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"Non è andata così male."

"La prossima volta la faccio veramente nella bottiglia." era stato decisamente faticoso, mentre cercava di distendersi passò tutto il tempo a lamentarsi e ad avvertire quel fastidiosissimo dolore alla spalla. "Ma gli altri? Stanno ancora aspettando fuori?" domandò di colpo, se ne era quasi dimenticato.

"Vado a chiamarli?"

Baekhyun scosse il capo, quel gesto fece ridacchiare l'altro. "Voglio tornare a casa con te." mormorò, poggiando la testa sul cuscino e socchiudendo gli occhi. "Vorrei che tutto questo non fosse successo. Vorrei solo... tornare indietro." smise di parlare e riaprì gli occhi, guardandolo. "Va bene, vai a chiamare gli altri e digli tu di quello che è successo, sono stanco e non voglio parlarne."

"Non ti preoccupare Baekhyun, tu cerca solo di riprenderti e torneremo a casa insieme presto." annuì lui, prima di allontanarsi gli sistemò la coperta, quel gesto fece sorridere il più grande. "Faccio rientrare tua madre." lo rassicurò, non voleva che restasse solo con i suoi pensieri neanche un secondo. Aprì la porta della stanza e tutti si precipitarono da lui, per prima cosa disse alla madre di rientrare e di andare da Baekhyun, stava per parlare con gli altri ma Sehun lo interruppe.

"Possiamo andare a salutarlo?" chiese, voleva vedere come stava.

"Aspetta un secondo." disse. "Potete andare ma ha detto di non voler parlare di quello che è successo, già farlo con me è stato... difficile. Mi ha detto chi gli ha sparato." continuò, tutti lo guardarono curiosi. "È stato Jongin."

"Che stai dicendo?" domandò subito Luhan, decisamente incredulo. "Com'è possibile?"

"È così."

Ci fu un attimo di silenzio. "Se è vero è premeditato, Jongin ci stava aspettando lì, sapeva che lo avremmo raggiunto perché tutte le prove ci avrebbero collegati a quel posto. Era lui quello nell'auto insieme all'assassino, insieme alla donna che ha ucciso la ragazza e - non è possibile." anche lui cominciò a dubitare della cosa. "Jongin è vivo?"

"Credete veramente che Baekhyun avrebbe il coraggio di inventarsi una cosa del genere? Avete sentito cosa ha detto il medico, è lucido e in grado di ragionare." li interruppe Kyungsoo. "E se ci pensate, lui è sempre stato misterioso."

"C'è differenza dall'essere timidi all'essere affiliati con un pazzo omicida, Kyungsoo." gli fece notare il cinese, massaggiandosi una tempia con le dita. "Dobbiamo tornare subito in centrale, andiamo prima da lui però. Non so se avete idea di quello che è successo ma il suo incubo peggiore è diventato realtà e in questo momento deve essere tutto molto difficile per lui, dobbiamo stargli vicino."

"Io posso restare -."

"No." Luhan interruppe subito Chanyeol. "Ti ha raccontato tutto, devi venire con noi per aiutarci, ora che sappiamo come muoverci dobbiamo agire in fretta. Ci sarà sua madre con lui, no?" fece una pausa e guardò la porta chiusa. "Dici che possiamo entrare?"

"Si, sta meglio ora. Si è anche alzato per andare in bagno, riesce a camminare." disse piano. Dopo un altro minuto passato ad esitare decisero di andare a salutarlo, lui aveva sorriso tutto il tempo perché nonostante quello che era successo era felice di vedere i suoi migliori amici lì. Parlarono del capodanno che avevano passato insieme e del gatto di Baekhyun, quest'ultimo aveva raccomandato la madre di andare a controllare come stesse e lo fece una seconda volta, sapeva che se ne sarebbe preso cura la sua vicina ma voleva esserne certo, inoltre dovevano avvisare anche lei dato che aveva sicuramente sentito parlare dell'accaduto e doveva essere preoccupata.

