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Non era stato difficile, erano entrati in casa senza problemi e con la collaborazione dell'uomo, poi, grazie all'aiuto degli altri due agenti che li affiancavano ci avevano messo veramente poco a trovare l'arma che il rapinatore aveva usato per ferire la vecchietta, viste le circostanze - i bossoli ritrovati corrispondevano con i proiettili all'interno della pistola - Baekhyun si era preso la libertà di ammanettarlo personalmente. Una volta fatto sedere l'uomo nei sedili posteriori dell'auto degli altri agenti, comunicò alla centrale la buona riuscita dell'arresto e chiese a Luhan di prendere il suo posto, aveva voglia di rilassarsi un po'. Mentre guardava il cinese guidare, canticchiava la canzone che stavano trasmettendo in radio e quasi sembrava essersi dimenticato del casino che lo circondava. "Hey." lo richiamò, fermandosi poco prima della centrale, proprio di fronte al loro bar di fiducia. "Aspetta qui un attimo."

"Sempre la stessa storia." Baekhyun sbuffò, cercava ogni volta di fargli capire che il suo comportamento era poco professionale ma Luhan lo ignorava totalmente. Nel frattempo si voltò e osservò la macchina dei loro colleghi, che li sorpassò e si diresse verso la centrale. Per intrattenersi controllò che nel portaoggetti fosse tutto in ordine e un paio di minuti dopo guardò Luhan ritornare nell'auto, si mise seduto dritto e osservò cosa aveva comprato. "Perché hai preso -."

"Hai delle occhiaie terribili, bevi." rispose, prevedendo la domanda e passandogli un bicchiere di caffè caldo. "Questi dolci sono per Chanyeol invece, tienili tu." gli passò il piccolo vassoio e senza perdere altro tempo si diressero verso la centrale, compilarono un paio di moduli e controllarono che il criminale fosse nelle mani delle persone che si sarebbero occupate di lui da quel momento in poi - non voleva parlare senza il suo avvocato quindi sarebbe stato interrogato più tardi dalla seconda squadra dato che Sehun, colui che se ne occupava solitamente, era assente - una volta fatto ciò raggiunsero il loro piano insieme al vassoio di bignè. Kyungsoo era ancora al computer, Chanyeol si era spostato sul divanetto e stava leggendo qualcosa. "Siamo tornati!" esordì Luhan, poggiando il piccolo vassoio sul tavolo che si trovava davanti al nuovo arrivato. "Questi sono per te."

"Per me?" chiese, i suoi occhi si illuminarono e lasciò stare i fogli che teneva tra le mani. "Non ho ancora fatto niente per voi, non dovevate."

Baekhyun recuperò due dolci, ne stava mangiando uno con una mano e semplicemente teneva l'altro nella seconda. "Senza perdere altro tempo andiamo nel mio ufficio. Luhan, sai già cosa fare. Kyungsoo, dato che il caso è chiuso mettiti anche tu a lavoro insieme a Luhan, ti passerà un po' di materiale. Vieni." si diresse verso il suo ufficio e così fece anche il nuovo arrivato, che tornò leggermente indietro solo per recuperare un altro dolce. Luhan ridacchiò, felice che avesse apprezzato. "Di solito racconto sempre a tutti di come sono finito a capo di un distretto di polizia, dato che non era mai stato nei miei progetti di vita." cominciò il suo discorso, aprendo la porta dell'ufficio e lasciando passare anche lui. "Lascia che ti spieghi una cosa Chanyeol, se possiamo provare un minimo di soddisfazione e completezza nella nostra vita, queste si ottengono facendo il bene e aiutando gli altri. Da quando sono arrivato qui ho capito di aver trovato il mio modo di aiutare le persone, anche se a volte si può solo fare giustizia è gratificante, te lo assicuro. Le cose brutte succedono e non possiamo evitarlo, quello che possiamo fare è sbattere in gabbia i cattivi."

Chanyeol sorrise scuotendo la testa, aveva appena pensato a quando da piccolo sognava di diventare un supereroe non per essere figo come uno di loro, ma solo per catturare i cattivi - ormai quei tempi sembravano così lontani. "Mi piace pensare di poter veramente fare la differenza, come dice lei. È per questo motivo che sono qui anch'io."

"Sei un agente di polizia, stai mettendo a rischio la tua vita e stai già facendo la differenza." aprì la sua cartella e cominciò a leggere ogni riga. "Correggimi se dico qualcosa di incorretto, devo verificare le informazioni prima di inserirle nel database. Park Chanyeol, hai ventisei anni, coreano, hai frequentato la scuola obbligatoria e dopo esserti arruolato nell'esercito nazionale per un paio di anni hai deciso di lasciarlo e di specializzarti per entrare nelle forze dell'ordine, hai frequentato quindi una scuola di polizia. Prima che me ne dimentichi, so che facciamo parte della squadra omicidi ma per fortuna non ammazzano persone ogni giorno, di conseguenza ci occupiamo anche di casi meno gravi come quello dell'aggressione di oggi, per questo ci occupiamo in linea generale di tutto ciò che ci viene assegnato, non preoccuparti della poca esperienza, ci sarai di grande aiuto. Ritornando a parlare di te, come mai hai lasciato l'esercito?"

Inarcò un sopracciglio e cominciò a toccare il cinturino del suo orologio, nervoso. "Ecco, non mi piaceva per niente, non era il lavoro giusto per me e mi sono sempre e solo sentito obbligato nel prendervi parte."

"Posso capirti, non è mai piaciuto neanche a me." sorrise. "Credo che tu abbia capito che non abbiamo casi aperti, in questi giorni lavoreremo principalmente in ufficio e durante il periodo di Natale a volte come pattuglie quindi se non hai altre domande possiamo metterci anche a lavoro, tanto resterai qui con me per e chiacchiereremo tutto il tempo." spiegò naturalmente, riponendo la sua cartella sulla cattedra e sollevandosi - raggiunse l'archivio pieno di raccoglitori contenenti chissà cosa e chiese a Chanyeol di avvicinarsi. "Ho bisogno che recuperi tutte le cartelle con questo simbolo rosso, che le metti in ordine cronologico e le porti a Kyungsoo, deve verificare un paio di cose. Puoi farlo?"

"Certo." disse sollevato, non era affatto difficile. Non appena aprì uno di quei grossi raccoglitori vide che conteneva un numero esorbitante di cartelle, doveva solo stare molto attento. "Formalità di fine anno?"

"Già, ti hanno mandato qui proprio in un brutto periodo, dobbiamo ricontrollare un sacco di cose ed è una seccatura ogni volta." spiegò. "Da quello che ho letto vieni da un paese molto piccolo, neanche lo conosco. Anche io sono cresciuto in campagna, era un posto isolato e nel quale non tornerei mai, non fa proprio per me."

Chanyeol era felice di poter conversare con qualcuno durante il lavoro, avrebbe reso tutto più piacevole e gli avrebbe permesso di conoscere meglio tutti i suoi nuovi colleghi. "Perché no? A me ogni tanto piace passare un paio di giorni lì, riporta alla mente tanti ricordi."

"È proprio per questo che non voglio." non era sua intenzione rovinare sempre tutto con i suoi commenti poco allegri, ma la maggior parte delle volte gli veniva naturale. "Non per farmi gli affari tuoi, ma ti sei trasferito qui in città ora, giusto? Da solo?"

"Si, ormai è quasi un anno che vivo da solo e sebbene sia un minimo soddisfacente la mia vita sociale è totalmente andata a farsi fottere." fece una piccola pausa. "Perdoni il termine."

Baekhyun ridacchiò. "Figurati, e dammi del tu. È vero, comunque - io ho preso un gatto per sentirmi meno solo, probabilmente ora starà graffiando qualche mobile come al suo solito, non è stata una buona idea a causa del poco spazio a mia disposizione ma mi sono affezionato. Anche se passa più tempo con i miei vicini che con me, lavoro dodici ore al giorno e sono loro a prendersene cura."

Qualcuno spalancò la porta interrompendo la conversazione, il supervisore non dovette neanche sollevare la testa, sapeva al cento per cento che quello che aveva appena fatto irruzione nel suo ufficio era Luhan. "Capo, Chanyeol." il cinese cambiò tono di voce, vedendo quest'ultimo totalmente disteso a terra mentre cercava di recuperare qualcosa che era finito sotto il mobile. "Non prendete impegni per stasera, ho prenotato una cena per tutti noi per festeggiare."

"Festeggiare cosa?" domandò Chanyeol, sollevando la testa e anche la mano che impugnava il foglio di carta, in segno di vittoria. "Capo, ho trovato questo foglio che non c'entra niente tra le cartelle." disse, Baekhyun lo afferrò e lo distrusse senza pensarci due volte.

Luhan invece, continuò a parlare come se niente fosse. "Semplice, siamo felici di averti qui e vogliamo festeggiare. Io vado a prendere Sehun, Kyungsoo sa già dove si trova il ristorante, capo, puoi spiegare a Chanyeol dov'è il posto? Andiamo al solito, e... si, torno a lavorare, volevo solo avvisarvi in tempo." cercò di contenere l'entusiasmo e chiuse la porta, allontanandosi.

Baekhyun, vedendo che Chanyeol aveva assunto una strana espressione, cercò di sdrammatizzare. "Scusalo, è sempre così espansivo."

"No." disse lui. "Mi fa piacere, non credevo che mi avreste accolto così bene." si rese conto di quello che aveva detto e rise imbarazzato. "Voglio dire - Luhan mi tratta già come se mi conoscesse da anni, nell'altro distretto ho impiegato settimane per ottenere un semplice rapporto di amicizia con i colleghi."

Il ragazzo annuì. "La compagnia qui sarà la migliore che tu abbia mai incontrato, questo è certo."

lost together - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora