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"Tu sei completamente pazzo."

Chanyeol si passò le mani tra i capelli, continuava ad esporgli le motivazioni che lo avevano portato a pensare a tutto ciò ma il suo collega non voleva proprio ascoltarlo. "Però -."

"Però cosa? Avresti dovuto avvisarmi prima di fare quello che hai fatto." parlò piano per non farsi sentire e guardò Kyungsoo attraverso la porta di vetro. "Conosco quella ragazza da prima che tu cominciassi a lavorare qui, mi sembra completamente da pazzi pensare a una cosa del genere. Vuoi sottoporre un tuo collega a tutto questo stress? Cosa ti aspetti, che vada da lui ora e gli dica che sospetti che la sua ragazza sia un omicida? Non lo farò, non avevi l'autorizzazione per controllare i suoi tabulati telefonici, siamo nel torto e sinceramente le prove non mi convincono neanche tanto, se vogliamo chiamarle prove."

Non sapeva più cosa dire. "Luhan." cominciò a parlare. "Baekhyun mi ha detto che se c'è qualcosa che continua a tormentarti devi fare il possibile per farla smettere. In questo periodo lui era davvero preoccupato per il caso, non dico che si aspettasse che quello che è successo succedesse, ma non dormiva la notte ed era diverso rispetto a quando l'ho conosciuto, e poi... sappiamo com'è andata."

Luhan ridacchiò. "Non credo c'entri qualcosa." neanche lui era lo stesso, era molto più stressato da quando le redini di quel posto erano passate a lui e Chanyeol riusciva perfettamente a notarlo, non era in grado di gestire tutto in maniera razionale. "Cosa dovrei fare?"

"Sai cosa penso? Se c'è bisogno di aspettare Baekhyun per fare qualsiasi cosa perché siamo qui? Potrei andare a casa a fare le mie cose invece di perdere tempo in ufficio." sputò acido, alzandosi. "I giorni passano e noi non troviamo niente di nuovo, sappiamo solo il nome di chi gli ha sparato e con Jongin ci hai lavorato insieme per quanto? Quasi un anno? Eppure non mi sembra che in tutto quel tempo tu sia riuscito a scoprire che tipo di persona fosse." sorrise soddisfatto del suo discorso. "Dici di conoscere la ragazza di Kyungsoo ma sei sicuro di conoscerla davvero? L'avrai vista due volte in sette mesi, per il resto avrai solo sentito parlare di lei, questo non significa conoscere qualcuno." detto ciò, uscì dalla stanza. Sperava che Luhan avesse solo bisogno di pensare, perché si sentiva veramente poco capito in quel momento.

Tra poco sarebbe stata ora di pranzo, andò in bagno e passò del tempo lì non sapendo cosa fare. Ne approfittò per fare ordine e pulire dato che c'era un bel po' di polvere in giro. Il loro non era un piano accessibile al personale, quindi nessun estraneo sarebbe mai andato lì e nessuno avrebbe mai spazzato il pavimento, di solito facevano a turno e tutti aiutavano a riordinare tutto, ma ultimamente erano successe troppe cose e non ci avevano pensato quindi le piante che decoravano il corridoio erano leggermente più spente del solito e c'era molta polvere sulle mensole piene di vecchie foto. Si fermò ad osservarle, c'era una fotografia di Baekhyun e Sehun di molti anni prima, risaliva a quando andavano ancora a scuola. Recuperò la cornice argentata e rimase a fissarla, tante cose gli passavano nella testa in quel momento, dopo un po' decise di rimetterla a posto e di continuare a pulire la mensola con uno straccio bagnato.

"Mi dispiace se pensi che metterti a lucidare le mensole sia l'unica cosa interessante da fare in ufficio." Luhan andò a parlargli dopo una quindicina di minuti. "Prima sei scappato, non avevi voglia di ascoltarmi replicare?" domandò guardandolo. "Stammi a sentire. Non siamo una squadra che può pretendere di scoprire qualcosa da un giorno all'altro, anche se stiamo indagando per trovare il colpevole del tentato omicidio del nostro capo ci sono dei tempi che sono necessari, non credere che sia facile per tutti noi."

Chanyeol si morse il labbro mortificato. "Magari prima ho detto delle cose che -."

"Le penso anch'io Chan, non stiamo facendo niente." lo interruppe. "Ma ti sei comportato in modo imprudente, e non credo che Baekhyun avrebbe mai permesso una cosa del genere ad ogni modo. Mi sbaglio?"

"Neanche lui era contento." mormorò. Eppure, nonostante tutte le critiche, non smetteva di pensarci. Lui e Kyungsoo si conoscevano da molto poco e non voleva che si facesse una brutta idea della sua persona, Chanyeol non credeva di essere invadente o maleducato - a scuola, all'esercito e all'università gli avevano sempre detto di fare il possibile per risolvere un problema, di risolverlo in fretta senza guardare in faccia nessuno, ma in quella circostanza non ci riusciva e si sentiva uno stupido perché non sapeva quale fosse la cosa giusta da fare. "Quindi niente."

"No, segui il tuo istinto e dillo tu a Kyungsoo. Come hai fatto con me, sono sicuro che capirà e ti toglierà ogni dubbio."

"Non voglio farlo."

"Dirmi cosa?" domandò il diretto interessato, era appena arrivato lì dato che aveva cominciato a dirigersi verso il bagno - inutile dire che Chanyeol sbiancò.

- - -

"È ora di cambiare le lenzuola, alzati ragazzino."

"Devo farlo per forza?" domandò Baekhyun, la signora lo guardò male. 

"È da quando sei arrivato che non le cambiamo e io solitamente lo faccio tutti i giorni per tutti i pazienti." disse lei, gli sembrava leggermente esagerata ma dopotutto stava solo cercando di rendere la sua permanenza lì più piacevole. "Se vuoi posso tornare domani."

Baekhyun scosse la testa e guardò lo schermo del suo cellulare, erano le otto e mezza e Chanyeol gli aveva scritto che sarebbe andato a trovarlo la mattina seguente perché era stanco e voleva riposare. Si sentiva un po' triste. "Mi aiuta ad alzarmi?" chiese, la donna annuì e lasciò il carrello pieno di lenzuola perfettamente pulite e piegate accanto al letto. "Piano."

"Faccio questo lavoro da vent'anni, so come si fa."

Qualcuno entrò di colpo nella stanza. "Ciao Bae- che succede?"

"Diciamo che non è una bella situazione." Baekhyun ridacchiò. Lui e Kyungsoo uscirono per prendere un po' d'aria, era la prima volta dopo l'accaduto che il più piccolo andava a respirare dell'aria fresca. Certo, il fumo proveniente dalla sigaretta dell'altro gli arrivava in faccia a causa del vento, ma non gli dava fastidio. "Come va a lavoro?" domandò. "Sono contento che tu sia venuto a farmi compagnia, non ci sarebbe stato nessuno stasera e sarà la prima notte che dormirò da solo."

"Resto io con te." sorrise e lo guardò. "Non lo sai come va a lavoro? Credevo che il tuo fidanzato ti avesse raccontato tutto." riusciva a cogliere uno strano tono sarcastico nelle sue parole.

"E Naesun?" domandò curioso, non rispose alla sua domanda. "La lasci da sola per stare con me?"

Kyungsoo spense la sigaretta e la calpestò col piede. "Chanyeol me lo ha detto, smettila di fare finta di non sapere niente."

"Cosa vuoi che ti dica?" domandò di colpo e senza riflettere, non sapeva davvero cosa rispondergli. "Magari pensi che lui sia insistente e maleducato ma era veramente preoccupato e non mi fido di lui solo perché -."

"Stai un attimo zitto?" chiese, scuotendo la testa e ridacchiando. "Devo dirti una cosa."

lost together - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora