Capitolo 14

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*Ludovica*
«Ragazzi non avete idea! Sono stata con Rudy» dice Ludovica euforica ai compagni. È seduta al tavolo della sala relax e attorno a lei sono seduti Giordana, Tish, Mowgly, Alessandro e Jefeo.
«Mi ha riempita di complimenti, vi giuro è stato fantastico! E mi ha detto che all'inizio era un po' titubante, e invece già adesso l'ho convinto. Vi rendete conto?!». Ludovica continua a sorridere dalla gioia.
«Bravissima Ludo, noi infatti non avevamo dubbi» l'abbraccia Tish.
«Ah poi è stato troppo divertente. Rudy ha notato che mentre cantavo, ballavo le dita della mano sul microfono e questa cosa non gli piaceva. Quindi è andato a prendere dello scotch e me lo ha avvolto attorno alla mano col microfono. Poi ho ricantato e ovviamente non potevo muovere le dita. Alla fine me lo ha tolto e non le muovevo più. A mali estremi, estremi rimedi, no?».
«Grande Rudy haha» ride Jefeo.
«Ma perché gli dava tanto fastidio?» chiede Giordana. Dal tono si sente che non ha molta simpatia nei confronti di Rudi. Ma come biasimarla? Lui le ha detto dal primo giorno che non le piace il suo modo di cantare, e lei anche se non lo vuole far vedere, ci è rimasta male e ogni volta prova a fargli cambiare idea. Ma tutto è invano.
«Dice che così la gente si concentra solo sulla mano e non mi guarda nemmeno in faccia».
«Impossibile» dice Jefeo senza pensarci.
Aww che dolce.
Lei gli sorride.
A interrompere il momento è una ragazza della produzione che entra nella sala relax per chiamare Jefeo, che deve andare ad una lezione.
«A dopo ragazzi» dice prima di fare un cenno a tutti ed uscire dalla stanza.
I ragazzi continuano a parlare dei professori fino a quando non vengono chiamati Giordana e Alberto per provare il loro duetto, e Tish e Mameli per provare il loro.
Poco dopo se ne va pure Mowgly per andare a parlare con la Celentano.
«Compari auguratemi buona fortuna» dice prima di uscire.
Al tavolo rimangono solo Ludovica e Alessandro, che però decide di usare il tempo per lavorare ad un nuovo inedito.
Ludovica quindi prende l'ipod e le cuffiette e si siede sui divanetti.
Dall'altro lato Alvis vede la ragazza e decide di avvicinarsi.
«Disturbo?» chiede.
«Nono figurati» dice togliendosi le cuffiette.
«Scusa eh, ma voglio socializzare un po'. Non ne posso più di stare solo con le cuffiette» dice sorridendo alla ragazza.
«Beh meno male. Anche io preferisco mille volte parlare».
«Allora dai parlami un po' di te. Ancora non abbiamo praticamente parlato» inizia il ragazzo.
«Beh che dire. Sono Ludovica, vengo da Catania, ho 19 anni e canto da quando ne avevo circa 7».
«E descriviti con qualche parola».
«Fammi pensare... Solare sicuramente, perché sono sempre sorridente. Testarda assolutamente. E come ultima direi emotiva. E tu invece?».
«Beh io canto per sfogarmi. Per scappare dalle cose brutte che mi capitano, capisci?». Ludovica annuisce e continua ad ascoltarlo, incuriosita da questo ragazzo che sembra così tosto e duro.
«Io sono una persona molto negativa. Lo so non è una cosa bella, ma non riesco a farne altrimenti. Quando vivo una cosa bella non riesco a godermela davvero, perché subito dopo penso a quello che potrebbe succedere o che so che succederà. Non ci posso fare niente. La paranoia mi assale e poi non mi lascia più.
Ora però non voglio spaventarti eh» sorride.
«Nono anzi continua» dice lei.
«Però ovviamente vivo la vita come un qualsiasi adolescente. Esco con amici e mi diverto. Cioè ci provo. Lo so che posso sembrare un tipo duro da fuori, ma in realtà sono davvero introverso».
Questo in effetti le ragazze me lo avevano detto.
«Beh sai, io invece provo sempre a guardare il bicchiere mezzo pieno. Sin da quando sono piccola mia mamma mi ha insegnato a non abbattermi davanti alle difficoltà, ma di lottare sempre per migliorare la situazione. È anche grazie a questo che sono qua. I primi casting non erano andati benissimo, non sono riuscita a convincere del tutto i prof. Poi però ci ho riprovato e sono riuscita ad arrivare qua».
«Wow sei solo da invidiare guarda. E poi sei appena arrivata e hai già fatto amicizia con quasi tutti. Io... io non ne sarei mai capace...» guarda il pavimento.
«Ei guarda che sono sicura che se solo tu ci provassi davvero, faresti amicizia con tutti. Me lo hai fatto vedere no? Da fuori sembri magari cattivo e apatico, ma in realtà sei gentile e simpatico. Fidati, e se vuoi ti aiuto anche io. Che poi gli altri sono tutti gentili e sicuramente ti faranno entrare bene nel gruppo, se solo gli dimostrassi interesse».
Mi sembra un po' la versione più debole di me. Ha solo bisogno di un minimo di aiuto e poi si troverà benissimo. Ne sono sicura.
«Grazie Ludo. Ne avevo davvero bisogno» si avvicina e l'abbraccia.
«Sono felice sia venuta tu, sai? Dopo l'uscita di Ahlana non sapevo che fare. Era l'unica con cui stavo... ci capivamo davvero bene. Pensavamo sempre le stesse cose. Poi quando se n'è andata lei ho visto tutto nero. Ma almeno al suo posto è venuta una bella persona, e non una tutta montata o cose così» gesticola nel dire la frase.
«Mi dispiace per Ahlana. Non sapevo ci fosse qualcosa tra di voi. Ora avrei preferito sfidarmi contro qualcun'altro... Ma tranquillo, vi rivedrete sicuramente» lo rassicura.
«Ora però fammi un sorriso dai» dice la ragazza.
E così Alvis fa il primo vero sorriso dopo l'uscita di Ahlana, per poi riabbracciare la ragazza dai capelli blu. Beh dai, penso di aver trovato un nuovo amico.
In quel momento la porta della sala relax si apre ed entra un ragazzo con una cartellina piena di fogli che canticchia una delle sue canzoni.

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