"Dobbiamo andare adesso." parlò Luhan. "Torniamo in centrale, verremo a trovarti tutti i giorni però." sorrise e pizzicò la guancia di Baekhyun. "Hai capito? E chiamaci ogni tanto."

Baekhyun sorrise e lo guardò, annuendo. "Lo farò." rispose. "Luhan, so che saprai gestire tutto in centrale. Io tornerò in fretta." disse poi, era la prima volta che parlavano di lavoro quel giorno.

"Adesso devi solo riposare, non ti preoccupare per noi e non ci pensare." aggiunse Kyungsoo, già fermo sull'uscio della porta.

"Ci vediamo dopo." gli disse Chanyeol, guardandolo amorevolmente e avvicinandosi per accarezzargli la guancia.

"Se volete ci giriamo." disse ad alta voce Sehun, Chanyeol diventò rosso in viso. Normalmente non si sarebbe sentito così, ma c'era la madre del maggiore seduta lì, a pochi passi da loro, quello lo imbarazzava. Rise anche lei all'affermazione di Sehun, e quello fece sentire il più alto ancora peggio. "Dai, andiamo. Ciao Baek!"

"Ciao." rispose lui, li guardò finché non li vide scomparire dietro l'angolo e poi si voltò verso sua madre, guardò anche lei con il sorriso stampato sulle labbra. "Sono fortunato."

- - -

"Che cosa sappiamo? Non conosciamo il vero nome di Jongin ma il suo aspetto e le sue impronte le abbiamo e di quelli possiamo esserne certi, confrontiamo le impronte con quelle ritrovate sull'auto che si era schiantata contro l'albero anche se potrebbe non servirci a niente. Kyungsoo?"

"Lo faccio subito." rispose lui, mettendosi al suo computer.

"Poi." Luhan ricominciò a parlare. "Sehun, tu invia foto e impronte a tutti i dipartimenti della città." ci pensò su. "E anche ai paesi vicini, non si sa mai. Non abbiamo diffuso la foto di Sijoon pubblicamente, non facciamolo neanche con la sua. Il fatto è che si tratta di qualcuno di certamente pericoloso, la massima riservatezza è apprezzata. Vado a informare il direttore e chiedo il suo parere, ho bisogno di sentirlo."

"E io cosa faccio?" domandò Chanyeol, era rimasto con le mani in mano.

"Non lo so Chanyeol, non ha parenti, non ci ha mai fatto conoscere un amico o un familiare... come facciamo a sapere chi contattare per -." ad un tratto gli venne un'idea. "Kyungsoo, mostragli quel software che scansiona un viso e lo cerca su internet, magari usando quello riesci a trovare qualche foto in cui è presente e magari scopriamo qualcosa, non si sa mai. Va bene?"

"So già come si fa, va bene." rispose, avviandosi verso gli altri computer. Ci voleva un bel po' ma quel metodo era efficace, in mezza giornata o più avrebbe sicuramente trovato qualcosa - se c'era qualcosa. Mentre guardava il computer analizzare le foto uscì sul balconcino per fumare una sigaretta, da lì riusciva a vedere anche l'ospedale. Erano al sesto piano, si vedeva una buona parte della città da quel punto, e tutto ciò lo costringeva a pensare fin troppo. Era la prima volta che si trovava in una situazione del genere, la prima volta che dopo così poco tempo sentiva che fosse così tanto seria con qualcuno, la prima volta che aveva veramente paura di perdere una persona a lui cara e la prima volta che si era ritrovato così vicino dal farlo, non sapeva come gestire quella condizione fin troppo sconosciuta per lui. Pensò che doveva esserci per Baekhyun, che se c'era un modo di gestire quella situazione, lui non lo conosceva - che si sentiva perso e solo. "Va bene." mormorò a sé stesso, smettendo di affacciarsi al balcone e dirigendosi verso la porta che dava agli uffici.

Dopo aver finito di fumare la sua sigaretta abbandonò il mozzicone nel posacenere e ritornò dentro. Si strofinò un occhio col palmo della mano e gli capitò di guardare di sfuggita lo schermo del computer - sorpreso, si sedette lì di fronte, aveva già trovato qualcosa.

lost together - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora