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"Harry" Louis e Trilli si affacciano sulla soglia della porta della stanza di Trixie per non far rumore e non svegliarli nel caso stessero dormendo.
"Trix basta piangere, devi dormire" la situazione non è delle migliori, c'è Trixie che piange e Harry che invano cerca di consolarla. Non si sono accorti di Louis e Trilli e i due entrano in punta di piedi.
"Hey" Louis quasi sussurra e il primo ad accorgersi di lui è proprio la piccola che urla di più e si aggrappa al collo del padre. Harry si gira ed è sorpreso a trovarsi davanti sua figlia e il suo ex fidanzato.
"Perché piange?"
"Non lo so, ero riuscito a calmarla e si era addormentata, infatti quando sei passato dormiva. Si é svegliata poco fa piangendo e non ha smesso, non so cosa fare" Trilli si avvicina a lei e la prende da in braccio ad Harry nonostante le proteste della piccola.
"Ascolta Trix, non piangere più. So che sei arrabbiata con me ma devo dirti delle cose, tu sei una bimba grande e puoi capirmi" Trixie ascolta le parole della sorella e dopo un po' di esitazione smette di urlare e si calma
"Tilli"
"Si amore, sono venuta apposta per te. Non riuscivo ad andare a letto senza prima venire qui da te, dovevo vederti e stringerti fra le mie braccia. Vuoi spiegarmi perché oggi mi hai mandato via? Non mi vuoi bene?"
"Io ti voglio tanto bene, Tilli e so che sei mia sorella, tu prima dici si e poi no. Io ho chiesto al mio papà se Louis é il mio altro papà e se tu sei mia sorella. Lui ha detto che Louis non mi vuole e che tu sei mia sorella ma non sa se mi vuoi ancora. Voi non mi volete perché io ho la bua? Posso guarire, il mio papà lo dice" Trilli spazza via una lacrima che le è sfuggita al controllo e bacia la guancia della piccola che la guarda in cerca di risposte
"Io ti voglio tanto bene e la tua bua passerà, piccola e sarai felice. Io ero solo arrabbiata con il tuo papà e ho detto tante cose cattive, tu non centri niente. Non è vero che non ti voglio, ti ho amato dal primo giorno che ti ho vista al parco e stai sicura che non mi staccheró più da te. È vero, ho detto che sareste dovuti ritornare in America e non rimanere qui un giorno di più, beh.. mi sbagliavo e quando uscirai dall'ospedale faremo tante cose insieme, te lo prometto farfallina"
"Davvero? Posso avere una casa anche qui?" La domanda di Trixie intenerisce tutti, soprattutto i due adulti che ascoltano tutto in silenzio
"Certo, amore. Non devi lasciarmi più, sono tua sorella"
"Siii! Tilli e Tixie! Noi uguali! Il mio papà ha detto che mi ha chiamato cosi perché voleva una cosa uguale.. uhm" si passa una manina nei capelli, non è sicura di quello che ha detto e non sa ben spiegare le cose che le ha sempre raccontato il suo papà. Harry si affretta subito a spiegare
"Quando ho saputo che ti chiamavi Trilli non può capire quanto ero felice. Questo nome e tutto ciò che c'è dietro significa molto per me e tuo padre Louis e ho pianto a sapere che nonostante tutto lui ti avesse dato un nome che rappresentava noi. Quando poi io e Ross scoprimmo che nostro figlio era una bambina, iniziai a cercare un nome originale che avesse un bel significato e che assomigliasse o ricordasse, in qualche modo, il tuo. L'ho fatto perché volevo che, anche se in piccola parte, tua sorella avesse qualcosa di te, simile a te e fra tanti nomi ho trovato Trixie che se ci pensi come suono si avvicina molto a Trilli. Ecco ciò che intendeva dire prima"
"Uhm.. è un pensiero molto bello, Harry" dopo settimane che sua figlia l'ha chiamato per cognome, adesso sentirsi appellare con il semplice nome è per lui una grande conquista ed davvero grato di tutto ciò.
"Puo sembrarti una bugia ma giuro che ti ho sempre pensato in questi anni, non c'è stato giorno in cui tu non sia stata nella mia mente"
"Tilli tanti regali!!" Trixie allarga le braccia per dare l'idea di quanti siano i regali della quale parla. Ancora una volta però Trilli e anche Louis non capiscono il senso della frase.
"Tanti regali?"
"Siii! 3838 milioni" Trilli scoppia a ridere e stringe la piccola al petto
"Trixie ha ragione, certo i regali non saranno milioni come dice lei ma ci sono"
"Che regali?" Stavolta è Louis che parla, fino ad ora è rimasto zitto.
"Uhm.. so che è una cosa stupida e mi vergogno a dirlo ma io ogni anno, per il compleanno, natale e altre occasioni, da quando Trilli è nata le ho comprato un regalo. Considerando che adesso hai 16 anni e quindi sono passati 16 compleanni, 16 natali e altrettante 'pasque' fatti un po' il conto di quanti regali devi scartare. Su ogni pacchetto ho scritto il giorno, il mese e la data e accanto ognuno di essi ho aggiunto un bigliettino. Non sono milioni ma ci si avvicinano" Harry ridacchia per nascondere l'imbarazzo e Trilli non sa che dire, Louis invece piange, negli anni è sempre il solito sensibile.
"Louis non piangere! Io e papino abbiamo dei regali anche per te!"
"Ehm anche stavolta Trixie ha ragione. Come ho fatto per Trilli ho fatto anche per te, ogni regalo per ogni tuo compleanno, natale, pasqua e per ogni nostro anniversario di fidanzamento. Per te i regali sono un po' di più di quelli di Trilli e ci metterai tempo" Harry ride ancora e sta davvero morendo dall'imbarazzo.
"Per i regali dell'ultimo anno non garantisco, li ha scelti Trixie per voi" continua Harry visto che nessuno parla
"Ho comprato tanti peluche!!!" Trixie si butta fra le braccia della sorella
"Ti piacciono i peluche?! Ho comprato un unicorno, Trilli peluche come te e tante cose belle!"
"Trix, non dire più nulla! Deve essere una sorpresa" la rimprovera bonariamente il padre.
"Scusa papino!. Tilli hai perso la lingua? Papino mi dice sempre cosi quando sono tiste e non parlo più" la piccola si arrampica sulle gambe della sorella e le prende il viso fra le manine
"Tilli fammi vedere la lingua!" Trixie la prende in giro e Trilli si ridesta dai suoi pensieri
"Hey bimba brutta!! Come ti permetti?!" Inizia a farle il solletico e la piccola ride come una matta. Alla fine si ritrovano l'una abbracciata all'altra, sul lettino della stanza d'ospedale di Trixie, a dormire serene.
"Si sono addormentate senza accorgersene. Sono cosi belle" sussurra Louis emozionato. Harry prende il cellulare e scatta un paio di foto alle due sorelle
"Si somigliano, vero?"
"Molto e sono bellissime"
"E tu Lou, che pensi? Non voglio che ti senta a disagio"
"Voglio essere il padre di Trixie. Lo voglio davvero".

Tinker bell ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora