Capitolo 21

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*Ludovica*
Ma dove sono?
«Scusa bimba non volevo svegliarti» le dice Jefeo andando a sedersi sul bordo del letto.
«Che cosa è successo? Dove sono tutti gli altri? Che ore sono?». Prova ad alzarsi ma Jefeo la ferma.
«Stai giù, che ti devi ancora riprendere» dice sistemandole una ciocca dietro l'orecchio e poi tendendo la mano sulla sua guancia.
Mi fa malissimo la testa. Ma quanto ho bevuto ieri?
«Allora intendi spiegarmi che cosa è successo sta sera oppure devo aspettare che tornino gli atri?».
«Ieri sera bimba. Sono le 13» ride.
«Che cosa? E tu che ci fai qua? Mi avevi detto che saresti partito sabato mattina presto per andare dalla tua famiglia».
Ti prego non dirmi quello a cui sto pensando. Ti prego.
«Ho scritto ai miei che avevo qualcosa importante da fare e che sarei andato la prossima settimana».
«Fabio mi dispiace tantissimo. Non volevo finisse così. È tutta colpa mia. Saresti dovuto andare e io me la sarei dovuta cavare da sola. Sono una cretina» inizia a dire Ludovica disperata.
«Ludo calmati. Non è successo niente. Non è colpa tua. Io sono voluto rimanere ok? Le ragazze mi hanno detto che anche loro sarebbero partite mentre tu saresti rimasta qua. Ho pensato che sarei potuto rimanere con te, così da farti compagnia, no?».
Sono un disastro.
«Che vergogna mamma mia. Faccio solo casini. Mi dispiace. Davvero» lo guarda fisso negli occhi.
«Tu non devi scusarti di niente... casomai io per ieri» inizia lui.
Oddio. Ho un flash. Jefeo e Federica. Da soli. Cazzo. Ora so cosa mi vuole dire...
«Che hai fatto? Scusa ma non mi ricordo davvero niente».
«Facciamo così va, che sennò si fa tardi. Cambiati e usciamo a mangiare qualcosa. Se hai bisogno di qualcosa mi chiami, io sono qua fuori, ok?» le dice lui in modo affettuoso.
«Va bene. Grazie Fabio. Eh non ti chiamo così perché sono arrabbiata» ride.
«Detto da te mi piace. Ti aspetto fuori» dice uscendo dalla porta.
È davvero una persona fantastica. Spero di non avergli fatto nulla di male ieri... mi sentirei ancora più in colpa di quanto mi senta già adesso. Ha rinunciato a vedere la sua famiglia, che ama più di ogni altra cosa, solo per me.
Si veste il prima possibile per evitare di far perdere altro tempo al ragazzo che la sta aspettando al di fuori della stanza.
Si infila dei leggings e una felpa larga. Si mette giusto un po' di correttore per coprire le occhiaie e va verso la porta.
«Nadia calmati per favore» sente da fuori la stanza.
Nadia? Oddio è quella che gli scriveva...
«No ascolta. Tu lo sai cosa penso di te... e di noi...».
Ma che succede?
«Io non voglio perderti, lo sai... ma ti prego prova a capire» continua Jefeo.
È la sua ragazza quindi... perché mi fa così male?
«Nadia lo sai che ci tengo a te ma per favore smettila di chiamare. Quello che ti volevo dire l'ho detto. Ora non piangere per favore».
Piangere? Non sto capendo più niente.
«Si, torno la prossima settimana. Si... tranquilla... ciao amo, ciao».
Non parla più, deve aver finito la chiamata. Cazzo mi ero completamente dimenticata di questa Nadia... e poi c'è anche Federica. Mamma mia che fastidio mi da questa cosa. Come fa ad essere tanto "disponibile" con me se poi ha molto probabilmente una fidanzata e una ragazza con la quale la tradisce?
Basta, adesso devo uscire e fare finta di niente... non voglio che pensi che ho origliato.
Prende un respiro profondo e abbassa la maniglia della porta. Lui cambia subito espressione e da triste e snervato passa a felice.
Perché era triste? Ok Ludovica basta pensarci!
«Meno male sei viva. Pensavo fossi ricrollata sul letto» dice lui andandole incontro.
«Ho perso un po' di tempo perché ho provato a coprire un po' questo disastro» dice indicandosi la faccia «ma come puoi vedere è stato tutto inutile» sorride.
«Ma che dici. Anche in post-sbornia sei bellissima bimba» le sorride.
«Andiamo dai». Le mette un braccio sulle spalle e vanno verso l'ascensore.

Sono al McDonald's e si sono appena seduti con i vassoi pieni di cibo. Ok finalmente mi può dire che cosa è successo ieri. Mi ricordo solo dei piccoli flash che però non hanno senso. Tipo: un gruppo di noi che ballano, Jefe che viene da me e balliamo, Alvis a terra, Jefeo e io per strada. Non ha un minimo di senso.

«Allora» inizia lei «che cosa è successo ieri. E ti prego sii preciso nei minimi dettagli, tanto abbiamo tempo» dice prendendo delle patatine fritte.
«Allora come prima cosa siamo andati in discoteca e ci siamo presi un tavolo. Ci siamo seduti su dei divanetti e tu eri messa accanto a me. Questo te lo ricordi?». Lei annuisce.
«Bene. Poi i ragazzi hanno fatto dei cocktail e così abbiamo bevuto. Poi ci hanno distribuito degli shottini e tu inizialmente non volevi bere perché volevi evitare una tua scenata da ubriaca. Beh io ti ho detto che se volevi divertirti avresti dovuto farlo perché tanto io ti avrei riportata in hotel sana e salva. Dopo che ho insistito tu hai ceduto e hai bevuto con noi».
«Ok fino a qua ancora me lo ricordo» dice lei.
«Perfetto. Ora inizia la vera storia. Ti sei alzata perché volevi andare a ballare e altri si sono uniti a te. Poi mi hai chiesto di andare a ballare e io ti ho detto che ti avrei raggiunto tra poco, o almeno lo avrei voluto fare... Voi avete ballato parecchio e penso che abbiate anche bevuto tanto perché vedevo Mameli e Umberto venire e riempire i bicchierini per poi portarli in pista. Poi io mi stavo alzando per venire da voi... da te... insieme a Mowgly, Alberto e Alessandro ma Federica mi ha fermato perché mi voleva parlare di qualcosa di "importante"».
«E che cos'era?» chiede subito lei.
«Non so se posso dirlo... sai è qualcosa di suo personale ecco».
«Quindi vi frequentate» dice Ludovica senza pensarci. Cazzo mi devo controllare sennò penserà che sono una psicopatica.
«Ma sei pazza? Assolutamente no» si ferma un attimo. «diciamo che non è lei quella a cui sto puntando» dice alzando lo sguardo fino agli occhi di Ludovica.
Ed ecco che entra in gioco quella Nadia...
«Non dirlo a nessuno, mi raccomando. Mi ha detto che gli piaccio e voleva sapere se io ricambiassi. Io ti giuro ci sono rimasto un po' così perché non mi conosce minimamente. Cioè io prima di ammettere apertamente che mi piace una, la devo conoscere praticamente meglio di quanto io conosca me. Capisci? Cioè io non mi metto con la prima che capita solo perché la trovo figa o così. Infatti se una mi interessa ci passo del tempo così da conoscerla davvero...» si riferma un attimo.
Wow allora non ha senso la mia teoria del ragazzo che tradisce la sua fidanzata. Ma allora come posso spiegare il pianto di questa Nadia al telefono.
«Beh poi volevo liberarmi da lei per poter venire da te... e lì ho visto. Tu stavi ballando... con Alvis. Ma non ballavate in modo amichevole ecco...» si vede che il ragazzo è imbarazzato. Ludovica lo guarda shockata. Che cosa ho fatto? Con Alvis poi? Ma non era Jefeo?
«Aspetta cosa? Con Alvis? E come ballavamo scusa?».
«Beh lui era dietro di te e aveva le sue mani sui tuoi fianchi... poi ti stringeva a se e dopo un po' ha iniziato a baciarti sul collo tipo. Ascolta lo so che puoi fare quello che ti pare con chi ti pare, ma io... non ci ho visto più dalla rabbia... dovevo fare qualcosa, capisci?».
«No Jefe ascolta...» dice lei iniziando quasi a ridere.
«No fammi finire ti prego. Mi dispiace davvero tantissimo. Cioè io non mi pento di quello che ho fatto, perché mi sentivo in dovere di farlo Ma era inrispettoso  nei tuoi confronti il mio comportamento...insomma tu puoi fare quello che ti pare e ti stavi sicuramente divertendo con Alvis ma io boh... mi dava fastidio» non riesce nemmeno a guardarla negli occhi.
«Fabio ascolta me adesso. Io non so come, non so il perché... ok forse per il troppo alcol, ma ti giuro che non sapevo che quello fosse Alvis. Non me ne sono accorta... pensavo che... che fosse...» non riesce a finire la frase. Gli occhi di Jefeo si accendono.
«Che fosse?» le chiede. Ok o la va o la spacca.
«Pensavo che fossi tu. Lo so è stupido e tutto, ma mi piaceva pensare che fossi tu».
Jefeo inizia a sorridere come un bambino
«Non è stupido bimba, anzi». Questo cosa significa scusa? Non voglio illudermi, ma magari anche a lui sarebbe piaciuto stare al posto di Alvis...
«E di certo non è più stupido di prendere a pugni Alvis» continua lui.
«Che cosa hai fatto?» urla lei preoccupata.
«Ah cazzo a questa parte della storia non c'ero ancora arrivato» ride.
Come fa a ridere per una cosa del genere. Fa sembrare divertente che abbia preso a pugni una persona. Preso a pugni una persona per me. Lo fa sembrare quasi... dolce. Che cretino!

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