CAPITOLO 10: Perché una donna non bastava

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La mattinata era passata normalmente. A fine corsi ero rimasto a parlare un po' con Justin che si era poi offerto di riportarmi in moto all'appartamento. Mentre tornavamo avevamo incrociato Noah. Avevamo allora deciso di andare a fare un aperitivo veloce, anche perché Nicole stava facendo le pulizie in casa e non avevo la minima voglia di passare l'aspirapolvere. Ammetto che ero un po' uno sfruttatore di quella poverina, ma lei aveva avuto il giorno libero, perciò forse le piaceva farle se aveva deciso di spendere del tempo in quell'attività lì. Ok, non reggeva la mia scusa, ma era da tanto che non passavo una mattinata tranquilla, e avrei sfruttato l'occasione stando con Justin e Noah. Mi sarei fatto perdonare cucinandole il pranzo.

"Ehi, Aiden ci sei?" mi chiese Justin passandomi una mano davanti alla faccia. Annuii facendoli ridere. Ovviamente avevano capito che non avevo sentito l'ultima parte del discorso. Ci trovavamo in un bar vicino al mio appartamento. Non ci ero mai venuto nonostante lo avessi visto più di una volta. Oggi era una bella giornata di sole, e nonostante non facesse minimamente caldo ci eravamo seduti fuori per goderci una delle poche belle giornate che Washington avrebbe potuto darci.

"Scusate che stavamo dicendo?" chiesi mentre sistemavo la borsa con i libri a terra vicino alla mia seggiola.

"Chiedevamo cosa tu volessi ordinare" disse Noah staccando per un attimo lo sguardo dal menù. Ne afferrai uno e diedi un'occhiata veloce mentre arrivava un ragazzo per prendere le ordinazioni.

"Siete pronti o ripasso tra cinque minuti?" chiese sorridendo. I ragazzi guardarono me come per chiedere se fossi pronto. Annuii.

"Per me uno spritz" disse Justin.

"Io invece prendo una birra alla spina media. È poi possibile avere delle patatine o delle noccioline?" chiese Noah leccandosi i baffi e beccandosi un'occhiataccia da parte di Justin.

"Certo. E per te?" mi chiese finendo di scrivere quello che aveva detto Noah.

"Per me invece una bevanda analcolica alla pesca" dissi chiudendo il menu. Il cameriere mi sorrise e se ne andò.

"Analcolica?" mi chiese Noah guardandomi in modo strano.

"Sì, io non bevo alcool" dissi alzando le spalle.

"Mai mai?" mi chiese Noah facendomi sorridere.

"Mai mai. Non mi piace il sapore" dissi sicuro. In più avendo praticato fin da piccolo il football, mi era impossibile berlo per una questione di salute, ma questo non lo dissi.

"Quindi non ti sei mai sbronzato o ubriacato?" mi chiese stavolta Justin. Negai con la testa.

"Sei il primo ragazzo di vent'anni che mi dica una cosa del genere" disse Justin sorridendo. Nel frattempo, il cameriere era tornato con le nostre bevande.

"Ti dà fastidio anche l'odore?" mi chiese Noah facendomi ridere.

"No, bevete pure. A me non piace bere ma anche quando ero ad Oakland andavo spesso nei locali con i miei amici. Magari a volte posso bere una birra, il vino o lo spumante, ma di solito lo faccio solo se dobbiamo festeggiare o cose di questo tipo" dissi per poi prendere un sorso della mia bevanda.

"Fi dobbiamo poftare affolutamente a bere una di quefte fere" disse Noah mentre ingurgitava delle patatine ad una velocità che non credevo possibile. Justin ovviamente gli tirò un cazzotto sulla spalla che lo fece offendere.

"Nessuno ha capito niente. Non te lo hanno insegnato che non si parla con la bocca piena?" chiese Justin mentre beveva il suo spritz.

"Dicevo- iniziò Noah mentre guardava male Justin che lo stava ignorando alla grande -che ti dobbiamo assolutamente portare a bere una di queste sere"

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