Capitolo 30

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*Ludovica*
È destino. Ogni volta che ci stiamo per baciare qualcuno deve telefonare. È sicuro, la vita mi odia.
«Sono da Ludo» dice Jefeo al telefono.
«Nono tranquillo. Ora arriviamo».
Jefeo chiude la telefonata.
«Era Mowgly, è arrivato. Andiamo su da lui?» chiede.
«Si certo». Avrei preferito stare sola con lui, però non possiamo lasciare Mowgly da solo, e poi Mowgly mi sta troppo simpatico. Jefeo mette il braccio attorno al collo della ragazza ed escono dalla stanza. Prendono l'ascensore a arrivano al terzo piano. Tempo di bussare e Mowgly apre la porta. Jefeo si sbriga a togliere il braccio dalla ragazza prima che l'amico lo possa vedere.
Strano.
«Compari da quanto tempo» li saluta Mowgly andandoli ad abbracciare.
Che dolce!
Entrano nella stanza e si siedono sui letti. Mowgly si mette su uno, e Ludovica su quello opposto. Lei lascia un po' di spazio, in modo tale da lasciare un po' di spazio per Fabio.
Lui però si va a metter vicino a Mowgly.
Anche strano, ma okay.
«Allora? Che avete fatto?» chiede il ragazzo riccioluto. Ludovica prende fiato per rispondere ma viene anticipata da Jefeo.
«Niente fra. Le solite cose».
«Eh... non mi dovete dire niente?» chiede lui ridendo e dando gomitate a Jefeo.
Ludovica si gira a guardare Fabio, aspettando la sua risposta.
«No fra, che cosa dovrebbe essere successo scusa?» chiede lui ridendo.
Mi ha solo portato a casa quando ero ubriaca a merda, abbiamo passato questi due giorni sempre assieme, mi ha fatto stare malissimo e piangere a dirotto, ci siamo baciati, e abbiamo passato la notte assieme, ma no, non è successo niente.
Perché si comporta così? Si vergogna? È troppo presto per dirgli di noi? Ma poi, cosa siamo noi? Questa domanda continua a ritornarmi in mente.
«Tu invece?».
«Niente compà, come al solito. Sono stato la maggior parte del tempo in treno. Poi sono arrivato a casa e sono stato con la famiglia e amici. È bello vedere come siano fieri di me» dice sorridendo.
«Ludo tutto a posto?» chiede Mogly vedendola intristirsi. Lei guarda prima Jefeo e poi il ragazzo che le ha fatto la domanda.
«Si certo, scusa mi ero persa tra i miei pensieri» sorride.
«Raccontami un po' della tua vita prima di qui, che in fondo non so niente». Il ragazzo inizia a parlare, ma lei non lo sta ascoltando veramente. La sua mente rimane fissa al ragazzo che lei continua a non capire. E se si stava solo divertendo un po' con me? No, non può essere... non sarebbe il Jefeo che conosco. Ma d'altronde pensavo di conoscere anche Andrea, e poi si è visto come è finita... basta pensare a queste cose, non ne vale la pena. Jefeo non ha fatto nulla di male, magari preferisce parlargliene in privato. Si, sarà sicuramente così...
«Compari ma se vi dicessi che ho fame?» inizia il ragazzo calabrese.
«Anche io. Mc?» chiede Jefeo guardando entrambi. Loro annuiscono e, tempo di prendere la giacca, escono dalla stanza.

*Jefeo*
Dopo pranzo i ragazzi decidono di tornare all'albergo perché le ragazze stanno per arrivare. A Ludovica squilla il telefono così si allontana dai ragazzi. «Mia madre» ha detto prima di allontanarsi.
«Jefe allora, ora che siamo soli, mi dici cosa è successo tra di voi?» chiede Mowgly ridendo.
Glie lo dico o no?
«Ah Jefe, mi devo preoccupare?» dice lui fermandosi. Jefeo non risponde, ci sta ancora pensando.
«Non ci credo... non mi dire che... sono diventato zio. Zio Mowgly. Non ci credo. Compà te lo avevo detto di fare attenzione su ste cose cazzo!» dice serio.
«Ma che cazzo dici cretino» ride Jefeo dandogli una scoppola suo collo.
«Ah bene mi stavo preoccupando». Continuano a camminare.
Okay dai a lui lo posso dire.
«Ci siamo baciati» dice tutto d'un fiato.
«E perché non me lo hai detto subito compare? Sono contento. Quindi ora state insieme?».
«Compare è complicato. Quello che ti dico non lo devi dire a nessuno ok? Sono serissimo». Accorgendosi dell'espressione dell'amico, Mowgly diventa serio e guarda negli occhi il compagno, annuendo.
«Il suo ex è uno stronzo. L'ha trattata malissimo è lei ci è stata di merda. Me lo ha detto oggi. Aveva le lacrime agli occhi fra, te lo giuro, avrei voluto spaccare tutto. Non riuscivo a sentire certe cose senza poter fare niente cazzo. Quindi non voglio farla stare male. Te l'ho detto come sono io con le ragazze... anche se non volevo alla fine hanno sempre sofferto. Non voglio succeda anche con lei, è speciale, e non se lo merita».
«Frate e quindi cosa vuoi fare» chiede il ragazzo dai capelli lunghi.
«Non lo so fra, non voglio rinunciare a lei. Ma non vorrei che questa scelta alla fine sia egoista. Devo pensare prima a lei, e poi a me. Quindi per ora voglio conoscerci meglio, così che lei sia sicura al 100%, che conosca ogni mio singolo difetto. Ha senso secondo te?».
«Fra sei davvero una bella persona, lasciatelo dire. E tranquillo che andrà tutto bene». Vedono che la ragazza si è fermata e che sta tornando da loro.
«Dopo continuiamo».
Dopo. E chi ci arriva a dopo?

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