I due si svegliarono di colpo a causa del cellulare di Baekhyun che squillava rumorosamente, Chanyeol era talmente stanco che una fitta di dolore gli attraversò subito la testa, si sollevò piano e realizzò che l'altro aveva già risposto. Non riuscì a capire, si voltò per accendere la luce e si rigirò di nuovo verso il suo fidanzato, aveva riattaccato e si teneva la testa con le mani. "Che è successo?" chiese, rimettendosi sotto le coperte perché faceva fin troppo freddo. "Baekhyun?" domandò, sbadigliando successivamente.
"Hanno preso il capo, stava provando a oltrepassare il confine ma un poliziotto lo ha collegato all'identikit che gli avevamo fornito ed è appena arrivato in centrale. Menomale che tra un'ora ci saremmo dovuti alzare comunque, che cazzo, proprio ora." borbottò, allontanandosi dal suo letto caldo e dirigendosi subito verso il bagno. Chanyeol pensò che si sarebbe alzato tra un paio di minuti perché aveva bisogno di svegliarsi per bene prima, ma chiudere gli occhi lo portò a riaddormentarsi di nuovo. Quando Baekhyun ritornò in camera e lo trovò in quel modo si sentì davvero intenerito, si sedette accanto a lui e gli accarezzò il viso. "Chan." disse piano, lui mugolò qualcosa infastidito e aprì gli occhi. "Devo prendere un secchio d'acqua?"
"Mi alzo." gli rispose piano, lo guardò senza dire niente per una decina di secondi e poi portò entrambe le mani dietro la sua nuca e lo attirò a sé per lasciargli un bacio. Senza aggiungere altro si diede una sistemata, si rivestì, bevve dell'acqua e si mise poi alla guida. Era veramente stanco ma sollevato, avevano preso il principale collaboratore di Sijoon, colui che li avrebbe condotti da lui. O almeno, era quello che sperava. "Come ti senti?"
Baekhyun sorrise. "So che sembra strano, ma stanotte ho sognato che eravamo in vacanza insieme. Sarà che prima di addormentarmi ci ho pensato tutto il tempo... ma è stato bello." lo guardò e poi spostò lo sguardo sulla strada. "E adesso siamo qui. Sono un po' preoccupato perché sta succedendo tutto in fretta - parlo del caso."
"Io sento che andrà bene." gli disse, era fiducioso. "Però tu sembri stanco e questo mi preoccupa un po'."
"Non sembro, lo sono." rispose, passando il dito sullo stereo e togliendo gli acari di polvere che si vedevano in controluce. "I poliziotti bravi sono destinati a essere stanchi e io sono stato peggio di così, fidati."
"Quelli bravi?"
"Ci sono anche gli incompetenti, ovvio." ridacchiò. "Per fortuna che hanno fermato quel bastardo alla frontiera, se fosse scappato sarebbe finita. Finita. Almeno questo è positivo." una volta parcheggiato si diressero subito verso le sale degli interrogatori, Baekhyun si fermò per il corridoio, a parlare con un agente che si teneva un fazzoletto sul naso sanguinante. "Che è successo?" gli chiese, lui lo guardò mortificato.
"Buongiorno capo." gli disse prima di tutto. "Quel bastardo mi ha dato un pugno quando l'ho scortato nella stanza, sto bene."
"Ci pensiamo noi." lo rassicurò, poggiandogli una mano sulla spalla e oltrepassandolo subito dopo. Si guardò alle spalle per assicurarsi che Chanyeol fosse ancora lì e gli sorrise, poi entrarono insieme nella stanza dove era ammanettato quel tipo. "Buongiorno, signor... Han Woohyouk." recuperò il fascicolo che gli altri agenti avevano lasciato sul tavolo e lesse il suo nome. "Ha dato un pugno a un mio agente, non è qualcosa che faccio spesso passare però ci sono cose più importanti di cui parlare in questo momento, no? Lei è un mafioso che lavora per un criminale, mi interessa molto di più del setto nasale del mio collega." lo guardò. "Non mi dice niente?"
L'uomo era minuto, vestito in modo elegante e dall'apparenza colta, naturalmente era tutt'altra persona e sapeva benissimo di trovarsi nei guai, sembrava molto agitato, un uomo innocente non si sarebbe posto in quel modo. Baekhyun si sentiva decisamente entusiasta di averlo in pugno, il responsabile di tutto era finalmente lì, davanti a lui. "Posso sapere perché sono qui? Stavo cercando di lasciare il paese per questioni di lavoro e i vostri mi hanno accusato di cose di cui non so niente."
