Il portone di mogano che divideva i due agenti dalla famiglia della vittima era quasi intimidatorio, sapevano entrambi che una volta varcatane la soglia la vita delle persone che vivevano lì sarebbe cambiata. Le decorazioni natalizie abbondavano sia nel giardino che dentro casa, dalla grossa finestra si intravedeva infatti un albero di Natale illuminato. Chanyeol stava osservando tutto ciò a malincuore, riprese a concentrarsi sulla porta non appena sentì Baekhyun bussare. Una decina di secondi dopo udirono qualcuno avvicinarsi, tuttavia il portone non si aprì. "Signora, siamo della polizia." disse ad alta voce il maggiore, a quel punto lei aprì lentamente, sbirciando per accertarsene. Baekhyun mise la mano in tasca e le mostrò il distintivo, poi prese la carta d'identità di suo marito che lei riconobbe subito. "Lo conosce?"
"È mio marito." disse, il suo sguardo cominciò ad incupirsi sempre di più. "Cosa è successo?"
"Chi è alla porta, mamma?" una bambina non più alta della gamba della donna comparì alle sue spalle, e in quel momento Baekhyun si sentì ancora peggio di prima.
"Possiamo entrare?" domandò, lei annuì e guardò la piccola.
"Vai in camera a giocare con tuo fratello, sono amici di papà, dobbiamo parlare di lavoro." le sorrise e la guardò allontanarsi, poi li incitò ad entrare. "Per favore, ditemi come sta." parlò piano e si sedette sul divano, c'erano un sacco di giocattoli sparsi sul pavimento e in TV un film a tema natalizio, Baekhyun la guardò e annuì leggermente.
"Mi dispiace." non sapeva mai come arrivare dritto al punto, ma di solito quelle parole bastavano. Lei si portò le mani sul viso e a quel punto lui continuò a parlare. "Suo marito è stato ucciso, il cadavere è stato ritrovato nei pressi del parco nazionale, non sappiamo ancora niente." disse, guardandola negli occhi. Quanto avrebbe voluto abbracciarla e spiegarle lentamente la situazione, peccato che non fosse possibile. "Per trovare il colpevole abbiamo bisogno della sua collaborazione, prima ci mettiamo al lavoro... prima quel bastardo finisce dietro le sbarre. Può aiutarci?" domandò, lei ci mise un po' a organizzare le idee e a rispondere. Chanyeol era sorpreso dalle abilità del suo capo, aveva mantenuto la calma ed era stato molto professionale, lui non ce l'avrebbe fatta ad annunciare una cosa simile a una donna che pareva già tanto amareggiata; ora capiva perché tutti lo stimavano, faceva il suo lavoro e lo faceva bene.
Circa tre quarti d'ora dopo, i due uscirono da quella casa. Non avevano scoperto granché, lei gli aveva solo confermato quello che sapevano già, era anche parecchio scossa quindi non avevano insistito troppo con le domande, ora toccava a loro indagare partendo da zero. Chanyeol era rimasto in silenzio per la maggior parte del tempo, si mise lui alla guida e prese a dirigersi verso la centrale. Neanche Baekhyun aveva voglia di parlare, in situazioni come quelle il silenzio era più che sufficiente. "Capo." lo richiamò, lui mugolò in risposta. "Cosa faremo adesso?"
"Torniamo in centrale e verbalizziamo tutto, non c'è nient'altro che possiamo fare per oggi. Domani andremo a parlare con i clienti e vedremo di capirci qualcosa, è un peccato che sua moglie non ci abbia dato nessuna indicazione, ci metteremo più tempo ma parleremo con tutti e per quanto riguarda quelli senza un alibi credibile... vedrai, riusciremo a incastrare il colpevole." e come previsto, una volta arrivati in centrale Baekhyun si precipitò alla scrivania, pronto a completare subito ciò che era alla sua portata. "Finito." esclamò una quindicina di minuti dopo, alzandosi e dirigendosi verso la sala principale. "Siete svegli? Andiamocene tutti."
"Si Baekhyun, sto morendo di fame." rispose Kyungsoo, abbandonando il suo computer. "Andiamo a mangiare da Jackson?"
"Assolutamente. Chanyeol?" domandò il capo. "Vuoi venire a mangiare con noi? Non possiamo più andare in un ristorante lussuoso ma Jackson cucina altrettanto bene, andiamo con la mia macchina. E nel frattempo abbiamo anche consentito a Luhan e Sehun di cenare in pace senza di noi, siamo proprio dei bravi amici."
