Capitolo 27

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*Ludovica*
Wow. Finalmente. Non ce la facevo più. In questa giornata il mio umore è cambiato davvero troppo. Prima ero morta per colpa dell'alcool, poi mi stavo divertendo con Fabio, poi ho sentito come una fiamma dentro quando ci stavamo per baciare in città, poi sono stata davvero di merda per colpa di quella chiamata, e adesso sono di nuovo in paradiso. Tutto per colpa di un ragazzo che da qualche giorno è entrato a far parte della mia vita, e che mi ha scombussolato tutto. Sembro davvero patetica. Se qualcuno mi avesse detto che in qualche giorno ha capito che ama una persona, probabilmente io stessa gli avrei dato del patetico. Ma adesso, che conosco lui, è cambiato tutto. Tutto per colpa di questo ragazzo, col quale ho passato tutta la mia prima settimana qui, questo ragazzo che mi ha fatto sentire a casa nonostante fossi lontana dai miei, questo ragazzo che proprio adesso mi sta baciando.
I ragazzi ancora non si sono staccati, non vogliono staccarsi. Lui continua a stringere con le mani i fianchi di Ludovica, e lei butta le braccia attorno al collo del ragazzo. Adesso Ludovica è praticamente seduta sulle gambe di Jefeo, e avvolge le sue gambe attorno al corpo di lui.
Vorrei che questo momento non finisse mai...
Poi Jefeo si stacca e prende fiato. Guarda la ragazza seduta sopra le sue gambe e le sorride.
«Scusa se ti ho fatto stare male bimba, non succederà più».
Ok è ufficiale, mi chiederà scusa all'infinito.
«Ok lo ammetto, ti volevo ammazzare. E non poco... ma non sapevo tutta la storia. Adesso ti capisco e so che non volevi farlo. Quindi tutto a posto. E poi sai quante volte capita alla gente di rispondere male ad altri per sbaglio? È normare Jefe» dice Ludovica passando le dita tra i suoi capelli.
«Si ma non avrei dovuto farlo, e poi non è da me». Lo so che è sincero, ormai lo conosco.
Si guardano un po' negli occhi e non riescono a smettere di sorridere.
«E pensare che fino a 10 minuti fa continuavamo a dire a tutti che siamo solo amici» ride lei.
«Bimba, sinceramente, siamo mai stati solo amici?» dice giocando con un boccolo azzurro.
Ecco, quello che avevo pensato anche io.
«Non lo so...» ammette lei.
Poi Ludovica scende dalle gambe di Jefeo e si sdraiano sul letto, con le braccia di lei attorcigliate al petto di Jefeo.
«Bimba stavo pensando ad una cosa» inizia lui guardando il soffitto.
«Hai presente oggi quando mi hai chiesto se quei desideri si avverassero? Beh avevo ragione io. Se ci tieni davvero allora qualcosa succede».
Il suo desiderio era questo... beh anche il mio...
«È vero. Avevi ragione» risponde lei prima di sbadigliare dal sonno.
«Ludo stai morendo di sonno, ora me ne vado così puoi dormire in pace» dice lui.
Sembrerei troppo una psicopatica se...?  Ma chissene frega.
«Beh veramente... se vuoi puoi stare qua, con me» dice Ludovica.
«Sei sicura? Guarda che non ho problemi ad andarmene».
Tanto lo so che ci speri anche tu scemo.
«Beh veramente mi faresti solo felice... ma certo visto che mi odi è normale che tu te ne voglia andare» scherza.
«Ma non eri tu quella che mi odiava?» chiede Jefeo ridendo.
«Ah vero. Vabbè uguale» ride.
«Quindi? Rimani qua?» chiede lei girandosi a guardarlo con gli occhi da bambina.
«Va bene. Tanto Tish e Giordana non tornano di mattina no?».
«Nono hanno detto entrambe circa per le 17:00 quindi abbiamo tempo».
«Perfetto» dice Jefeo «spegni la luce bimba?».
Così nel buio Ludovica si risdraia sul petto del ragazzo, che l'abbraccia con le sue grandi braccia. Hanno ancora in vestiti addosso, ma non gli importa.
«Buonanotte»
«Buonanotte bimba» dice Jefeo dandole un bacio sulla testa.
Wow chi lo averebbe mai detto. Io, che finisco a baciare e a dormire col ragazzo più carino della scuola. Lo stesso ragazzo che mi sembrava solo un buon amico. Non so nemmeno se adesso stiamo insieme. Cioè in teoria ci siamo solo baciati... non ne ho idea. Beh qualsiasi cosa siamo, è una cosa bellissima, e spero duri il più possibile.