"Mi sta prendendo in giro?" chiese improvvisamente, continuando a leggere il fascicolo. "Dunque, le hanno prelevato del DNA e lo stanno cercando all'interno del nostro database. Secondo le informazioni che abbiamo lei possiede un'arma, è giusto?"
"Ho il porto d'armi." gli disse subito. "Che è legale, ve lo ricordo. Invece è legale prelevare il mio DNA così? Non mi sembra."
"È legale reclutare ragazzi giovani e bisognosi d'aiuto e costringerli a lavorare per un'associazione mafiosa? È legale trafficare droga? È legale uccidere o sequestrare delle persone?" chiese, l'uomo non rispose. "Come immaginavo."
Poggiò i pugni sul tavolo e guardò il soffitto. "Voglio chiamare il mio avvocato."
Indirizzò un cenno della testa a Chanyeol, quest'ultimo capì cosa doveva fare e si allontanò per contattare l'avvocato dell'uomo. Anche Baekhyun venne chiamato fuori dalla stanza, un agente gli comunicò delle novità e lui ritornò emozionato dal sospettato. "Il suo avvocato sta arrivando, voglio solo avvisarla di una cosa. Abbiamo verificato il contratto e la casa che ospita tutti quei ragazzi è intestata a lei, ciò significa che è responsabile di quello che succede all'interno dell'abitazione, lo sa? Inoltre potremmo fare dei test per far riconoscere il suo volto a quei ragazzi, e lei verrebbe sicuramente incriminato. Perché non mi aiuta e non si guadagna una buona parola sul suo conto da parte mia, invece? Se è stato costretto a compiere questi fatti e se riesce a provarlo può davvero fare pochissimi anni in carcere. Ci sta?" chiese sorridendo e cercando di ingannarlo, non gli avrebbe fatto mai fare solo pochi anni di carcere, voleva vederlo marcire in cella. "Ormai vi abbiamo in pugno, manca solo un tassello e tutto quello che avrete costruito verrà spazzato via. Vuoi essere tu ad aiutarci a mettere fine a questa storia?"
Si sporse in avanti e lo guardò negli occhi. "Continua pure a darmi del lei, e non farmi più domande finché non arriva il mio avvocato."
- - -
Baekhyun rientrò in ufficio e lanciò letteralmente il fascicolo sulla scrivania, facendo anche cadere un sacco di roba. Era davvero nervoso in quel momento quindi si fiondò subito nella sua stanza, chiuse la porta in maniera rumorosa e abbandonò i suoi colleghi al loro destino. In realtà non c'era molto che potevano fare, l'uomo non aveva detto una parola ma erano comunque riusciti ad arrestarlo, solo che non aveva idea di come sarebbe andato il processo. Una cosa era certa, a breve sarebbe stato riconosciuto da tutti i ragazzi che erano riusciti a portare in custodia e grazie a quelle testimonianze la giuria avrebbe sicuramente cambiato la sua visione riguardo il caso stesso. A quei ragazzi era stata strappata la vita e la loro unica opportunità di vivere un'adolescenza normale, nessuna condanna gli avrebbe restituito quegli anni persi - ma doveva fare giustizia, doveva incriminarlo, voleva che marcisse in carcere e la sua preoccupazione maggiore era che non sarebbe andata così, che il suo avvocato sarebbe riuscito a tirarlo fuori dai guai e che se lo sarebbero lasciato scappare.
Qualcuno andò a bussare alla sua porta, spostò lo sguardo sull'orologio e vide che era quasi ora di pranzo, probabilmente lo stavano chiamando per quel motivo. "Arrivo subito." disse ad alta voce.
"Baekhyun." Luhan non riuscì a trattenersi ed entrò comunque. "Un dipendente ha controllato la cassetta della posta poco fa e ci ha trovato questa, è indirizzata a te."
Il capo spalancò gli occhi e si alzò, poi afferrò la busta. Tastò il contenuto con le mani e vide che era piccolo, non ci mise più di un paio di secondi a capire di cosa si trattasse. "Un proiettile." disse, senza averla neanche aperta. "Cosa credi che -." improvvisamente il telefono fisso cominciò a squillare. "Rispondo io." parlò ad alta voce Baekhyun. Ricevette la chiamata di una pattuglia di polizia, avevano sparato a un poliziotto ed era morto sul colpo, più tardi scoprirono che il bossolo ritrovato sulla scena del crimine corrispondeva al proiettile che era stato inviato via lettera al capo del dipartimento, e quella situazione cominciava a fargli paura.
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lost together - chanbaek
FanfictionBaekhyun è il capo di un distretto di polizia, Chanyeol un agente che spera di guadagnare un posto in quella specifica squadra; le loro vite si intrecceranno insieme alle loro storie passate, che torneranno alla mente di tutti quelli che ne erano st...