Mentre parlava, l'uomo aveva cominciato ad agitarsi. Aveva avuto a che fare fin troppe volte con situazioni del genere quindi non erano sicuramente i due poliziotti ad intimidirlo, c'era qualcos'altro che gli impediva di tranquillizzarsi. "Sei preoccupato perché credi che possano sapere che stai collaborando con noi?" chiese Chanyeol, doveva ammettere che interrogare quel sospettato si stava dimostrando molto interessante, ci stava capendo sempre di più - ma allo stesso tempo, tutte le informazioni che gli stava dando erano frammentate e riusciva a fatica a collegarle tutte.
"Tra poco dovrebbe tornare la mia fidanzata." gli confessò. "E... non voglio che vi trovi qui."
Baekhyun sorrise. "Ti fa più paura lei che quei malavitosi, questo è nobile. Capisco che potrebbe fraintendere ma preferisci che ti portiamo in centrale e che lei debba farsi due ore di macchina per venire a riprendere te e tua figlia? Non credo."
"No. Ma so che non mi lascerete stare comunque." disse, si era arreso a loro perché sapeva che non poteva fare altro e che collaborando e aiutandoli si sarebbe guadagnato la loro fiducia, ma era molto preoccupato lo stesso. "Mi sbaglio?"
Lui scosse la testa, picchiettando con la penna sul tavolo. "Ci stai aiutando quindi non preoccuparti, e poi credo che venire alla centrale sia più una cosa positiva che qualcosa di cui dovresti preoccuparti, se non ti abbiamo già portato lì è perché capisco che risconteresti dei disagi dopo. Ci puoi dire dove si trova Sijoon?" chiese, aspettando che lui cominciasse a parlare.
"Non lo so."
"Non ti credo."
L'uomo sospirò profondamente. "Devo ripeterti ogni volta che non sto mentendo? È così, non so dov'è lui, l'unico motivo per cui ho guidato quella cazzo di auto è perché avevo un conto in sospeso con uno dei suoi uomini, ma non credevo neanche che l'auto fosse di Sijoon... altrimenti non mi sarei mai messo in un casino simile." disse, incrociando le braccia. "Avevo bevuto quella sera, di solito non lo faccio ma sono andato in un locale con lui perché me lo aveva chiesto. Continuava a versarmi da bere e ci ho preso la mano."
"E ti sei messo alla guida. Tutto quell'alcool nell'auto? Le sigarette? La droga?" chiese. "Devi dirci il nome del tuo amico."
"Ci stavo arrivando, lui non è mio amico. Si chiama Tyler Gonzales, è americano o qualcosa del genere." disse, guardandolo. "Noi stavamo bevendo, lui ha cominciato a parlare con due ragazze che gli davano fretta, mi ha detto di fargli un favore e di accompagnarle a casa perché lui aveva delle cose da sbrigare. Mi sono messo alla guida e -."
"Quindi sei andato a letto con loro?"
"Cosa?" domandò, sconcertato. "Non tradirei mai la mia fidanzata."
Baekhyun ridacchiò. "No, non lo faresti mai." rispose, l'altro non capiva se il poliziotto lo stesse prendendo in giro o meno. "Quindi loro erano sedute dietro insieme alla droga della quale tu non conoscevi assolutamente l'esistenza, e nel frattempo da bravo tassista le hai scortate a casa. Sai il nome delle ragazze? Dove vivevano?"
Lui ci pensò un po', prima di rispondere. "Non so i nomi. Quando loro hanno preso posto nell'auto prima di mettere in moto ho bevuto ancora, loro sembravano provarci con me, erano piene di gioielli, sembravano benestanti ed erano bellissime, ma io non mi sono lasciato trasportare dalla cosa. Dopo una sigaretta ho cominciato a guidare e a un certo punto mi hanno chiesto di fermarmi, non ricordo dove mi trovavo in quel momento, dopo che se ne sono andate volevo riportare l'auto a Tyler quindi ho preso il telefono per chiamarlo, e mi sono ritrovato contro quell'albero. Ve l'ho detto, io non c'entro, non sapevo niente della droga. Mia moglie mi ha chiamato e mi ha chiesto dove fossi, le ho detto che sarei tornato subito a casa ma non sapevo come fare quindi sono andato in panico quindi ho chiamato Tyler che mi ha riportato personalmente qui, mi ha detto che non ci sarebbero stati problemi e che sarebbe andato a riprendere lui l'auto, e che dovevo dimenticarmi di quello che era successo. Non credevo che avrei avuto problemi, me lo aveva assicurato quel bastardo. Ha lasciato l'auto lì con la droga? Perché?"
Il capo sospirò e prese il suo cellulare. "Stiamo cercando di scoprirlo. Hai detto che eri sbronzo, non so quanto queste informazioni possano essere veritiere e sicuramente non possiamo farci troppo affidamento. Hai detto che le ragazze erano piene di gioielli, ricordi se una di loro aveva questo questo?" domandò, mostrandogli la foto dell'orologio. L'uomo scosse la testa. "Lo conosci?" chiese ancora, stavolta gli fece vedere un'immagine del suo ex. Solo guardarla per due secondi gli procurò un dolore al petto che conosceva fin troppo bene.
"Non li ho mai visti ma vi assicuro che mia moglie non si è neanche accorta che ero ubriaco, riesco a reggere bene l'alcool, è normale che mi girasse la testa ma di certo non immagino cose che non sono veramente accadute, quello che è successo è successo davvero." disse, Baekhyun si alzò di colpo. "Abbiamo finito?"
"Ora che ti sei sdebitato con quel tuo amico la smetterai di fare cazzate, vero?" chiese, passandogli il suo taccuino. "Scrivimi il suo numero, il suo indirizzo e qualunque altra informazione possiedi, anche tutti i nomi dei collaboratori di Sijoon a cui riesci a pensare in questo momento, indicami i loro numeri di telefono e i loro indirizzi. Scrivimi anche il nome del locale in cui ti trovavi, voglio verificare che fossi davvero lì. Un'ultima cosa e poi ce ne andiamo."
"Si?" domandò, cominciando a cercare il numero dell'uomo sul suo cellulare.
"Hai detto che odi Sijoon, ma hai anche detto che non hai mai avuto niente a che fare con lui. Quindi?" chiese, lui scosse la testa e cambiò totalmente espressione, sembrava essere diventato triste.
Continuò a scrivere le informazioni in silenzio, una volta finito gli restituì il taccuino. "Non ho avuto a che fare con lui ma con i suoi uomini, e mi hanno recato parecchi problemi dato che se siete qui è colpa loro. Sijoon non è solo l'uomo che si nasconde e scappa di paese in paese, lui è tutti i suoi uomini, è gli assassini che sono costretti a compiere certi atti in suo nome. Sijoon non sarebbe niente senza tutti i suoi collaboratori, e loro non sono niente senza di lui. Per questo lo proteggono, si prenderebbero una pallottola in testa per salvarlo, tutti quanti. Dio, che merda."
Baekhyun annuì, osservò le informazioni che aveva scritto sul taccuino, poi gli porse la mano. Sapeva che lo avevano solo usato, sapeva che quell'uomo, per quanto avesse potuto infrangere la legge, non sarebbe mai stato in grado di uccidere una persona e mai si sarebbe alleato con Sijoon, inoltre non era sicuramente nel suo giro, era fin troppo ingenuo. Lo avevano usato e avrebbero voluto farlo incastrare, ma lui era riuscito a scoprire la verità e sebbene non potesse esserne certo una cosa la sapeva, a volte bisognava fidarsi e sperare che andasse tutto bene. "Per qualsiasi cosa chiama la polizia di Seoul e chiedi di parlare con me, grazie." gli strinse la mano, poi Chanyeol fece lo stesso. "Ce ne andiamo."
Non appena uscirono dalla sua casa, Baekhyun chiamò Luhan e con il taccuino alla mano cominciò a dettargli gli ordini. "Ti invio l'indirizzo di un sospettato, noi stiamo tornando adesso ma lui abita lì vicino, prendetelo e portatelo alla centrale, fatemelo trovare lì. Ti mando via messaggio anche altri due nomi, falli avere a Kyungsoo e chiedigli di ricavarsi il loro indirizzo e di recuperarli - poi, quando hai un po' di tempo, verifica che Oh Jooyong fosse davvero dove ha detto di essere stato, altrimenti tutto quello che ci ha detto sarà considerato solo un mucchio di cazzate. Ricevuto?"
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lost together - chanbaek
FanfictionBaekhyun è il capo di un distretto di polizia, Chanyeol un agente che spera di guadagnare un posto in quella specifica squadra; le loro vite si intrecceranno insieme alle loro storie passate, che torneranno alla mente di tutti quelli che ne erano st...