Ludovica apre gli occhi e si rigira nel letto. Sono sola, Fabio non c'è. Ma dov'è? Ma che ore sono? Guarda in giro per la stanza, non c'è nessuno. Poi sente una voce proveniente dal bagno.
«O fra fidati di me». È lui. Ma con chi sta parlando. Vede la porta aprirsi, e Jefeo uscire da essa. Ludovica chiude di scatto gli occhi, facendo finta di dormire.
«Te lo dico io» continua Jefeo.
«Massimo 2 giorni».
2 giorni per cosa?
«Fra ma va non me ne frega un cazzo di lei».
Di lei? Parla di me?
«Entro domani me la faccio. Quanti soldi scommettiamo?».
Scommessa?
«Va bene. 50€. Se me la faccio entro domani sera sono miei, sennò ti pago io».
«Si ci divertiremo frate» ride.
«Si ma preparati a sganciare i soldi. Questa sbava per me, quindi vincerò sicuramente io».
Mi viene da piangere, ma devo resistere fino alla fine della chiamata.
«Oh guarda che sono serio. Ieri si è messa a piangere solo perché non avevo più scazzo di baciarla e volevo tornare in hotel» ride.
«No Nadia non sa niente e così deve rimanere. Sennò poi quando torno a Milano non posso nemmeno divertirmi con lei» ride.
«Va bene. Ci vediamo stasera. Ciao frate». La telefonata finisce.
Non ci credo. Era tutto una scommessa. Tutto. Da quando sono qua mi ha solo preso il giro. Fa male, fa tanto male. Non me lo aspettavo da lui, ma adesso mi sente.
«Mi fai schifo» urla Ludovica alzandosi dal letto. Solo lì si accorge che non indossa i pantaloni. Ma che fatto? Mi ha davvero svestita?
«Bimba che hai?» chiede lui avvicinandosi alla ragazza.
«Guarda che non sono stupida, ho sentito tutto. Mi fai davvero schifo, non voglio rivederti mai più» urla andando a mettersi una tuta.
«Bimba non pensi di esagerare? Volevo solo... divertirmi un po' con te, come volevi anche tu» dice prendendola dai fianchi.
«Non mi toccare! Esci subito dalla mia stanza hai capito?» gli tira uno schiaffo.
«Shh piccola ripassati». Le prende i polsi e la blocca al muro.
«Fabio lasciami! Ti prego lasciami!» urla Ludovica piangendo.
«Tanto lo so che è anche quello che vuoi tu bimba» continua a dire Jefeo con voce calda. Lui inizia a darle dei baci lungo il collo. Lei continua a piangere.
«Da qui bimba non puoi uscire. Quindi prima fai quello che ti chiedo, prima avremo finito. Adesso rilassati, che ci penso io a te» le sussurra all'orecchio. Così, arresa, Ludovica finisce di fare resistenza e, pingendo, rimane ferma.
«Brava piccola, adesso goditi questo momento» dice lui sfilandole la maglietta e baciandole la parte superiore del seno.
Ma in che guaio mi sono cacciata?
Dov'è finito il Jefeo che conosco? Dov'è finito il ragazzo di cui... mi sono innamorata?

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