Capitolo 5

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*Ludovica*
Come fa ad essere così gentile?
Ha notato subito che non ero a mio agio e ha lasciato tutti per parlare con me e tirarmi su di morale. Sembra davvero una brava persona.
I ragazzi finiscono per sedersi su un muretto di fronte alla pizzeria. Non si conoscono, eppure è come se fossero già connessi.
«Beh dai raccontami qualcosa di più di te. Tipo non so la tua famiglia o cosa ti piace fare» chiede lei incuriosita.
«Allora io vengo da un quartiere in periferia di Milano. Diciamo che non è una bellissima zona... la mia famiglia è davvero la cosa più importante che ho. I miei hanno sempre fatto di tutto così che io e mia sorella avessimo sempre tutto quello di cui avessimo bisogno e non me lo dimenticherò mai. Mi hanno sempre appoggiato in tutte le mie scelte. Per questo voglio riuscire nel mio sogno, così potranno essere fieri di me e soprattutto così li potrò aiutare economicamente...».
«È davvero bello da parte tua. Dovete avere un legame davvero bellissimo».
«Si per fortuna si. E ammetto che è anche difficile stare qui lontano da loro. Ho sempre paura gli possa succedere qualcosa e io non possa aiutarli, capisci?».
«Si ti capisco. Ma non ti preoccupare. Sono sicura che stanno bene e che sono sicuramente fieri di te già ora». 
Che tenero che è. Non è il solito "cattivo ragazzo" che se ne frega di tutto e che non ha sentimenti. Aveva ragione però Giordana: anche se non sembra è un po' timido.
«Tu invece?» chiede lui.
«Beh io pure mi ritengo fortunatissima. I miei anche non sono nella migliore situazione economica ma mi hanno sempre appoggiata in tutto. Senza di loro non sarei nemmeno qui. Mi mancano già. Senza di loro non so, mi sento un po' sola...». Alla ragazza stanno per uscire delle lacrime dagli occhi.
«Ei guardami Ludo» le tira su il volto con una mano «ricordati che se hai bisogno, in qualsiasi momento io ci sono va bene? E sono sicuro anche tutti gli altri. Siamo una famiglia adesso e quindi dobbiamo sostenerci gli uni con gli altri».
«Grazie davvero, significa tanto per me» risponde lei con gli occhi ancora lucidi.
«Ma figurati è il minimo... vieni qua dai». Jefeo si avvicina e la tira a se per abbracciarla.
È davvero speciale.
«Vabbè dai ora su col morale. Sei ad amici ti rendi conto? Spaccherai tutto io lo so» la incita lui.
«Mamma mia ancora non mi sembra vero! Spero di piacere anche ai professori... da come ne parlavano dentro sembrano davvero severi».
«No ma va sono gentili. Ti aiutano e guidano in questo percorso, fidati. E poi sarebbe impossibile che tu non piaccia a qualcuno» le fa un sorriso.
È troppo dolce.
«Ah Jefeo posso farti una domanda? Cioè oddio in realtà sono due» chiede lei.
«Certo spara».
«Che cosa significa Jefeo? Cioè come ti è venuto in mente?».
«Allora... è strano, ma in pratica l'ho sognato. Era un sogno molto confuso ma in pratica una volta svegliato avevo quasto nome in mente e ho capito che avrei dovuto usarlo come nome d'arte».
«Wow che storia però. Anche io credo nel "destino" e nei "segni"».
«E la seconda domanda?» chiede lui incuriosito.
«Mi stavo chiedendo: ma io come ti devo chiamare?» ride. «Perché non l'ho ancora capito».
«Bah guarda qua tutti mi chiamano Jefeo giusto perché è il nome che uso nel programma, ma tu chiamami come vuoi. Come ti viene meglio ecco».
«Va bene... Fabio. No ok suona troppo strano, come se fossi arrabbiata con te. Per ora ti chiamerò Jefeo». Ridono all'unisono.
I loro discorsi vengono interrotti dai ragazzi che secondo dalla pizzeria.
«Che fate volere dormire direttamente la?» grida Mowgly da lontano.
«Andiamo va che qua sennò finisce male» scherza lui.
Scende dal muretto e le porge la mano per aiutarla a scendere.
Wow la sua mano sulla mia. Fa effetto.
«Grazie» si limita a dire lei.
Così i due ragazzi raggiungono i compagni e salgono su una macchina per tornare all'albergo.

Una volta arrivati all'albergo i ragazzi si dividono per entrare nelle stanze. Jefeo e Ludovica però rimangono ancora un po' alla reception a parlare.
«Ludo tu non vieni» chiede Giordana.
«Ehm, vi raggiungo tra poco».
«Va bene. Buona notte» dice facendo un occhiolino a Jefeo.

Dopo 2 ore di chiacchiere e risate si accorgono che è già l'una passata, così decidono di andare a dormire.
Jefeo l'accompagna fino alla sua stanza per poter stare il più possibile con lei.
Appena arrivati seguono dei secondi imbarazzanti di silenzio, così Ludovica si fa avanti e dice «Ehm... Grazie davvero per stasera. Senza di te penso che sarei rimasta triste e in silenzio per tutta la sera».
«Ma grazie a te guarda. Mi sono divertito davvero tanto con te. Non so come ma mi sono subito sentito a mio agio con te, non mi capita mai» le sorride.
«Dai ora vai che è tardi e devi dormire sennò domani ti addormenti alle tue prime lezioni».
«Si hai ragione. Buonanotte».
Come lo devo salutare? Lo abbraccio? Gli do un bacio sulla guancia? O me ne vado semplicemente nella stanza?
Ludovica sceglie la terza opzione ma non ha neanche il tempo di girarsi verso la porta che Jefeo la ferma. La fa girare in modo tale da averla di fronte e le dà un bacio sulla guancia.
«A domani» le sussurra nell'orecchio. Lei sorride ed entra nella stanza ancora sotto shock. Quel semplice bacio innocente l'ha scombussolata più di quanto pensasse.
Entrando in stanza vede Giordana ancora sveglia con le cuffie tre, mentre Tish dorme.
«Cos'è quella faccia? Sembri la felicità fatta persona! Dai raccontami».
«Giordi non hai la minima idea. È stata una serata fantastica. Lui è... è... non lo so è fantastico! Ti giuro non so come descriverlo. Mi è stato accanto tutta la sera vedendo che non mi ero inserita bene nel gruppo».
«A proposito, scusa se non sono stata sempre con te ma sapevo che Jefeo avrebbe fatto la sua mossa e non volevo intralciare» sorride.
«Beh allora devo ringraziare anche te...E poi mi ha accompagnata qua davanti alla porta e prima di andarsene mi ha dato un bacio sulla guancia. Ti giuro sono patetica ma è stato fantastico» dice buttandosi sul letto.
«Non è per niente patetico amo! Sono così felice per voi. Spero davvero le cose vadano bene, anche perché siete troppo carini insieme!».
«Beh vedremo. Per ora stiamo solo facendo amicizia, magari io sto ingigantendo tutto. Per ora voglio solo andare a dormire che sono stanca morta. Buonanotte amo» dice mettendosi sotto le coperte.
«Buonanotte Ludo».

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