*Jefeo*
Io davvero non riesco a crederci. Come ha potuto baciare quello, e poi venire a fare la santarellina con me?! Non pensavo fosse "quel" tipo di ragazza.
Tira fuori un altra sigaretta dal pacco, la quarta.
Non può averlo fatto davvero, non ha senso... proprio adesso che... ma che dico. Non stavamo diventando proprio niente. Era tutto finto... o almeno per lei.
È appoggiato alla ringhiera del tetto, guardando il cielo di fronte a lui. Ormai sta tramontando, e il cielo si tinge di un miscuglio di colori che vanno dall'azzurro al rosa intenso.
Che poi quel giorno è tornata da me come se niente fosse, anzi, mi ha fatto quasi sentire in colpa per la mia eccessiva gelosia. Che a quanto pare di eccessivo non aveva proprio niente.
Spegne la sigaretta e apre il pacchetto per tirarne fuori una quinta. Il pacchetto però è vuoto.
Porca troia. Pure le cicche ho finito? Che giornata di merda.
Scende al piano terra per andare al tabaccaio di fronte all'hotel per prendersene di nuove. Attraversa la strada, compra un nuovo pacchetto di sigarette, ed esce dal tabaccaio.
Si ferma accanto alla porta per poi tirare subito fuori una prima sigaretta. Sente delle voci. Alza lo sguardo, e le sue ipotesi vengono confermate.
Ah. Pure che si tengono la manina stanno. Cioè ho praticamente appena finito di mandarla a cagare agli studi, e si butta già completamente su Alvis. E tutti quei discorsi che mi faceva sull'essere "una brava ragazza". Diceva di andarci sempre piano con i ragazzi, dopo la sua "esperienza"... beh erano tutte minchiate. Perché se dopo 5 minuti che litighiamo, questa torna ad abbracciare e a scherzare con un altro, una brava ragazza non lo è sicuro.
Segue i ragazzi con lo sguardo, fino a che non entrano in hotel. Aspetta altri 5 minuti per essere sicuro di non incontrarli, e dopo aver spento la sigaretta, torna nell'albergo.
Dove ho messo le chiavi? Cazzo.
Bussa con forza alla porta fino a che Alberto non gli va ad aprire.
«Compare stai a pezzi? Così spacchi la porta» dice Alberto ridendo.
«Ma vaffanculo va» gli risponde incazzato Jefeo, entrando nella stanza senza nemmeno guardarlo negli occhi.
Si fionda verso il suo letto, dove poi si siede per calmarsi un attimo. Chiude gli occhi e prende respiri profondi.
«Fratè, tutto bene? Che hai?».
«Niente» risponde Jefeo con tono secco.
«Beh non sembra. Dai compare con noi non ti fai mai paranoie, perché adesso non ci vuoi raccontare. Che hai fatto a Ludo sta volta?» continua Alberto.
«Niente» risponde Jefeo provando a mantenere la calma.
«Dai dicci che cosa hai fatto. Sicuramente hai litigato con Ludovica, e di solito è colpa tua».
Basta non ce la faccio più.
«Andate a cagare va» urla Jefeo, uscendo dalla stanza e sbattendo la porta. Una volta in corridoio, fa dei respiri profondi per calmarsi, appoggiando la fronte al muro.
Ma si può sapere che cazzo vogliono tutti da me? Innanzitutto è colpa ti quella pu... pu... vaffanculo non riesco nemmeno a pensare di lei certe cose. Vaffanculo. Sono un coglione. E pure i miei amici, se così si possono chiamare. Come fanno a dire che è colpa mia? Non sanno nemmeno che cosa sia successo. E il fatto che dicano che ogni volta che litigo con Ludovica, sia colpa mia, beh... mi fa incazzare, perché... è vero. Ok lo ammetto è vero, di solito è colpa mia. Ma non per questo lei è perfetta. Anche io per una volta posso essere la vittima della situazione. Anche perché io non le ho mai fatto qualcosa di così grave. Io non ho baciato nessuna mente mi frequentavo con lei. E di occasioni ne avrei avute... in discoteca per esempio, mentre lei si strusciava su Alvis. Oddio è vero, quella sera. Una delle peggiori della storia, me ne ero pure dimenticato cazzo. Come ho fatto a pensare che le cose tra lei e Alvis sarebbero potute cambiare? Quella sera è stata un avvertimento. Che idiota che sono.
Per una volta, che mi affeziono davvero ad una ragazza, e che volevo qualcosa di "serio" con lei, vengo ripagato così. Beh ho imparato la lezione, non mi farò più fregare da una ragazza. Questo è sicuro.
I suoi pensieri però vengono interrotti da una notifica del suo telefono. Lo tira fuori e rimane sorpreso nel leggere il nome di chi gli ha inviato il messaggio.Nadia☄️
Ei amo... è da quando mi hai detto
quella cosa che non ci sentiamo.
Io lo accetto, ovvio. Però
mi manchi, non sai quanto.
Intendo come amico però...
come fratello in realtà. Lo
so che mi sono comportata male con
te, tartassandoti, però adesso vorrei
solo spere come sta il mio fratellone❤️Nadia. Ho sbagliato tutto anche con lei. Sono felice di come l'abbia presa per la storia di Ludo. E invece di ringraziarla, e di farla sentire un po' più a suo agio, io l'ho semplicemente ignorata. Non le ho scritto nemmeno un messaggio. Sono una merda...
Alla prima "distrazione" ho ignorato una delle persone più importanti della mia vita. Lei ha fatto tanto per me, e io le ho voltato le spalle così... mi sento così uno schifo.Jefeo🖤
Amo. Sono una merda mi dispiace
così tanto.
Posso chiamarti?Nadia☄️
Muoviti scemo❤️Senza perdere altro tempo, Jefeo chiama l'amica. Nel frattempo è salito fino al terrazzo, per prendere una boccata d'aria, e per essere sicuro di rimanere da solo.
«Oii» dice una voce femminile.
«Amore mio» risponde Fabio con voce tremante.
«Mi dispiace così tanto per come mi sono comportato. Sono un coglione. Giuro mi sento così in colpa. I questi giorni non mi sono degnati di scriverti nemmeno un messaggio. Nemmeno un ciao. Sono una persona terribile».
«Amo ma stai piangendo?».
O cazzo, sto piangendo. Ma da quando in qua piango? E poi perché sto piangendo adesso. Per Nadia? Per Ludo? Non lo so. È più uno sfogo per tutto, penso...
«No amo ascoltami. Mi dispiace così tanto. Non vedo l'ora che arrivi domani sera, così potrò tornare a casa, da te, da Erica... da tutti. Mi mancate un sacco».
«Anche tu ci manchi, cuore. Stai tranquillo ok? Non sono arrabbiata con te, ti capisco. Era una situazione strana... e poi immagino che la tua ragazza si sarebbe ingelosita se tu avessi continuato a scrivermi, anche se siamo amici. Tranquillo».
«Aspetta. La mia che?».*Ludovica*
«Se ne era andato. Non era mai successo. Non capisco che cosa gli stia prendendo» si lamenta Ludovica con le amiche. È seduta sul letto, e stringe tra le braccia il suo cuscino.
«Magari era solo stanco» la incoraggia Tish sistemandosi i puntini con l'eyeliner.
«No Tish. Non voglio farti preoccupare ancora di più amo, ma devo essere sincera. Fabio non è così. Di solito prova a tenersi tutto dentro, per non ferire le altre persone. Con te però questa cosa non ha mai funzionato. L'ho notato dai primi giorni. Secondo me devi andare a parlargli».
«Ma come faccio? E se poi mi urla contro? Ci resterei solo più male... non voglio piangere davanti a lui».
«Ludo ascoltami. Lo so che hai paura, ma gli devi parlare. Non fare il mio stesso errore. Non sono mai andata a parlare con Alberto, e vedi come è finita...» dice Tish con gli occhi che iniziano a lucidarsi.
Piccola... come ho fatto ad essere così egocentrica? Non ho minimamente pensato alla sua situazione con Alberto. Che scema.
Ludovica si alza velocemente dal letto per andare ad abbracciare l'amica dai capelli rossi.
«Vuoi fare un patto amo? Io ora vado a parlare con Jefeo, ma tu poi parlerai con Alberto, ok?».
«Nono aspetta. Da me è del tutto diverso. Io non ce la faccio».
«Accetti o no?» insiste Ludovica, interrompendola.
«Okay, va bene. Ma adesso vai da lui! Muoviti».
«Va bene ragazze. Vi voglio bene. A dopo».
«A dopo brutta» le dice Giordana.
Ludovica esce dalla stanza e scende fino al primo piano. Bussa sulla porta numero 14 e ad aprire è Mowlgy, che poco sorpreso di vedere la ragazza, le dice che Jefeo non si trova in stanza.
Non è in stanza. Quindi deve per forza essere su.
Prende l'ascensore fino all'ultimo piano e apre lentamente la porta che dà sul tetto.
Eccolo, lo vedo. Sta camminando e gesticolando. Ma che fa? Ah, è al telefono. Sta alzando la voce. Con chi parla? Non sento molto. Ma non posso nemmeno avvicinarmi, mi vedrebbe.
«No amo, non hai idea».
Amo? Tranquilla Ludovica, sarà la sorella.
«No Nadi, ascoltami».
No, non è la sorella. Ma la ragazza che fino a qualche giorno fa avrei voluto uccidere. Nadia.
«Ti ho detto che non c'è niente. È finita».
Devo impegnarmi a sentire meglio.
«Non mi importa di quella. Davvero, te lo direi amo, lo sai» la voce di Fabio si fa di frase in frase sempre più alta, e quindi più comprensibile.
«No ero solo confuso, fidati. Non provo nulla per lei, mi sono solo sbagliato. Sai com'è, sbagliarsi capita anche ai migliori, no?» ride.
Non ci posso credere. Perché ho le guance bagnate? Perché sto piangendo? Come fa a dire che io non sono niente per lui? Che non gli importa di me...Come può dire che ha "sbagliato"? Stava pure ridendo.
Ho sentito bene: ha detto che è finita. Ma cosa ho fatto io? Cosa è cambiato nel giro di qualche ora? Quindi per tutti questi gironi lui ha solo finto? Ma sembrava sincero le altre sere. Mi ha solo usata. Ma forse sono solo io che ho frainteso tutto? Non capisco, davvero non capisco. Non volevo rimanerci una merda, eppure le lacrime non smettono di scendere. Avevo detto che dopo Andrea, non mi sarei più fatta fregare da nessun ragazzo, e invece è successo. Sono caduta anche nella trappola di Fabio.
STAI LEGGENDO
Più che "Amici"
RomanceUna storia sulla relazione tra Jefeo e Ludovica di Amici18. Sono una loro fan e spero di riuscire a coinvolgere anche voi nella loro storia. Ovviamente le cose che scrivo sono inventate, visto che solo loro due sanno come siano andate veramente le...