tutti, noi troveremo chiunque sia stato, ne sono sicuro. Devi solo riposare adesso." sorrise e lo guardò. "Ma magari prima svegliati e fammi sapere come ti senti, poi potrai anche dormire per giorni. Ora voglio sapere come stai." abbassò la testa e afferrò la sua mano, non la strinse forte, in quel momento aveva paura di fargli male anche solo accarezzandolo.
Circa quindici minuti dopo cominciò a sentire delle voci provenire dall'esterno della stanza, cominciò ad insospettirsi dato che non aveva idea di chi potesse essere. "È qui?" domandò, era una voce femminile. Non appena la donna entrò nella camera guardò dapprima il ragazzo disteso a letto, poi Chanyeol. "Lui chi è?"
"Sono Park Chanyeol, un agente della omicidi e ho l'obbligo di stare qui." disse sicuro di sé. "Lei chi è?"
"Sono la madre di Baekhyun." camminò piano verso il letto e guardò suo figlio, Chanyeol quasi sbiancò - non si aspettava di incontrare quella donna in un contesto simile. "Mi ha chiamata il direttore, ho fatto il prima possibile. Dio, mi fa sempre morire di paura." gli prese la mano e spostò lo sguardo su Chanyeol. "Resto qui stanotte."
Chanyeol si alzò e le lasciò il posto sulla sedia accanto a suo figlio. "Prego." disse piano.
"Si sa chi gli ha sparato?" chiese, accarezzando dolcemente i suoi capelli. La donna aveva un viso veramente amichevole, allo stesso tempo sembrava giustamente triste e affranta. "Ne ha passate tante e ora anche questa, non voglio immaginare come si sentirà una volta sveglio." disse piano, e Chanyeol si sentì improvvisamente più triste di prima. Baekhyun sarebbe riuscito a gestire tutto? Voleva solo che non si desse la colpa per quello che era successo, eppure era certo del fatto che visto il suo carattere l'altro sarebbe stato fin troppo arrabbiato con sé stesso. "Chanyeol." ripeté il suo nome. "Baekhyun mi ha parlato di te."

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lost together - chanbaek
Fiksi PenggemarBaekhyun è il capo di un distretto di polizia, Chanyeol un agente che spera di guadagnare un posto in quella specifica squadra; le loro vite si intrecceranno insieme alle loro storie passate, che torneranno alla mente di tutti quelli che ne erano st...