Kyungsoo arricciò il naso e cominciò a recuperare la sua roba. "Sehun è malato finché non si tratta di Luhan, sbaglio?"
"Sei sempre così invidioso tu?" Baekhyun difese il suo migliore amico. "È quando si sta male che si ha più bisogno della persona che si ama, prima o poi tutti sperimenteranno una sensazione del genere. Andiamo?"
Chiacchierarono riguardo varie cose finché non arrivarono da Jackson. Chanyeol non sapeva cosa aspettarsi, di certo non immaginava che i suoi nuovi colleghi lo avrebbero portato a mangiare del kebab, ma era proprio così. "Ti ispira?" domandò Kyungsoo. "È qui che veniamo sempre quando facciamo tardi, lui c'è sempre."
A Chanyeol ispirava eccome, stava morendo di fame e non toccava cibo da quel pomeriggio, quando aveva mangiato dei salatini. Cominciava anche a sentirsi leggermente debole, quindi uno di quei panini lo avrebbe sicuramente fatto sentire meglio. "Jackson." Baekhyun salutò il ragazzo, passandogli una banconota. "Tre panini e tre birre."
Il nuovo arrivato non insistette per pagare, ma lo ringraziò senza esitazione. "Grazie capo."
"No." lo richiamò. "Ora non chiamarmi così, non stiamo mica -."
"È nuovo?" chiese Jackson, dato che non aveva mai visto Chanyeol lì. Gli passò le birre e lo guardò attentamente. "Piacere, non ti do la mano perché non è igienico." disse, asciugandole sul suo grembiule e successivamente cominciando a preparare i panini. "Ci tengo alla pulizia."
"Hai sentito? Ci tiene." Baekhyun rise, sollevando la sua bottiglia. "Facciamo un brindisi." non appena i due copiarono il suo gesto, continuò a parlare. "La prossima volta lo faremo con del vero champagne ma fidatevi, con la birra funziona lo stesso. A Chanyeol, speriamo che tu possa essere assunto e che continui a lavorare con noi per molto tempo."
"Salute." risposero, cominciando a bere. Dopo un paio di minuti ricevettero anche i panini, che andarono a mangiare in un posto più tranquillo. Avevano concluso la serata più tardi del previsto ma ce l'avevano fatta, inoltre i loro stomaci erano ugualmente pieni e andava bene così. "Grazie per avermi offerto la cena e per aver passato del tempo con me." disse sinceramente Chanyeol, aveva appena finito il suo panino e si era alzato per far cadere le briciole a terra. "Nonostante quello che è successo, sono contento."
"Una volta usciti dalla centrale preferiamo non pensarci." gli fece sapere Kyungsoo, che aveva potuto finalmente accendere una sigaretta. "Passiamo più di dodici ore al giorno a contatto con la merda più totale, abbiamo anche noi il diritto di rilassarci, no? Se ora facciamo finta di non saperne niente di omicidi e ingiustizie varie non siamo degli stronzi."
Concordava pienamente, decise quindi di non continuare a parlare di quell'argomento. "Mi passi l'accendino?" chiese, preparandosi ad accendere una delle sue sigarette. Prima di farlo inclinò lo scatolo verso l'altro ragazzo, che era concentrato sul suo cellulare. "Baekhyun." lo chiamò col suo nome per la prima volta in assoluto, e lui sollevò subito la testa sorpreso.
"Oh, grazie. Non fumo." rifiutò. "Ma non mi da fastidio quando lo fanno intorno a me, Kyungsoo lo sa."
"Il capo è veramente una persona d'oro." annuì, riprendendo il suo accendino e passandolo al ragazzo. "Puoi giocare con questo nel frattempo."
"Non ho bisogno di intrattenermi con qualcosa per reprimere i miei istinti, e smettila di chiamarmi così quando non siamo in centrale." rise, era questione di abitudine e lo sapeva, ma era strano. "Quando avete finito ce ne andiamo, ho bisogno di prendere qualcosa per il mal di testa." aggiunse, poggiandola sulle sue mani e restando fermo. "Che giornata di merda."
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lost together - chanbaek
FanfictionBaekhyun è il capo di un distretto di polizia, Chanyeol un agente che spera di guadagnare un posto in quella specifica squadra; le loro vite si intrecceranno insieme alle loro storie passate, che torneranno alla mente di tutti quelli che ne erano st...